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Autore: Very    11/09/2006    4 recensioni
What If: Cosa sarebbe successo se, al posto di Michael, fosse stato Justin la vittima della bomba al Babylon? Brian come avrebbe reagito? Attenzione: linguanggio un po' pesante...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Solo per WDBX News: C’è stata un esplosione al locale gay, Babylon, in cui si stava svolgendo una raccolta fondi.
Le autorità confermano che ci sono feriti, alcuni molto gravi, dicono che…
Chiedo di tornare indietro, non posso fare altrimenti.

In questa fottuta macchina non si respira, o forse sono io che ho questo maledetto presentimento che non mi fa respirare; Dio, se esisti, fa che non gli succeda nulla .
Scendo dalla macchina e mi sento come se qualche strafottuta cosa mi bloccasse, come se avessi una cazzo di zavorra attaccata alle caviglie.
Vedo Jennifer, le zavorre spariscono in un secondo e mi avvio il più veloce possibile verso di lei.
“Justin è ancora dentro. Devi trovarlo”, cazzo! Entro dentro al locale a dispetto di tutti quei fottuti vigili del fuoco; devo trovarlo “JUSTIN!” grido così tanto che sento le mie corde vocali quasi staccarsi “JUSTIN!” mi aggiro per il locale e vedo gente e terra priva di conoscenza o peggio…morta, non posso pensare che lui sia uno di quelli; no, lui deve stare bene...Cristo, quand’è che sono diventato così fottutamente melodrammatico?! Mi volto di scatto e vedo Ben accovacciato a terra…Mickey!
Corro verso di lui ma prima di riuscire a raggiungerlo mi sento chiamare “Brian!” oh grazie a Dio Mickey sta bene “Michael!” lo abbraccio, è vero abbiamo litigato e le sue ultime parole non sono state affatto una dichiarazione d’amore; ma fanculo, questo cazzo di incidente cambia tutto.
“Stai bene?” annuisce, è sconvolto “Ben?” annuisce ancora; ho paura di chiederglielo ma devo “Hai visto Justin?” i suoi occhi si svuotano “Cosa? Mickey cosa cazzo è successo?” mi guarda fisso e i suoi occhi si riempiono di lacrime “Justin è…” sento qualcuno che mi sta strappando il cuore “è cosa?” il suo sguardo si gira e lo vedo; steso sulla barella, sporco di sangue, non si muove…
“Hey!” grido “E’ vivo?” i paramedici annuiscono “si, ma ha perso molto sangue…” tutto qui? Li seguo, non accetto quelle due fottute parole in riposta alla mia domanda.
Arriviamo davanti all’ambulanza, vedo tutti i miei amici e Jennifer avvicinarsi; mi giro verso i paramedici “Vengo con voi” lo dico senza pensare, non ho intenzione di lasciarlo “Sicuro?” uno dei paramendici mi tende la mano per salire “si” , salgo e vedo Jennifer avvicinarsi “Brian…” non le rispondo, cosa cazzo dovrei dirle? Lei mi guarda fisso come se aspettasse una risposta, riesco a vomitare un sospirato “ci vediamo in ospedale” non so neanche se mi ha sentito, ma la vedo allontanarsi a passo sostenuto.

Cristo! Mi sento tornato indietro di cinque anni; Chris Hobbs che colpisce Justin alla testa e io che gli tengo la mano fino all’arrivo in ospedale “Hey Justin…” non si muove, sento le lacrime pungermi gli occhi , cazzo! Perché è dovuto succedere ancora? Continuo a guardarlo fisso mentre il bip nelle macchine è diventato ormai un suono di sottofondo; avvicino ancora le labbra al suo orecchio “Sunshine, mi senti?” mi alzo e lo guardo; lì, immobile, attaccato al respiratore dell’ambulanza, alzo lo sguardo “Cristo, Justin!” è un sospiro, un grido, non riesco più a capire; sento la sua mano muoversi, riabbasso lo sguardo “Justin! Sei sveglio?” lui riapre gli occhi per una frazione di secondo, e quando li richiude le macchine fanno un rumore assordante; fortunatamente arriviamo all’ospedale.

