Ciao sono milla97.

So che dovrei aspettare a mettere questo capitolo, ma è da un po' che c'è l'ho in mente e ora, con tutta la neve che è venuta giù, non riesco a resistere alla tentazione.

È una sorta di spoiler della mia fic. "Harry Potter e i quattro fondatori", per cui non stupitevi se lo ritroverete.

Spero vi possa piacere, buona lettura...

***

Come neve...

... a volte mi chiedo come sarebbe

poter essere delicati e sfuggevoli come la neve,

senza avere paura di quello che pensano

gli altri...

Sarebbe bello, mi dico.

Poi però penso che,

come tutte le cose belle, anche la neve un giorno scompare,

e io non voglio perdere la possibilità di vivere...

Erano le nove di sera.

Sapevo che non sarei dovuta essere sulla torre di Astronomia ma al caldo del mio letto.

Eppure non mi sentivo in colpa e non ero preoccupata per la cosa. Solamente non avevo saputo resistere alla tentazione.

Mi sentivo di nuovo bambina, quando mi attaccavo alla finestra della mia camera, dopo aver fatto finta di dormire, e guardavo fuori per ore: il naso schiacciato contro il vetro e gli occhi incantati dallo spettacolo.

Anche adesso non avevo saputo resistere e mi ero appoggiata alla balaustra per sentire il freddo delicato dei fiocchi di neve sulla pelle.

Seguivo i loro movimenti, mentre cadevano dal cielo scuro, e mi lasciavo trascinare dalla fantasia: mi sembrava che si unisseo e componessero figure argentate che, trascinate dal vento, danzavano nell'immensità .

Sporsi una mano e osservai un fiocco caderci sopra. Lo guardai fino a quando non si sciolse, ero completamente assorta, quando successe mi riscossi e con la mano cominciai a cercare di afferrarne uno.

Volsi la testa in alto e chiusi gli occhi. Mi lascia avvolgere dal silenzio che si sentiva. Anche per questo amavo la neve: era silenziosa, non cadeva rumorosa come la pioggia e non spaventava come la grandine; era discreta eppure si imponeva sul paesaggio e ed era capace di ammaliarti e costringerti ad amarla.

Sorrisi quando avvertii un fiocco poggiarsi sul mio naso. Lasciai che si sciogliesse e resistetti alla sensazione di fastidio quando sentii il naso bagnato.

"Chissà come sarebbe essere come la neve e poter voleggiare liberi nel cielo, senza alcun freno..."

"Cosa stai facendo, Granger? Sei per caso impazzita?"

Non aprii gli occhi, tanto sapevo chi era stato a parlare.

" No, non sono impazzita. Ma smettila di fare il verso a Malfoy, Harry. Stavo solo osservando la neve."

Lo sentii avvicinarsi e apporgiarsi alla balaustra, come me.

"Beccato." rispose soltanto.

Stemmo in silenzio, per un po'. Lui pensieroso e io ancora ad occhi chiusi.

"Herm..."

"Si, Harry?"

"Posso farti una domanda?"

"E questa cos'era?"

"Beh, ehm..."

Aprii gli occhi evoltai la testa veso di lui, era imbarazzato e sembrava un po' bambino con gli occhiali appannati al freddo e i fiocchi di neve tra i capelli.

"Scherzavo, certo che puoi farmi una domanda, Harry. Te l'ho mai proibito?" sorrisie lui mi ricambiò, prima di parlare.

"Perchè ti piace tanto la neve?"

"Non c'è un motivo particolare. Perchè a te piace tanto volare?"

"È come essere liberi, non hai legami e puoi fare quello che vuoi."

"Beh, per me la neve è come èper te il volo: quando la guardo sono tranquilla, i fiocchi ci mettono il loro tempo per cadere a terra, nessuno li spinge, nessuno gli dice cosa fare."

"Si, ma allora il loro fascino scompare, appen giunti a terra, no? Si sporcano, diventano grigi e impediscono alle persone di fare quello che gli piace."

"La vedi così? Io invece penso che sia bella anche per questo. Certo i disagi, quando è forte, ci sono.

Eppure questo accade anche con la pioggia, o la grandine,no?

La neve ferma il tempo, in un certo senso. Blocca l'immagine quasi fosse una fotografia. Sotto la neve è tutto uguale, non ci sono pregiudizi, non ci sono differenze. Siamo tutti sottomessi, in un certo senso alla neve. E il buffo è che quando cade, all'inizio, non spaventa. Anzi.

All'inizio non ci facciamo quasi caso, come non facciamo caso alle piccole cose. Ci sembrano insignificanti, sono piccole no? Ma alla fine ne veniamo sommersi e dobbiamo accetterla, che ci piaccia o meno."

Mi ero voltata, mentre parlavo, non volevo che capisse che stavo parlando anche di me, non solo della neve.

"Ma quando si poggia per terra e si sporca, all'improvviso perde ogni attrettiva di sorta, ce ne dimentichiamo. La guardiamo come si guarda un giocattolo che ci sembra monotono e non vediamo l'ora di cambiarlo con qualcosa di nuovo..." continuaii.

Sperai non vedesse le lacrime, che cercavano in tutti i modi di uscire dagli occhi, e tenni il viso volto a guardare il basso, il limitare della Foresta Proibita, ormai già ricoperta dalla neve.

Strinsi gli occhi per cacciare le lacrime e sentii un sospiro di Harry.

Poi due forti braccia mi strinsero e mi abbandonai al contatto con il suo maglione, lasciandomi avvolgere dal suo calore e dal suo odore.

"Non ti cambierei per nessun altro al mondo, Hermione, non scordartelo mai. Okey?"

Aveva avvicinato le labbra ad un mio orecchio e me le aveva sussurate, queste parole.

Annuii stringendomi forte a lui.

"Forse sarebbe bello essere un fiocco di neve, essere libera di volare senza alcun limite. Ma non rinuncerò mai al calore di un abbraccio come questo. Non rinuncerò mai ad Harry."

Spero vi sia, piaciuta. Forse è un po' triste,ma quando vedo la neve mi sento così anchio ed ho creduto che Hermione potrebbe aver pensato queste cose.

Ma forse è solo una mia fantasticheria.

Un bacio a chi legge e a chi recensisce,

milla97