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Autore: Fra The Duchess    02/02/2012    6 recensioni
Credete di avere sfortuna con le uscite amorose? Pensate di essere un caso disperato in campo love-love? Beh, Federica Sabatini crede di potervi battere. Tutti quanti.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era veramente bello, proprio il tipo di ragazzo dei suoi sogni: alto, spalle larghe, capelli castano-biondo e stupendi occhi verdi.

Questi erano i pensieri di Federica al guardare di soppiatto Roberto che passava veloce nel corridoio diretto all’aula accanto alla sua.

-Ciao, Fede!- la salutò, sorpreso, al notarla.

-Ciao Roberto- rispose mostrandogli il suo miglior sorriso e accomodandosi il maglione nervosamente.

-Ehi, ricordati che mi hai promesso una volta o l’altra di uscire con me- le disse con fare confidenziale.

-Ma certo!- E come poteva dimenticarselo?

Dopo vari giorni di riflessione, il sabato di quella stessa settimana gli mandò un messaggio :-‘Sta sera al “Dolce & Salato”?-

Il “Dolce & Salato” le era parsa una buona scelta, lì facevano delle brioches calde deliziose.

La risposta non tardò ad arrivare :-CERTO!!!- Forse un po’ troppo baldanzoso…-Magari possiamo prima andare al cinema visto k apre tardi.-

Federica osservava stralunata la schermata del suo cellulare. Si vedeva proprio che era la sua giornata fortunata!

Altra proposta :-E una cena prima della visione, k n dici?-

-Mi pare una buona idea- scrisse Federica velocemente.

-Allora c vediamo questa sera in piazza Trento x le 8, ok? Ciao.-

Federica osservò con aria desolata il suo piatto di semolino che stava pure mangiando di gusto. ‘Tanto sarà giusto un panino, pazienza per la brioche ‘ pensò finendo il semolino con un’ultima cucchiaiata.

-Un ristorante-pizzeria?- domandò, incredula.

-Perché, non ti piace?- chiese Roberto con aria mortificata.

-No, va benissimo- si affrettò a rispondergli. Non ebbe il coraggio di dirgli che lei aveva già mangiato e che aveva appena i soldi per il cinema e per dei pop-corn.

Appena accomodati guardò con orrore i prezzi del menù finché non notò qualcosa più a portata di mano.

-Una pizza quattro stagioni- ordinò Roberto dopo aver dato una breve occhiata ai piatti principali.

-Io l’antipasto i verdure.-

Roberto si voltò a guardarla. -Fede, sicura che non vuoi qualcos’altro?- le chiese, premuroso.

-Oh, sì, sicurissima.- Tanto lei aveva già lo stomaco pieno.

Rimasero per un po’ immersi in un silenzio imbarazzato senza sapere cosa dirsi, così, diplomaticamente, Federica si attaccò alla bottiglia di acqua minerale bevendo a grandi sorsi per passare il tempo.

-Così tu frequenti Gioventù Studentesca- cominciò Roberto dopo appena un paio di bicchieri.

-Sì, il G.S.- annuì lei. -Non i Grandi Supermercati.- Diedero una breve risata un poco forzata, ma almeno in quel momento presero a dare vita ad una conversazione, forse alquanto banale, ma era meglio di niente, e per caso cascavano pesanti silenzi, Federica si riempiva il bicchiere.

-Dopo poco tempo, il cameriere arrivò con un piatto carico di verdurine e lo depose davanti a lei.

-Finalmente! Avevo una fame- mentì spudoratamente addentando una zucchina pensando che il suo sorriso doveva sembrare molto idiota. Rimase però di sasso, trattenendo a stento i conati di vomito e la tentazione di sputare nel piatto qualunque cosa avesse ingerito.

-Buona?- chiese Roberto, incuriosito.

-Deliziosa- farfugliò mentre l’atroce pensiero che avrebbe dovuto finire tutta quella immonda schifezza che le avevano servito le sfrecciava a razzo per la testa. Avendo appena svuotato un bicchiere e non sapendo che fare, tirò fuori un fazzoletto dalla borsa e si soffiò il naso.

Così tra sorsate d’acqua, soffiate di naso e bocconi di sbobba, arrivò pure la pizza di Roberto, che prese a divorarla velocemente. -Sai, prima di venire qui ho mangiato del pollo- le rivelò dopo aver fatto fuori diverse paia di tranci.