Vedo sparire la barella con sopra Justin dietro ad una porta prima di sentirmi chiamare “Brian” Debbie mi corre incontro e mi abbraccia; io non sento più le forze. Cosa cazzo sta succedendo? Cosa cazzo MI sta succedendo? Perché reagisco come una fottuta lesbica isterica?
Mi lascio cadere su una sedia, le lacrime che prima si erano cristallizzate ora scendono copiose senza che io riesca a fermarle, mi tocco il labbro e sulle mani mi rimane un po’ di sangue…il SUO sangue, chiudo gli occhi e sento altre due lacrime scendere, quando li riapro vedo Michael vicino a me “Brian, stai bene? …” lo guardo, anche se penso di avere lo sguardo perso nel vuoto “No…” rispondo, e poi torno a guardare il vuoto davanti a me.
Quando sentiamo aprire la porta della sala operatoria saltiamo tutti in piedi “Dottore…” Jennifer riesce a chiamare il medico tra le lacrime, io sono qui in piedi in attesa. “il ragazzo ha perso molto sangue ed ha un gruppo molto particolare; 0 positivo…” Jennifer scuote la testa “io sono AB negativo” tutti gli altri scuotono la testa “io sono 0 negativo, sono donatore universale” l’uomo mi guarda “è gay?” cosa? E questo cosa c’entra ora “cosa cazzo c’entra ora?” “mi dispiace…” si allontana da noi senza dare una spiegazione “FIGLIO DI PUTTANA! Prendi il mio fottuto sangue” Ben e Michael mi si avvicinano “Brian, calma, troveranno una soluzione” mi libero dalla presa “Fanculo! Sai quanto cazzo è difficile trovare sangue 0 positivo? dimmi Michael lo sai?” lo sto aggredendo “Brian…tu hai avuto il cancro da troppo poco tempo non sarebbe stato comunque possibile donare il tuo sangue” Ben ha ragione, mi giro verso Michael “scusa…” non riesco più a dire nulla.

“Suo padre…” Jennifer sta vaneggiando “suo padre ha il suo stesso gruppo sanguigno” cazzo! Non sta vaneggiando “chiamalo, tesoro…” Deb non conosce quel bastardo, non salverebbe mai suo figlio. Appoggio la testa al muro, l’attesa è lunga…infinita e io ho bisogno di sapere che Justin starà bene, mi sento svuotato.

“Eccomi”sento una voce che conosco, mi giro; forse non è poi così bastardo, Craig Taylor si è degnato di venire.
Mi lancia uno sguardo di sfida, ma io non ho la forza per potergli rispondere “Venga con me…” un’infermiera lo accompagna a donare il sangue.
Quando torna si siede affianco a Jennifer; ipocrita, bastardo; neanche Jennifer ha la forza di rispondergli, si alza e si viene a sedere affianco a me, mi prende una mano e me la strige; abbiamo la stessa disperazione.
Quando il medico torna facciamo di nuovo uno scatto verso di lui “Allora?” stavolta è il bastardo del padre a chiedere, il dottore lo guarda per un attimo e poi rivolge lo sguardo verso me e Jennifer “Il ragazzo è definitivamente fuori pericolo, abbiamo dovuto asportargli la milza ma non è nulla di grave” lo guardo fisso “Gli arti? Voglio dire le mani? Stanno bene? Non ha avuto problemi…” e questa da dove cazzo mi è uscita? Sento gli occhi di tutti puntati su di me, il medico scuote la testa “Né gli arti inferiori né quelli superiori hanno subito danni, hanno solo delle bruciature superficiali che spariranno col tempo” annuisco “si può entrare?” sento Jennifer che lo chiede al medico “si, certo. seguitemi”

