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Autore: telesette    01/02/2012    2 recensioni
Aprendo gli occhi sul piccolo fiocco che aveva tra le dita, Tenten sospirò con nostalgia. Neanche il tempo di vederlo che quel piccolo frammento di neve si era già sciolto, lasciando nient'altro che una goccia d'acqua sulla stoffa nera del suo guanto. Ne erano passati di anni, dall'ultima volta in cui aveva visto la neve cadere sul villaggio, eppure era tutto come allora. Nel mentre che i fiocchi scendevano dal cielo, depositandosi sui suoi vestiti e tra i capelli, Tenten ripensò a quella bellissima nevicata di tanti anni fa...
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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Fiocchi e ricordi

Immagine di: ~scribblin su deviantART

L'inverno era proprio arrivato...

Per Tenten la neve era sempre un bello spettacolo, anche se un po' malinconico. Vedere la neve a Konoha era un evento più unico che raro, perciò la kunoichi era triste al pensiero che, così come arrivava a ricoprire il tutto, quel bianco mantello fosse destinato a sparire completamente.
Per le strade del villaggio, i bambini avevano subito colto l'occasione per divertirsi: le palle volavano nell'aria, accompagnate da grida di giùbilo; e i pupazzi spuntavano ovunque, con carote al posto dei nasi e vecchie sciarpe colorate legate attorno. Chiudendo gli occhi per un momento, Tenten poteva addirittura credere di essere tornata indietro nel tempo, all'epoca della sua prima e unica nevicata...

***

- Non mi prendi, non mi prendi...
- Beccati questo!
- Ehi, ma io che c'entro ?!?

Ninja o non ninja, i bambini sono irresistibilmente attratti dalla neve, c'è poco da fare. Nessuno sa resistere al fascino di fare a pallàte, o di ruzzolàrvi sopra con grandi spruzzi bianchi, o ancora di modellarla come l'argilla per innalzare grossi pupazzi panciuti... In un'atmosfera così tranquilla e festosa l'entusiasmo coinvolge tutti, sia grandi che piccini, perciò è bello vedere in giro tanta gente allegra e sorridente.
Quella era la prima volta che Tenten vedeva la neve, così morbida e fredda al tatto, e perciò non poteva fare a meno di spalancare gli occhioni per lo stupore. La mamma l'aveva costretta a mettersi quell'enorme cappotto, troppo grande per i suoi quattro anni, e adesso riusciva a malapena a camminare. A vederla così conciata, c'era quasi da scambiarla per un piccolo membro del clan Aburame, se non addirittura per la sorella gemella di Shino ( ad eccezione degli occhiali scuri ).
Mentre cercava goffamente di restare in piedi, il rigonfiamento a campana del cappotto le fece perdere l'equilibrio e finì dunque con la faccia immersa in un mucchio di neve fresca. Tossendo e sputando nel rimettersi in piedi, Tenten pregò che nessuno si fosse accorto della sua figuraccia. Tuttavia una voce alle sue spalle fece svanire questa sua illusione...

- Ti sei fatta male? - domandò un bambino, guardandola attraverso due occhi quasi completamente bianchi.

Tenten arrossì per l'imbarazzo, dalle guance fin sulla punta del naso, ma si affrettò a tranquillizzare il gentile sconosciuto.

- N... No - rispose. - Non è niente, sono solo inciampata...
- Dovresti stare più attenta - osservò lui serio. - Guarda che non siamo mica nel Villaggio della Nebbia, non hai bisogno di indossare un cappotto così ingombrante!
- "Accidenti alla mamma" - pensò Tenten, evitando di sollevare lo sguardo.

In quella però, il bambino notò che l'enorme cappotto della coetanea era completamente fradicio a causa della neve. Senza dire una parola, si tolse dunque il giaccone ( ovviamente fatto su misura per l'età di entrambi ) e glielo offrì garbatamente al posto di quello bagnato.

- Rischi di prenderti un malanno, con addosso quell'affare zuppo d'acqua - esclamò. - Tieni, mettiti questo!
- Ma... Ma tu come fai senza?
- Non mi serve - rispose l'altro con indifferenza.

Senza darle modo di obiettare, costui la tirò fuori da quella specie di scafandro con la cerniera e le fece indossare il proprio giaccone. Questo era adatto alla temperatura invernale ma non ingombrante, cosicché Tenten poteva dirsi calda e comoda allo stesso tempo.

- Devo andare adesso - disse calmo il bambino, allontanandosi lungo la strada.
- Aspetta - provò a fermarlo Tenten. - Non ti ho ancora detto grazie...
- Non ce n'è bisogno - tagliò corto l'altro. - E' solo un giaccone!

Così dicendo, il piccolo dagli occhi di ghiaccio se ne andò via senza ascoltarla. Tenten lo osservò perplessa, incapace di comprendere per quale motivo un bambino tanto gentile doveva essere allo stesso tempo così freddo e scorbutico nell'accettare la sua riconoscenza.
Nello stesso momento cominciò a nevicare e, osservando i candidi fiocchi che cadevano lenti, Tenten sollevò le mani per cercare di trattenerli...

***

Aprendo gli occhi sul piccolo fiocco che aveva tra le dita, Tenten sospirò con nostalgia. Neanche il tempo di vederlo che quel piccolo frammento di neve si era già sciolto, lasciando nient'altro che una goccia d'acqua sulla stoffa nera del suo guanto. Ne erano passati di anni, dall'ultima volta in cui aveva visto la neve cadere sul villaggio, eppure era tutto come allora. Nel mentre che i fiocchi scendevano dal cielo, depositandosi sui suoi vestiti e tra i capelli, Tenten ripensò a quella bellissima nevicata di tanti anni fa... Tanto era assorta nei ricordi che quasi non si accorse del lieve tocco di una mano sulla sua spalla.

- E' passato molto tempo, vero? - esclamò Neji, abbozzando perfino un mezzo sorriso.
- Già - rispose lei sottovoce.

Foto

Che tipo!
Tenten ne era sicura, Neji non poteva essersi dimenticato dell'episodio che aveva portato al loro primissimo incontro. Anche se all'epoca erano solo dei bambini, lei infatti non aveva mai dimenticato la gentilezza di quel piccolo e orgoglioso rampollo dai freddi occhi inespressivi. Da allora erano passati anni, tuttavia lo Hyuga non aveva mai pensato di reclamare il proprio giaccone ( e non era difficile indovinare il perché ); se si fosse sparsa la voce su quell'episodio, lo avrebbero preso in giro a vita; decisamente Neji non ci teneva a rendere noto di possedere anche un lato gentile ed altruista.
Scostando la mano con noncuranza, Neji salutò Tenten e si voltò. Tuttavia, prima di andarsene, le disse qualcosa in tono molto serio.

- Cerca di coprirti come si deve questa volta, mi raccomando!

Sì, Neji ricordava perfettamente quell'episodio, non c'era alcun dubbio.

FINE

Angolo dell'Autore:
Oggi Firenze è oggetto di una bella nevicata, così... XD cosa c'è di meglio di un caminetto acceso, una tazza di cioccolata calda e una neji/ten fresca fresca?
^__^ Saluti a tutti

DADO

   
 
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