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Autore: niamalltheway_    03/02/2012    6 recensioni
Lei non parlava con lui da mesi e, quando lui tornava a Mullingar ogni volta che gli impegni da superstar glielo permettevano, lei faceva sempre in modo di non essere mai a casa quando lui veniva a trovare Sean. Non riusciva ad averlo davanti senza scoppiare in lacrime. Le mancava così tanto che per un periodo aveva odiato lui e soprattutto il suo talento che lo avevano portato dove era ora: lontano da lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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il migliore amico di mio fratello.


Brooke non si riteneva paziente, anzi quello era l'ultimo aggettivo che, chiunque conoscesse la ragazza, le avrebbero affibbiato e lei lo sapeva bene per questo cominciò a innervosirsi appena si accorse che il suo quaderno di geografia era sparito.
L'indomani avrebbe avuto un'interrogazione che avrebbe deciso definitivamente il suo voto finale di quel quadrimestre e non poteva permettersi di sbagliare visto la misera sufficienza che aveva tirato fuori l'ultima volta dalla professoressa Scott dopo svariati minuti di preghiere e promesse in cui aveva detto che avrebbe studiato davvero per la volta successiva.
Aveva bisogno del suo quaderno degli appunti più di qualunque altra cosa in quel momento.
Brooke si rimise in piedi dopo essere stata per minuti a gattoni nella speranza di trovare il quaderno sotto il suo letto, cosa molto improbabile o forse no contando il disordine che regnava in quella stanza.
Sbuffò passandosi una mano nei lunghi capelli color cioccolato e in quel momento un pensiero, o meglio un nome, le si illuminò nella testa, come una lampadina.
-Sean.- sussurrò a denti stretti con sguardo omicida.
Come poteva non averci pensato prima? Lui era solito rubarle gli appunti per poi ricopiarseli con calma a casa, perchè il signorino non poteva prenderseli in classe come tutti, no lui no.
In casi come quelli odiava avere un fratello gemello, soprattutto se quel fratello gemello era Sean Cullen, il ragazzo più sfaticato e pigro che lei conoscesse.
Fece schioccare a lingua contro il palato pronta ad una discussione con il fratello mentre si dirigeva a grandi passi verso l'uscita della sua stanza quando, chissà come e per quale motivo, il suo sguardo si andò a fermare su una foto che teneva incorniciata sul mobile appena accanto alla porta della sua stanza.
Era una vecchia foto, di qualche anno fa, se la memoria non la ingannava era precisamente dell'estate di sei anni fa, quando lei aveva dieci anni. Quel semplice scatto che raffigurava lei e suo fratello nel giardino di casa, completamente bagnati per colpa dei gavettoni fatti pochi istanti pima del 'click' che aveva immortalato quel momento, la colpirono e non tanto per l'ambiente che circondava i bambini, ma più che altro per il terzo componente che era raffigurato nella foto: sì perchè non c'erano solo lei e Sean, ma anche un altro ragazzino che non portava per niente bene i due anni in più che lo differenziavano da lei e suo fratello, anzi sembrava ancora più piccolo di loro, forse per le guance perennemente arrossate o gli occhioni azzurri che lo caratterizzavano, fatto sta che lo stomaco della ragazza si strinse riconoscendo quel bambino che era da sempre il migliore amico del fratello, quel bambino di cui era innamorata da anni, quel bambino che ora era un diciottenne che stava realizzando il suo sogno, quel bambino che si chiama Niall James Horan e che faceva parte di una delle boyband che stava facendo impazzire milioni di ragazze in tutto il mondo.
Lei non parlava con lui da mesi e, quando lui tornava a Mullingar ogni volta che gli impegni da superstar glielo permettevano, lei faceva sempre in modo di non essere mai a casa quando lui veniva a trovare Sean. Non riusciva ad averlo davanti senza scoppiare in lacrime. Le mancava così tanto che per un periodo aveva odiato lui e soprattutto il suo talento che lo avevano portato dove era ora: lontano da lei.
Non si capacitava del fatto di non vederlo più gironzolare per casa intento a organizzare qualche scherzo stupido con Sean o semplicemente mentre sgranocchiava qualche patatina sul divano mentre guardava la tv. Le mancava la risata che rimbombava nella casa anche solo dopo aver sentito una squallida battuta e odiava non potersi più specchiare in quell'oceano di azzurro che aveva al posto degli occhi.
Le mancava il migliore amico di suo fratello.
Prima di xfactor, insomma, quando ancora Niall aveva un vita normale, lei e lui avevano un bel rapporto.
Non litigavano mai, certo spesso bisticciavano per cavolate come è solito fare, ma mai una vera litigata che li aveva portati a non parlarsi per giorni o almeno prima che lui iniziasse xfactor.
