03/02/2012
3 recensioni
Ad Angela-san,
Buon compleanno!!!
A genuine dream.
Gai sapeva che Lee non era un ragazzino come gli altri, l’aveva saputo da sempre. La prima volta che l’aveva visto, l’aveva osservato con ironia ed anche un po’ di curiosità, ridendo bonariamente di quel bambino che, testardo ed imbranato, correva via dalle parole dei compagni, e che tanto gli assomigliava.
Quando, un paio di settimane più tardi, l’aveva trovato mentre si allenava con furioso impegno, ne era rimasto stupito. Ed il suo stupore era stato doppio, quando, tornando al campo d’allenamento molte ore più tardi, l’aveva ritrovato lì, a continuare ad allenarsi.
Gai aveva saputo che Lee non era un ragazzo da poco fin da sempre, e questa era una convinzione che si faceva sempre più salda via via che aumentavano i momenti passati con lui, gli allenamenti, le missioni, le chiacchierate, le sfide, gli abbracci, fin’anche alle abitudini più insignificanti. Osservarlo era sempre una sorpresa. Era una speranza, qualcosa su cui Gai poteva contare con fermezza. Lui non gli aveva mai chiesto di essere in un certo modo, mai aveva preteso tra sé e sé che Lee fosse un piccolo raggio di sole come in realtà era, una piccola e meravigliosa promessa nella sua vita. Eppure Lee lo era. Sempre.
Gai ama osservare Lee. Sa che quello non è un ragazzo come gli altri perché lo ha visto mettere tutto se stesso per esaudire il suo sogno, tenendo duro fino all’ultimo; l’ha visto rimanere spezzato dall’aver scoperto che Naruto aveva sconfitto per primo Neji, il suo eterno rivale, e subito dopo rialzarsi meravigliosamente, sorridendo fiero dell’amico; l’ha visto portare un peso che a mala pena sopporterebbe un adulto, e riuscire a superarlo. L’ha visto ripartire subito dopo l’operazione, testardo come pochi. L’ha visto orgoglioso di ciò che è e fin troppo pronto a difenderlo, ma mai accecato dal proprio stesso orgoglio, come lo era sempre stato l’Uchiha. Gai ha osservato e saputo per primo tutto ciò che ha passato il suo allievo, tra patimenti, colpi – il fatto che Naruto avesse battuto Neji od il fatto che Sasuke avesse rubato la tecnica su cui si era specializzato per anni, ad esempio –, vittorie ed entusiasmi.
Gai è fiero di Lee, nel vero senso della parola. Non vede solo se stesso nel giovane, vede qualcosa di più: il futuro, qualcosa che potrebbe facilmente superarlo, una persona diritta, fiera ma non orgogliosa, con aspetti terribilmente teneri ed altri che solo meritano il suo pieno rispetto.
Gai ha fatto di Rock Lee il suo sogno. Ed in realtà non per tutte le ideologie che il suo allievo porta dentro, ma per una ragione molto più semplice: perché ci è sinceramente affezionato.
Gai ama Rock Lee. Di un amore sincero ed incondizionato – che di certo nulla ha a che fare con l’innamoramento, ma che non è neppure solo un affetto paterno o la stima che un maestro prova per il suo buon discepolo.
E tanto gli basta sapere. Lee è genuinamente il suo sogno.
N/A: E’ praticamente ciò che penso sul rapporto Lee/Gai. Sono convinta che Gai si sia odiato profondamente per aver portato Lee su un letto d’ospedale e con le ossa di un braccio e di una gamba sfraciullate, ma credo anche che non per questo Gai-sensei sia da biasimare. Non penso che abbia preso sotto la sua ala Lee per puro desiderio di farlo diventare come lui, che lo abbia allenato perché lui era il suo sogno o cavolate simili. Credo piuttosto che tra i due ci sia un affetto incondizionato, e che il desiderio di Gai di vedere Lee realizzato ben poco abbia a che vedere con se stesso – un po’ anche sì, eh, ma non completamente e non nel senso che alcuni potrebbero pensare.
In sostanza, io questi due li adoro <3 Non so se questa fiction sia il risultato di ciò che volevo quando mi sono messa davanti al computer con lo scopo di scrivere qualcosa per NoorDaimon-san, ma è quello che ne è uscito. XD E pensare che dapprima volevo buttare giù qualcosa di estremamente fluff ed idiota con Lee che riceveva la sua tutina verde per la prima volta o con Kakashi che faceva gli auguri a Gai…!
Comunque sia, questa è per te, Angela-san. :) Tanti, tanti, tanti, tanti auguri! (…in ritardo. Acc.) Un abbraccio grande grande. Buon compleanno!!!
