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Autore: lady black    11/09/2006    1 recensioni
I pensieri di Draco Malfoy, prima di aprire la porta della torre di astronomia. Prima di cambiare la sua vita, prima che essa venisse stravolta per sempre, senza rimedio. E lui... lui riflette su quanto sta per fare, pur sapendo di non avere scampo.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cruel, Evil, Loathsome


Eccomi qua, questo sono io.

Mi chiamano stronzo, bastardo, viscido. Mi scherniscono, e fanno bene. Per quello che loro mi vedono fare, fanno benissimo. Lo farei anch'io al loro posto.


Sembrerà patetico, lo so, ma ultimamente penso ad una cosa: come sarebbe la mia vita se anche solo una delle persone che ho accanto mi conoscesse davvero?

Fanno presto i miei servetti ad ammirarmi, a tenermi dietro, a fare il lavoro sporco per me.

Come fanno presto anche tutti gli altri a ricoprirmi di insulti.


D'altronde io sono Draco Malfoy, il coglione.


Ed ora sto per diventare Draco Malfoy il Mangiamorte.


A nessuno importerà, comunque.

Certo, tutti spenderanno almeno un insulto per me, quando lo verranno a sapere. Ma a nessuno fregherà un benamato cazzo se io, in quanto Mangiamorte, finirò in una cella buia ad Azkaban, quando tutto questo sarà finito.

E nessuno spenderà una sola parola buona per me, se quando verrò fuori da Azkaban l'Oscuro Signore mi farà fuori.

Non ci sarà nessuno a salvarmi. Nessuno si preoccuperà minimamente di me.


Che te ne fotte, tanto è quel lurido di Malfoy.


Oh, ma non mi illudo. Ormai non c'è modo di tirarmene fuori. Non posso uscire allo scoperto e gridare “Non voglio diventare un mangiamorte, salvatemi, sennò mi ammazzeranno”.

Io ho un compito da portare a termine. Se dovessi fallire, Voldemort ucciderà mio padre e mia madre.


E cosa gliene frega a quel bastardo di Malfoy se gli accoppano i genitori?


È pur sempre la mia famiglia, accidenti.


Forse il mio punto di redenzione potrebbe essere stato quello di dare una mano durante la guerra.

Ma la guerra sarò proprio io a scatenarla, quando ucciderò Silente.

Ah, l'ha pensata proprio bene Lui: mi ha ordinato di uccidere l'unico che avesse il potere di farmi uscire da tutto questo.


Devo farlo, sono obbligato, ma sarà la mia fine.

Non sarò mai più il solito ragazzo cattivo: sarò un mangiamorte, e i mangiamorte vengono uccisi senza pietà. Non ci sarà nessuno disposto a credere che io non volessi niente di tutto questo.

Non sarò mai più solo un ragazzo difficile: diventerò un assassino, e da assassino verrò trattato.


Troppe responsabilità gravano sulle mie spalle in apparenza forti, ed io non so se sarò alla loro altezza.

A Voldemort serve solo un ragazzo che gli uccida Silente, poi gli importerà ben poco di che fine farò io.


Io sono solo crudele, maligno e maledettamente coglione, non è vero?


Io... io che dal mondo vorrei solo un po' di comprensione.

Io, che vorrei solo poter vivere anche un sol giorno della mia vita come un qualsiasi ragazzo di sedici anni, che se la spassa con la sua ragazza e passa il tempo a scherzare, ridere...

Io, per una volta Draco e non Malfoy.

Io, che mi riduco a dover uccidere per poter vivere.

Io, che piango in un bagno, da solo, con un fantasma.

Io, che mi ritrovo ad osservare una buia ed immensa solitudine, fatta di paure e minacce, di persone che mi usano e persone che mi odiano.


Io, Draco Malfoy, che tanto vorrei, anche solo per un istante, colmare quel vuoto con tutte le cose che non ho mai avuto né conosciuto:


Felicità

Amicizia

Spensieratezza

Libertà

Vita...




...Amore.

  
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