Chiariamoci, non erano migliori amici, ma avevano un rapporto meraviglioso e si piacevano, si piacevano tanto.
Erano quella tipica coppia di amici che non volevano rilevare i sentimenti che provavano l'un per l'altra per la semplice paura di rovinare tutto quello che si era creato fra loro e fra chi li circondava, avevano paura di un, così detto, effetto domino.
si preoccupavano del fatto: 'cosa succederebbe se io non gli/le piacessi?' 'L'amicizia di Sean?' 'Sean mi odierà?' , ma tutti potevano vedere quel che c'era fra loro, cosa sempre più evidente man mano che crescevano.
Chiunque poteva notare le occhiatine che si lanciavano o i semplici sorrisi o addirittura frasi che celavano frecciatine tanto evidenti.
E tutti sapevano che prima o poi avrebbero ceduto, che prima o poi i sentimenti avrebbero vinto sulla paura, ma evidentemente tutti si sbagliavano, pensò la mora.
La ragazza alzò lo sguardo al soffitto con l'intento di trattenere quella lacrima che voleva scendere e ci riuscì, riuscì a non liberare altre lacrime ricordando i momenti passati con lui.
Inspirò profondamente scuotendo la testa e focalizzando perfettamente per quale motivo si era ritrovata davanti a quella foto.
Quaderno. Sean. Incazzatura. Omicidio. Pesante litigata.
Uscì dalla sua stanza per attraversare il corridoio e trovarsi davanti a quella di Sean. Non si preoccupò a bussare o a chiedere permesso, non lo aveva fatto mai in sedici anni non avrebbe di certo iniziato ora.
-hey sorellina!- esclamò lui con un sorriso tranquillo incosciente dell'umore della sorella.
La ragazza lo fulminò anche se il volto del ragazzo era maggiormente coperto dallo schermo del pc che aveva davanti.
-dove lo hai messo?- esclamò Brooke avanzando verso la libreria di Sean dando le spalle al ragazzo senza neanche guardare cosa stesse facendo al computer, non le importava, in quel momento voleva solo il suo quaderno.
-emh, prima di buttarmi all'aria la camera potresti dirmi cosa stai cercando?- chiese lui senza staccare il sedere dalla sua sedia.
-prima di tutto la tua camera è già all'aria quindi non mi dare future colpe perchè ti sto spostando qualche libro e secondo voglio il mio quaderno di geografia.- disse la mora tutto d'un fiato esaminando ogni minimo dettaglio della libreria. -so che me lo hai preso te, mi prendi sempre tu tutti i quaderni visto che ti pesa la mano a scriverteli da solo gli appunti.
-siamo acide eh- sussurrò Sean credendo che la sorella non lo sentisse, ma fu il contrario visto che lei percepì quelle poche parole e represse ogni singolo pensiero brutto che viaggiava nella sua mente sforzandosi a non girarsi verso di lui capendo che se lo avrebbe fatto, sarebbe stato solo peggio. -comunque è dove metto sempre la mia roba. -rispose infine il ragazzo
-e io cosa ne posso sapere dove metti la tua fottuta roba Sean?! ti sembro una veggente?! Cielo Sean tira fuori il mio quaderno sennò, quanto è vero che mi chiamo Brooke e ho un gemello deficiente, ti faccio male! - esclamò lei che per l'arrabbiatura cominciò a spostare e a buttare per l'aria più libri del dovuto.
-primo ripiano in alto, dovrebbe essere accanto ai giochi per l' xbox.
La voce che pronunciò quelle parole non fu quella di Sean e Brooke lo capì, ma non si rese pienamente conto di quello che era successo.
-grazie Niall!- esclamò infatti la ragazza senza pensarci recuperando il suo amato quaderno e, solo a quel punto, si rese conto.
Si girò lentamente verso il fratello e capì cosa stesse facendo davanti al computer: una videochiamata su skype con Niall.
Sean sorrideva passando lo sguardo fra la sorella e lo schermo sul quale c'erano il suo migliore amico e anche un paio di componenti dei famosi One Direction, ovvero Harry e Liam.
Sean sapeva meglio di tutti quello che c'era fra Brooke e Niall anche se mai nessuno dei due si era provato a parlarne con lui, ma alla fine era una ragazzo intelligente e capì prima di tutti cosa stesse succedendo e ora, si sentiva potente visto che era riuscito a far 'guardare' sua sorella e Niall dopo mesi.
Il biondo sorrise impacciato facendo un timido saluto con la mano verso la mora che lo guardava dall'altra parte dello schermo con sguardo indecifrabile.