Attraverso il lungo corridoio, mi sento come un condannato a morte. Io, Jennifer, Debbie e Craig entriamo nella stanza; sento gli occhi di quel bastardo su di me, ma non m’importa. Sento i singhiozzi di Jennifer e Debbie che cerca di farle forza, intanto mi avvicino al letto.
Gli hanno pulito il viso dal sangue e la testa è fasciata; dopo qualche minuto il dottore rientra nella stanza “è sotto sedativi, si sveglierà domattina, è meglio che andiate a casa.”
Mi giro verso le due donne, ignorando la presenza del padre di Justin, “andate, resto io” Jennifer scuote la testa “Brian…” un’infermiera dal volto noto entra “scusate può stare solo una persona per la notte, immagino rimanga lei” dice guardandomi; “perché dovrebbe rimanere lui?” il ‘lui’ detto in modo così dispregiativo poteva uscire solo dalla bocca del signor Taylor figlio di troia, l’infermiera lo fissa negli occhi “perché anche cinque anni fa era sempre lui a stare qui la notte” il silenzio regna nella stanza, l’unico rumore era il bip delle macchine, guardo l’infermiera “si, resto io…” la donna annuisce e attende che tutti escano.
Deb da un bacio sulla testa a Justin “buona notte Sunshine” e poi da un bacio sulla guancia a me; “notte tesoro” vedo Jennifer che bacia sulla fronte Justin, mi sorride debolmente ed esce; ora voglio vedere che fa il bastardo, guarda il figlio, io istintivamente prendo la mano di Justin appoggiata sul letto, ora guarda me con disgusto e poi esce.

Ore, sono passate ore e io non ho neanche la forza di alzarmi a fumare una fottuta sigaretta.
Perché è dovuto succedere? Perché ancora a lui? Lo guardo, sembra in un altro mondo, non si muove e respira a stento, il respiratore pompa l’ossigeno…Cristo sono stanco, fottutamente stanco.

Mi alzo da quella scomodissima sedia, ho bisogno d’aria.
Esco e una pioggerella leggera inumidisce la mia giacca; fumo la sigaretta il più veloce possibile, voglio tornane in camera da Justin.
Rientro ma sento che devo fare una cosa prima di tornare in camera.
L’odore dell’incenso già mi nausea, mi siedo nella panca proprio di fronte all’altare, alzo la testa e Cristo crocifisso mi guarda, sospiro forte, che altro dovrei fare? Ringraziarlo? Per cosa? Per aver fatto del male a Justin un’ennesima volta o per l’averlo salvato un’altra volta?
Mi sento toccare la spalla, mi giro; l’infermiera che mi aveva riconosciuto è in piedi affianco a me, sento il mio stomaco stringersi in una morsa “è successo qualcosa?” scuote la testa “no, stia tranquillo” pensavo se ne andasse invece si siede accanto a me “che vuole?” chiedo seccato, neanche nella fottuta casa del Signore posso stare in pace; lo sapevo che mia madre aveva torto, ma la donna continua a fissarmi “cosa?” sono ancora più seccato, lei mi sorride “deve amarlo molto” cosa cazzo vuole questa? “scusi?” si volta a guardare il grande altare “deve amarlo molto, non mi sembra uno da chiesa” annuisco “eppure sono qui”, si volta di nuovo verso di me “per il suo compagno; si vede che lo ama” fanculo, non si vede niente, non ho mai fatto vedere nulla nella mia fottuta vita. Io non le rispondo e cala, finalmente, il silenzio.
Qualche minuto dopo mi viene una domanda da fare all’infermiera rompi palle “come poteva ricordarsi di me?” mi guarda, io invece continuo a fissare il grande crocifisso, “non è facile dimenticarsi di un tipo come lei…” è vero, annuisco “…e poi il caso del suo compagno è stato su tutti i giornali” vero anche questo, annuisco di nuovo; lei si alza e mi saluta.

In chiesa, Cristo sono stato in una fottuta chiesa! Sto davvero diventando patetico, faccio invidia a Mickey.
Mi siedo di nuovo e lo fisso, non si è mosso di un millimetro, questo non è un buon segno; e se i sedativi gli avessero fatto del male? Ok, Brian fottuto Kinney torna in te; fare la checca isterica alla Emmet non è da te. Istintivamente appoggio la mano sulla sua.

Devo essermi appisolato perché dalla finestra inizia a filtrare della luce; guardo l’orologio, segna le 6.00 a.m. sento le chiappe doloranti…neanche fossi stato fottuto tutta la santa notte, mi volto e vedo che Justin si muove; bene, buon segno, non è morto; respiro davvero, finalmente.

