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Autore: Bani chan    02/02/2012    3 recensioni
La storia è ambientata nel periodo della scoperta dell'America. Un gruppo di ragazzi salpa a vele spiegate verso il nuovo mondo, ma arrivati si troveranno coinvolti in una vera e propria guerra tra i nativi e i conquistadores. Pairing: [SasuSaku] [NaruHina][SaIno][NejiTen][ShikaTema]
Dal testo:
Diario di viaggio 17 marzo 1520
La vita nel campo sta proseguendo tranquilla i soldati vedono ormai un piccolo bagliore di speranza, da troppo aspettavano di ottenere una vittoria definitiva contro gli indigeni.
Poveri illusi! L’inferno è appena iniziato, il sangue sgorgherà ancora più copiosamente, e sono stati proprio loro ad aver firmato questa condanna gettandosi a capofitto nella tana del demonio, portando tra noi un lupo travestito d’agnello.
Con la grazia di Dio spero di poter portare a compimento la missione assegnatami dai reggenti di Spagna.
Per sempre fedele al mio paese
Madara Uchiha
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Arrivo

Anno Domini  1520

Una dozzina di caravelle  spagnole, stava viaggiando a vele spigate verso il nuovo mondo. I conquistadores, che erano approdati su quei territori vergini alcuni mesi prima, avevano fatto appello ai reggenti di Spagna per poter ottenere che alcune navi salpassero da Palos al più presto possibile per inviare provviste e munizioni. Il viaggio sarebbe durato molto, ma in quel momento non era tra le preoccupazioni dell’ammiraglio la cui nave svettava su tutte le altre per grandezza e magnificenza. Era stata richiesta la sua partecipazione dagli stessi sovrani, e di certo non avrebbe deluso le loro aspettative, discendeva da una famiglia che serviva e proteggeva la famiglia reale da generazioni, fin da quando se ne ha memoria, e non sarebbe stato di certo lui ad infangare il loro, il suo titolo, di ambasciatori sempre al servizio della corona.

L’aurora stava spuntando all’orizzonte dipingendo alla pallida luna, quasi malaticcia,  le rotonde gote di rosa, come stesse arrossendo. L’ammiraglio ne era estasiato e, nonostante fosse uno degli spettacoli che da giorni lo intrattenevano, ne rimaneva continuamente affascinato: l’alba di un nuovo giorno era sempre più bella di quella dei giorni precedenti, svelando ogni volta particolari sempre nuovi, sfuggiti nelle precedenti contemplazioni. Come tutte le cose belle però anche questa stava ormai per finire: il sole, infatti, stava ormai facendo capolino affacciandosi timidamente da sotto la linea dell’orizzonte, e illuminava con i suoi caldi raggi un mare cristallino, la cui calma era infranta solo dal passaggio della piccola flotta di navi.

 

 

Il sole era ormai alto nel cielo, il torrido caldo era alleviato solo dalla brezza che gonfiava le candide vele. Guardandosi intorno, si poteva notare un ciurma impegnata ormai da qualche ora nell’aggiustare la rotta, a pulire il ponte e a controllare che i nodi delle cime fossero ben saldi per affrontare qualsiasi evenienza: il mare poteva esserti favorevole ma poteva anche esserti avverso, perciò era meglio non sfidarlo, e questo lui lo sapeva.

Ormai era questione di poco tempo e avrebbe finalmente toccato le terre di cui suo fratello gli aveva parlato con tale trasporto nelle pagine nelle sue lettere da lasciarlo stupefatto: nessuno avrebbe mai pensato che potesse esistere un luogo tanto simile al paradiso. Voleva sapere, doveva, e ben presto sarebbe stato tutto a portata di mano, così chiaro ai suoi occhi che solo il pensiero scatenava in lui una gioia che avrebbe voluto urlare ai quattro venti cosicché tutti sapessero che si era trovato ad un passo dall’essere redento. Ma questo non era nella sua indole, non lo era mai stato, gli era stato sempre insegnato da suo padre che i sentimenti hanno pessimi effetti: ti rendono debole, ti consumano e ti rendono un viscido verme senza spina dorsale, un uomo immeritevole di essere considerato tale.

Tornò a scrutare le carte nautiche, fermandosi qualche volta per guardare anche solo le nuvole che solcavano il cielo, quasi fossero lo specchio della sua nave che procedeva a grande velocità. Tutto sembrava procedere tranquillamente … o almeno così credeva.

“SASUKE!!!!” . Finita la tregua.