-è la famosa Brooke?- chiese in un sussurro Liam e Niall non potè fare altro che annuire.
-hey dai vieni qui Brooke, almeno conosci anche metà One Direction, no?- chiese Sean afferrando la mano della sorella e avvicinandola a lui per poi farla sedere sulle sue gambe.
-Hey ciao, io sono Harry, mentre lui è Liam!- esclamò il riccio con un sorriso che riuscì a contagiare la ragazza che arrossì accennando un timido 'ciao'.
L'irlandese dagli occhi azzurri sorrise vedendo la reazione della ragazza, non era cambiata per niente.
-uuh, salve Sean! chi è quello schianto accanto a te? -esclamò una voce con un buffo accento e un secondo dopo spuntò fuori il ciuffo perfettamente pettinato di Zayn.
-è mia sorella Malik e non hai il permesso di chiamarla così!- esclamò il fratello della ragazza che sorrideva imbarazzata e lusingata delle parole del ragazzo con il ciuffo perfetto.
-tua sorella..? quindi Horan lei è  la ragazza di cui parli sem..
-Zayn non eri con Louis prima? beh ritornaci!- esclamò Niall prima che Zayn potesse terminare la frase anche se ormai l'aveva sputtanato abbastanza.
-è al telefono con Eleanor non sto di certo lì ad ascoltarmi le loro smancerie.- esclamò con una smorfia disgustata e poi sussurrò un 'oooh' quando capì la situazione -scusa amico.- aggiunse poi scompigliando i capelli tinti di Niall.
Brooke era rimasta ad osservare la scena in silenzio. Cosa avrà voluto dire Zayn? Lui parlava di lei? E cosa diceva? Furono centinaia le domande che invasero la testa della mora che era confusa più che mai.
-come stai Brookie?
Il cuore della ragazza perse un battito quando sentì il modo in cui Niall l'aveva chiamata: solo lui usava chiamarla in quel modo.
Le si creò un incredibile groppo in gola che però riuscì ad ingoiare per rispondere al ragazzo.
-insomma..-sussurrò scrollando le spalle -mi manchi.- aggiunse poi con un sorriso malinconico.
Nessuno si aspettava di udire quelle parole provenire dalla bocca della ragazza soprattutto il biondino che aveva spalancato gli occhi sorpreso.
Sean sorrise, lui era l'unico rimasto impassibile alle parole della sorella, se lo aspettava.
I ragazzi dall'altra parte dello schermo si lanciarono un'occhiata complice e con una scusa inventata sul momento lasciarono Niall da solo davanti al pc e stessa cosa fece Sean che sparì dicendo che andava a farsi un panino.
La ragazza imbarazzata si sistemò composta sulla sedia lasciata libera dal fratello per poi abbassare lo sguardo e cominciando a giocherellare con uno dei suoi tanti braccialetti che aveva al polso.
-mi manchi anche te, tanto...forse troppo. -rispose dopo un po' di silenzio il biondo e Brooke non riuscì a trattenere un sorriso senza però alzare lo sguardo.
Niall riuscì a vedere il sorriso che accennò la mora e si sentì bene, solo per il fatto che, dopo mesi, lei stesse sorridendo solo ed esclusivamente grazie a lui.
-dai ripetimela.- disse ad un certo punto Niall e la ragazza alzò lo sguardo verso lo schermo confusa -stavi cercando il quaderno di geografia, quindi deduco che hai un'interrogazione domani...ripetimi tutto quello che sai, se ti ricordi andavo abbastanza bene in quella materia.
Brooke accennò una risata e, anche se inizialmente titubante, annuì cominciando a descrivere i diversi territori dell'Inghilterra mentre Niall l'ascoltava attento correggendola quando doveva.
Non si sa dire se dopo quel pomeriggio il loro rapporto  ricominciò a risanarsi.
Non si sa dire se Brooke sarebbe stata lì ad aspettarlo raggiante la volta che lui sarebbe ritornato nuovamente a casa oppure no.
Non possiamo saperlo, ma una cosa sì, possiamo dirla: il giorno dopo, all'interrogazione di geografia, Brooke passò a pieni voti grazie alla sua ultima brillante interrogazione.





spazio dell'autrice.
emh, sì, beh, è una piccola e quasi insignificante one shot che ho voluto scrivere solo per il gusto di farlo.
avevo voglia di scrivere sul mio babbuino preferito e beh..tadaaaaaan (?)
spero solo che vi sia piaciuta anche se è stato strano per me visto che è la prima volta che scrivo in terza persona D:
comunque vabbè ringrazio tutte quelle anime pie (?) che leggeranno *u*
ora evaporo, yep.
adiosss.
un bacio, noemi.



  
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