Alle 7.00 a.m. sento dei passi, le infermiere arrivano a misurare la pressione e altre cazzate. Probabilmente a causa del loro cincischiare Justin si sveglia; sento il cuore battermi come un fottuto tamburo, ma cosa cazzo sto diventando? Emmet? Cristo, non voglio neanche pensarci… “Brian?!” sento un sospiro “Hey Sunshine; ti sei svegliato, alle sette?” mi sorride; Dio pensavo di non vedere più il suo cazzo di luminoso sorriso “i miracoli esistono Kinney” le infermiere guardano Justin “Devono visitarti…” lui mi guarda come se aspettasse qualcosa, ma io mi siedo semplicemente sul letto vuoto affianco per lasciare le infermiere fare il loro lavoro.

Finita la visita e appurato che Justin sta bene mi riavvicino a lui, fatica ancora un po’ a respirare “come stai?” cerca di annuire “un po’ ammaccato direi…” come cazzo fa a fare dell’ironia “si…” silenzio.
“perché sei qui?” cosa cazzo sta cercando di dire? Respiro “che? Dove sarei dovuto andare?” mi guarda, un occhio è semichiuso a causa di un grosso livido “in Australia alla ricerca di carne fresca” tossisce, e io perdo un fottuto battito cardiaco “non sprecare fiato per dire cazzate…” lo guardo; forse è davvero ora della verità, anche lui mi guarda “fanculo Justin, hai idea di quanto cazzo mi sia spaventato? Pensavo di non poterti più vedere; ho anche chiesto a Dio di salvarti” sorride debolmente, i graffi devono fargli male, e io continuo a guardarlo “a Dio?” sorrido “Cristo sono pure stato in chiesa! In una fottuta chiesa…” mi fissa e io mi sdraio accanto a lui attento a non toccare alcun filo, avvicino le mie labbra al suo orecchio “Ti amo” lo sospiro, non so neanche se mi ha sentito… ‘Ti amo’ non pensavo che questa merda di parola potesse uscire dalla mia fottuta bocca con il suo vero significato; sento il suo respiro lento, alzo lo sguardo, mi sta fissando incredulo “Ti amo” l’ho davvero ripetuto a voce normale? Basta Kinney che cazzo ti esce dalla bocca? I suoi occhi hanno una patina lucida, poche frazioni di secondo dopo gli scendono due lacrime; avvicino le mie labbra alle sue e lo bacio, non è un bacio passionale, non vuole dire ‘scopami’…non so neanch’io cosa voglia dire questo fottuto bacio; forse è un bacio disperato, o forse liberatorio; fatto sta che non ho mai baciato nessuno in questo modo, provando questa fottutissima stretta allo stomaco.
Ci guardiamo fissi “Mi sa che ho davvero superato me stesso” ammetto, Justin annuisce e mi sorride “mi sa di si” fanculo, la paura gioca brutti scherzi.

Alle 9.00 a.m. in punto arriva tutta l’allegra compagnia, tranne Mickey e i bambini, Justin sorride vedendo il mio sguardo “SUNSHIIINE” Debbie irrompe con la sua voce “che paura fottuta che ci hai fatto prendere” Justin non apre bocca, ma sorride “tesoro, come stai?” Jennifer in modo molto più posato lo bacia sulla fronte; Justin annuisce “vivo…” fottuto idiota, sorrido, “dolcezza” Cristo davvero prima sembravo Emmet? Dio, fa che non sia vero; si avvicina lui e lo bacia sulle labbra come fanno anche Linz, Mel e Ben. Guardo il gioviale quadretto…Fottutissimo Gesù sembra di essere in uno di quei film da videocassetta; ho bisogno di una sigaretta. Guardo Justin e poi lascio la stanza.
Appena apro le porta un aria fredda mi colpisce il viso, cazzo si gela, fumo con calma la mia sigaretta; porca troia ho fatto una cazzo di dichiarazione d’amore!? Mancavano i fiori e i cioccolatini; sto per vomitare. Chiudo gli occhi, tiro un profondo respiro. Forse però era davvero ora che gli dicessi quello che provo. Forse…

Rientro, cazzo mi si sta congelando il culo. Vedo Jennifer e Debbie con i cappotti addosso “Sunshine vado, se manchiamo tutti e due al locale chi cazzo serve?” Justin sorride e annuisce; “tesoro vado anch’io, ci vediamo più tardi” annuisce di nuovo.