Quella voce tanto squillante quanto irritante fece sobbalzare il moro, facendo nascere in lui un istinto omicida che riuscì a stento a reprimere.

“ Vorrei ricordarti, Naruto, che su questa nave, finché tu starai qui a tormentarmi con la tua inutile presenza, dovrai chiamarmi ammiraglio. Hai capito brutta testa quadra!”

“Ehi Ehi Ehi! Come siamo così permalosi stamattina? cos’è successo ti sei sognato per l’ennesima volta Mercedes? Maria? Carmen? Victoria? O forse meglio anc- ”

“La vuoi smettere di blaterare!!! Perché non vai ad infastidire Neji, Shikamaru, o Sai! Così almeno mi lasci in pace fino a quando non sbarchiamo!” sbraitò. Di certo non era affar suo cosa lo spingesse a passare le sue notti ogni volta con donne sempre diverse, dopotutto se lo poteva permettere: aveva un fisico che sembrava scolpito nel marmo, la sua pelle diafana contrastava con i suoi capelli corvini e gli occhi paragonabili a due pietre d’onice,  profonde e magnetiche, le sue erano labbra sottili, e da queste uscivano parole che, se pronunciate con la sua voce profonda e sensuale, avrebbero fatto cadere qualsiasi donna ai suoi piedi annebbiandole a tal punto i sensi che la poverina l’avrebbe pregato, quasi supplicato di poter avere il privilegio di passare anche solo una notte in sua compagnia, da soli, lontano dagli occhi del mondo. Sasuke non se ne lamentava, una valeva l’altra: erano solo degli stupidi giocattoli alla sua mercé, di cui avrebbe potuto sbarazzarsi in qualsiasi momento. Non era ancora intenzionato a vincolarsi ad una sola donna finché morte non li avesse separati. C’erano ancora un’infinita di cose che non aveva fatto, posti che non aveva ancora visto, mari che non aveva solcato, e non era per niente intenzionato a perdere tutto per una stupida cerimonia che, secondo la sua opinione, era priva di qualsiasi significato.

“Con loro non c’è gusto non riesco a stuzzicarli come faccio con te … e poi Sai non mi convince … ha un sorriso che m’inquieta solo a pensarci … brrrrr … quando pensi che arriveremo? Sono ormai settimane che siamo su questa bagnarola e io comincio a stufarmi ...” . Silenzio.

“Bastardo, ci sei? sto parlando con te!” Ancora silenzio …

“Ma mi stai ascoltando si o no?” Se c’era una cosa che dava fastidio al biondo era essere ignorato … chi diavolo si credeva di essere! Era vero che Sasuke era un nobile … ma per Dio era un nobile anche lui!!! Un minimo di rispetto accidenti!

“Hn.” fu l’unica replica che ricevette dal moro.

“Senti tu brutto-” Naruto era ormai intenzionato a pestarlo a sangue, quando ad un tratto dalla cima dell’albero maestro si sentì gridare:

“TERRA!!! TERRA!!!”

I due si interruppero immediatamente e guardarono dritti a prua scorgendo le terre che emergevano dall’acqua slanciandosi con i suoi verdi monti e le sue dolci colline verso in cielo …

“Hmp … Hai visto idiota? siamo arrivati”. In quel momento un urlo di gioia si libro nell’aria, ormai il viaggio era giunto a termine.

 

Appena sbarcati, Sasuke trovo sulla sua strada un paio di braccia che lo accolsero in un forte abbraccio

“Benvenuto nel Nuovo Mondo, nipote.”

Gli sguardi dei due si incrociarono, gli occhi del giovane sembravano specchiarsi negli occhi di colui che lo aveva accolto così affettuosamente, il  colore delle loro iridi era lo stesso: nero pece. Solo che davanti a lui si ergeva un uomo dai lunghi capelli corvini, con un viso solcato da qualche ruga di vecchiaia.

“Grazie, è un immenso onore per me essere qui … zio Madara.”

 

 

Piccolo Angolino Autrice

 

Eccomiiii finalmente ho preso un po’ di coraggio e ho pubblicato la mia prima fic in assoluto !!!!!

Prima di tutto ci tengo a ringraziare in maniera particolare SunliteGirl e FuyuShounen per avermi incoraggiato a pubblicare questo mio primo capitolo.

Per il momento non so con esattezza quando riuscirò ad aggiornare, spero comunque prestissimo.

Grazie per aver perso qualche minuto del vostro tempo per leggere la mia fic…

Al prossimo aggiornamento!!!

                 

                                                                  Bani chan
  
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