-Però- fu la sua unica -ed educata- osservazione. ‘Del pollo…Ma questo è una botte senza fondo ‘ pensò, inorridita. ‘Magari vuole pure mangiare le mie verdure…’ -E che film avevi in mente di vedere?- gli domandò.

-Pensavo ad “Alexander”, un film storico con Angelina Jolie e Colin Farrell. Ieri stavo vedendo un documentario sui romani…-

Un documentario? Sui romani? Ma con chi sono uscita?!’

-…e ne trasmettevano dei pezzi e sinceramente mi era parso buono. A te piace questo genere di film?-

-Bhe, io li preferisco d’amore…ma in generale mi piacciono tutti- rispose, chiedendosi se era così evidente che gli aveva sparato una balla colossale. Giù un bicchier d’acqua.

-Fare rugby mette una fame- le disse con un sorriso.

-Come vanno gli allenamenti?- chiese osservano il piatto di lui ormai vuoto e desolato.

E via con un’altra conversazione. Non si sa come, l’argomento cadde poi sugli animali.

-per me potrebbero morire tutti, tanto meglio se al mondo non ce ne fossero- gli spiegò Federica con un sorriso. -Tu cosa vorresti fare dopo aver finito il liceo?-

-Studiare per diventare veterinario.-

Bicchiere d’acqua, soffiata di naso.

Finito di mangiare (per Federica dopo immensi sforzi) Roberto volle pagarle cavallerescamente il conto.

-No, dai, non dovresti- gli disse, imbarazzata.

-Ma via, Fede, lascia fare a me.-

-Ok, se proprio insisti- si arrese, pensando sollevata al suo portafoglio praticamente vuoto.

Si fermò a guardare la sua figura di spalle e la analizzò da cima a fondo: avrà avuto spalle enormi, ma il fondoschiena era praticamente inesistente, come un’andatura piramidale capovolta.

Se ne andarono senza troppi problemi al cinema, ma dopo i primi dieci minuti di proiezione, gli ettolitri di acqua che Federica si era bevuta, si fecero sentire a gran voce.

-Scusami un attimo, devo andare al c… ai servizi- sussurrò a Roberto prima di scappare via.

Passati altri dieci minuti, notò che sentiva ancora la vescica che le scoppiava. Si voltò verso Roberto che guardava rapito il film, e pensò che se andava di nuovo al WC magari poteva anche pensare che lei non volesse stare con lui. Decise così di stringere la cinghia –e anche qualcos’altro- e passò due ore e mezza a trattenersi dal dormire e dal non farsela addosso, perché oltre al fatto di essere lunga, la pellicola era anche pericolosamente soporifera.

Quando uscirono guardò desiderosa la macchina di lui saltellando da un piede all’altro.

-Ti è piaciuto?- le chiese cortesemente allacciandosi la cintura.

-Moltissimo- rispose incrociando le dita dentro la tasca della giacca.

Non riusciva a pensare che al suo bianco e invitante gabinetto nel bagno di casa sua; guardava disperatamente la strada e imprecava mentalmente ad ogni semaforo rosso- che chissà perché duravano più del solito-, soffiandosi continuamente il naso per l’imbarazzante silenzio che era calato in maniera pressoché perenne tra i due.

-Ciao!- gli urlò correndo via a velocità razzo buttandosi sul citofono.

-Sì?-

-Marti, sono io, apri!-

-Io chi, prego?- le chiese la sorella maggiore.

-Porco diavolo, Marti, apri e basta!!-

Seduta finalmente sul gabinetto, con suo enorme sollievo, pensò a mente lucida agli avvenimenti di quella serata.

Mi sa che non vorrà più invitarmi ‘ ragionò saggiamente.

 

 

 

 

 

 

N.d.A. :Vorrei fare presenti ai carissimi lettori che questa è una storia vera che mi aveva raccontato mia cugina Federica e che mi aveva particolarmente divertito. Credo che se sapesse della presenza di questa storia su internet mi ucciderebbe! Aaaaaah, l'amore tra cugine! XD Per gli inguaribili romanticoni aggiungo che poi alla fine Fede è stata di nuovo invitata, così aggiungerei che non è andata poi malissimo, non credete?

  
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