Un’ora dopo Emmet, Mel e Linz se ne vanno “a più tardi dolcezza” Emmet sorride e lo fa anche Justin.
Siamo di nuovo soli; “quindi…” mi giro verso di lui “quindi cosa?” sorride, conosco quel cazzo di sorriso “volevi darmi il tuo sangue?” annuisco “ti avrebbe fatto avere i miei poteri, J.T.” mi sorride e io mi avvicino per baciarlo, ho paura di fargli male, quando mi stacco lo guardo ancora “sicuro di stare bene? A parte che hai il sangue di tuo padre…” mi sorride “l’ho sempre avuto” cazzata “è una stronzata, lui ha solo messo l’uccello al posto giusto nel momento giusto” annuisce “già…che ti ha detto quando ti ha visto?” e questa cazzo di curiosità? “niente…che doveva fare?” mi sorride ancora “prenderti a pugni e calci…” sorridiamo entrambe “non avrei certo reagito” eh chi ne avrebbe avuto la forza? Mi guarda “sembri stanco…” annuisco “si? Anche Rage sta perdendo i suoi poteri” mi ignora “non hai dormito?” scuoto la testa “non è la prima volta” annuisce “già, ma di solito dopo una scopata ti addormenti” e quella maledetta attesa non aveva niente a che vedere con una scopata “Brian, vai a casa a dormire un po’; e poi non dovresti andare al Babylon?” lo guardo “Nono sono stanco” stronzata, ma non ho alcuna intenzione di lasciare l’ospedale “e tra un’ora arriva Ted a darmi le ultime news” scuote la testa “sei un fottuto testa di cazzo” annuisco “si? E perché? Perché voglio stare qui con te?” altra puttanata sentimentale, alla prossima mi tiro un pugno da solo. “no, perché lo sei e basta.” Sorrido “grazie Sunshine” sta per dirmi qualcosa quando sentiamo bussare alla porta “posso?” Mr. Bastardo Taylor è davanti alla porta, Justin lo guarda fisso “papà…” Craig entra “come…come stai?” è ancora frocio vorrei dirgli ma mi limito a stare affianco a Justin “sono ancora una checca, viva grazie a te però” annuisce, poi volge lo sguardo, sempre rabbioso, verso di me “si, grazie…” ok, ho ringraziato quel maledetto figlio di puttana, bene ho toccato il fondo. Sento la mano di Justin avvicinarsi alla mia “Come mai sei qui?” si guardano “volevo vedere…come stavi” e se io l’avevo violentato durante la notte “sto bene, beh meglio di ieri sera” la botta gli ha fatto male, è troppo simpatico per i miei gusti, sorrido; Craig mi guarda schifato “lo vedo” annuisce “beh meglio che vada; ciao” Justin gli sorride “grazie” lo stronzo annuisce e se ne va.
“in fondo non è poi così bastardo” esordisco “continuerà ad odiarci fino alla fine dei suoi giorni” sorride “odia solo te, io gli faccio schifo” abbassa gli occhi mi avvicino al suo orecchio “beh a me non fai schifo…anzi così inerme mi fai venire voglia di scoparti” sorride “peccato che mi partirebbero i punti e morirei dissanguato…sennò mi farei volentieri scopare” avvicino le mie labbra alle sue, e cercando di fare il più delicato possibile lo bacio con passione.
“Hai sentito che ti ho detto prima” mi sorride “che mi scoperesti?” ride “stronzo, molto prima…” annuisce “ah non era una fottuta allucinazione” stronzo, sorridiamo “ no…” sentiamo bussare “ottimo tempismo Theodore” lui mi ignora e chiede a Justin come sta; solita cazzo di risposta “vivo…” fanculo; “allora, al Babylon?” Ted mi guarda “dunque…al Babylon…dunque” odio quando inizia a balbettare come un cazzo di idiota “è…la polizia dice che è stata una bomba” “cazzo!” è l’unica imprecazione che mi riesce ad uscire “una bomba?” Justin quasi trema “già, a quanto pare c’era molta gente a favore della proposta 14” annuisco “certo, e questi fottuti bastardi dovevano uccidere e ferire dei fottuti froci per metterla in vigore” Ted non mi risponde, dopo aver visto lo stato in cui ero ieri sera forse ha paura di una mia reazione avventata “Brian…” sento Justin che mi chiama, mi devo calmare, sono un cazzo di ospedale “comunque” Ted rompe di nuovo il ghiaccio “ecco…co..comunque l’assicurazione dovrebbe pagare tutto.” Annuisco “bene”
Dopo una mezz’oretta Ted se ne va per tornare alla Kinnetik.


