Carry on, Wayward Son

Carry on my wayward son
There'll be peace when you are done
Lay your weary head to rest
Don't you cry, no more

Dean sospirò, abbandonando anche per quella notte la speranza di dormire.
Si mise a sedere sullo scomodo letto della camera dell'ennesimo fatiscente motel dove alloggivano, stropicciandosi stancamente gli occhi.
Voltò lo sguardo verso la finestra dalla quale poteva intravedere uno stralcio di cielo notturno, punteggiato di stelle.
Ormai ci siamo.
Si era quasi rassegnato.
Le ultime due settimane erano state frenetiche: lui e Sam avevano girato decine di città, interrogato un mucchio di demoni e raccolto tutte le possibili informazioni su Lilith, ma invano.
Ancora non sapevano dove si trovasse la demone e mancavano solo tre giorni alla scadenza del patto.
Dean sospirò di nuovo.
"Non riesci a dormire?"
La voce di Sam lo fece sobbalzare.
Voltò il capo verso di lui e gli rivolse un sorriso stanco.
"Già da qualche giorno, ormai."
Sam si alzò ed andò a sedersi accanto al fratello, che ne frattempo era tornato a fissare con sguardo inespressivo il cielo notturno.
Sapeva cosa gli stava passando per la testa, doveva solo riuscire a farlo sfogare.
"Sei preoccupato?"
Dean si girò verso di lui ed i loro occhi si incontrarono; i suoi erano cupi e febbrili.
"Non è che sono preoccupato, Sammy. Ho una paura fottuta!"
"Non devi. Sai che riusciremo a trovare Lilith."
"No. A meno che non accada un miracolo non credo che ce la faremo."
Dean tornò a sdraiarsi sotto le coperte.
Sam seguì i suoi movimenti e non si stupì quando si accorse che tremava.
Si prese la testa fra le mani, sospirando.
Era vero, la loro situazione era disperata, ma non tanto quanto credeva Dean: a quanto pareva, Bobby aveva scoperto un modo per trovare Lilith.
Sam non l'aveva ancora detto a suo fratello per evitare di illuderlo, nel caso la notizia si fosse rivelata falsa; un'illusione era l'ultima cosa di cui Dean aveva bisogno.
Si voltò a guardarlo.
Era steso su un fianco e gli dava la schiena; le sue spalle forti tremavano.
Colpito da un ricordo improvviso, Sam si sdraiò accanto a lui.
Dean si irrigidì leggermente quando avvertì il corpo di suo fratello stringerlo da dietro ed un suo braccio cingergli un fianco.
"Sam, che fai?" chiese con voce strascicata.
"Ti ricordi di quando, da piccoli, io avevo paura del buio e non volevo dormire da solo?"
Anche se non poteva vederlo in volto, Dean si figurò con chiarezza il sorriso nostalgico di Sam in quel momento.
Si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito.
"Certo che me lo ricordo. Eri un vero cagasotto..."
"Ehi, avevo solo cinque anni! Comunque, tu venivi nel letto con me ed aspettavi che mi addormentassi...qual'era il titolo della canzone che mi cantavi sempre?"
"Carry on Wayward Son dei Kansas..."
Anche Dean sorrise al ricordo.
Senza nemmeno rendersene conto cominciò a canticchiare le prime frasi della canzone, stringendosi nel rassicurante abbraccio di suo fratello.
Sam gli andò dietro e chiuse gli occhi.

Masquerading as a man with a reason
My charade is the event of the season
And if I claim to be a wise man, it surely
Means that I don't know
On a stormy sea of moving emotion
Tossed about I'm like a ship on the ocean
I set a course for winds of fortune, but
I hear the voices say

Carry on my wayward son
There'll be peace when you are done

La cantarono tutta, sussurrandosela a vicenda, abbracciati come se quei due bambini non fossero mai cresciuti.
Ma questa volta era diverso: era Dean ad essere consolato da Sam, adesso era lui il fratello impaurito.
Vi fu qualche secondo di silenzio al termine della canzone.
Fu Sam a parlare per primo, con voce dolce ma determinata.
"Io ti salverò, Dean. Non permettero ad una puttanella qualunque di portarti via da me, hai capito?"
Dean sorrise ed annuì, chiudendo gli occhi.
Stretto nel caldo abbraccio di suo fratello, quella notte il maggiore dei Winchester riuscì a dormire serenamente come non gli capitava da tempo.

Lay your weary head to rest
And don't you cry, no more...
 

Yamina's corner