“Michael non è passato” colpa mia “già…mi dispiace” mi guarda “non è colpa tua” l’ho solo aggredito ieri sera “già…” “è vero che avete litigato, ma…” gli sorrido “lasciamo perdere” annuisce.
“Brian, se fossi morto?” cosa cazzo sta dicendo? “Justin, che cazzo dici? Dormi che stai vaneggiando” scuote la testa “no, non vaneggio affatto. Potevo benissimo morie” “ok, si, avresti potuto…cosa cazzo vuoi che ti dica?” sorride “niente…era solo per parlare” cosa cazzo è quel sorriso? “cosa cazzo ridi?” “Brian…hai una faccia…lascia stare” cosa? No che no lascio stare “una faccia come?” “fottutamente terrorizzata” lo ero “questo discorso ha uno scopo?” scuote la testa “no, è fine a se stesso” mi avvicino e lo bacio, perché cazzo l’ho fatto? Perché io a parole non sono bravo “ora riposa un po’. Io vado a prendermi un caffè”

Quando torno Justin è già nel mondo dei sogni, cazzo dev’essere stravolto. Mi siedo, e bevo il caffè, la bevanda calda mi scende nella gola, già mi sento meglio. Lo vedo muoversi nel sonno, non era così agitato da; da quando ha avuto il suo ultimo incubo; si sveglia di scatto poco dopo “Hey tutto bene, sei all’ospedale…” Cristo che salto all’indietro, prima di questa bomba, del mio cancro, del suo violinista; prima di tutto c’eravamo ancora noi, fottutamente noi; annuisce “Si…” lo aiuto a sdraiarsi “Brian…” lo guado “dimmi…”so che mi sta per dire che cosa ha sognato “Io e Te, su una pista da ballo” oh Gesù fottutamente Santo “era il…il mio prom, tu sei arrivato e hai chiesto a Daph di poter ballare con me” lo fisso in attesa della fine del racconto “abbiamo ballato, Cristo, è stato fantastico! E poi tu mi hai baciato…e abbiamo canticchiato nel parcheggio” ricorda “ci siamo baciati ancora…” e poi quel bastardo ha rovinato tutto “…ma Chris Hobbs” mi sdraio accanto a lui come stamattina “hai vinto tu, ora ricordi!” mi sorride “fanculo a Chris Hobbs” sorrido e lo bacio ancora.


Due fottute settimane e sono stato a casa tre volte e alla Kinnetik cinque. Bene ho fatto la mogliettina devota, ma ora ho bisogno di scopare, scopare con lui.
Arrivo all’ospedale, Emmet ha organizzato una festa di ben tornato “ sei pronto Sunshine?” entro e vedo che si guarda le mani “Odio queste cicatrici” lo abbraccio da dietro e gli bacio il collo “il dottore ha detto che spariranno col tempo” si gira e mi lega le sue braccia al collo “e come lo sai?” “te l’ho detto, me l’ha detto il medico” mi bacia come non faceva da tempo, non era il bacio del fidanzatino carino, è il bacio di Justin; Cristo che voglia che ho di fare sesso con lui “per cos’era questo?” “per esserti interessato a me” gli ammicco “mi interesserei a te in altri modi ma Emmet vuole fare questa cazzo di festa” mi bacia ancora, Cristo come mi è mancato “ti interesserai a me stanotte…tutta la notte” faccio scivolare la mia mano vicino al suo cazzo “ci puoi giurare”.

The End.

  
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