I Quattro Secondi
di Sophie Anne
Non ho mai pregato in vita mia, Dio, quindi non mi aspetto nessun favore,
Ho incontrato Jude questa mattina.
Non che non l'avessi mai visto, abbiamo fatto la lettura del copione
il mese scorso e stiamo girando già da una settimana.
Soltanto questa mattina però, ho
conosciuto il vero Jude.
Eravamo entrambi in anticipo, ed era
colpa mia. Ieri sera siamo usciti con alcuni componenti della troupe
e parlando ho accennato al fatto che le riprese si sarebbero svolte a
partire dalle sette. Orario che credevo corretto, naturalmente.
E siccome sono una persona molto
brillante, Jude ha avuto la bella idea di fidarsi di me.. peccato che
alle sette si girasse una scena in cui noi due non servivamo.
Beh, non ci crederete; non solo non
si è arrabbiato con me – avrebbe tranquillamente potuto riposare
fino alle undici –, ma ha addirittura detto che la colpa era sua e
che avrebbe dovuto chiedere al suo agente di controllare meglio. Poi
ha proposto di cercare un bar per fare colazione, e abbiamo colto
l'occasione per discutere un po' del copione.
Ci siamo scambiati parecchie idee
sul come rendere più frizzanti alcune scene, e adesso ammetto di non
vedere l'ora di girarle: probabilmente potrò soddisfare questo
desiderio tra tre giorni.
Forse mi ero lasciato trascinare
dall'opinione pubblica, in fondo. Forse Jude Law non è solo un
idiota che passa il tempo a mettere incinta babysitter, come mi
sembrava di aver capito.
in parte perché dubito fortemente che tu esista. E direi che ho avuto le mie buone ragioni, no?
Ok, se Guy mette nel film almeno la
metà delle cazzate che stiamo facendo, questo sarà un gran film. E
non lo sto dicendo per fargli pubblicità. Nel frattempo penso che mi
godrò le riprese: ogni tanto gli orari sono assurdi, e quando suona
la sveglia vorrei uccidermi, ma poi sul set dimentico tutto. Sono
quattro settimane che giriamo, e non mi sembra che ne sia passata
una.
Per la cronaca, Jude è un pazzo.
All'inizio sembrava che stesse sempre sulle sue, e invece devo dire
che mi tiene testa per quello che concerne le idee folli. E, non lo
dico per vantarmi, io sono parecchio folle. Credo stia progettando
qualcosa, vi terrò informati.
Siamo molto in confidenza ormai, non
mi lascia mai in pace. Lo so che ve lo immaginate algido e pacato,
con quello sguardo di ghiaccio che buca lo schermo. Sembra una
persona seria.
Ma la verità.. la verità è che è
un gran rompicazzo.
Il suo passatempo preferito è farmi
scherzi idioti, e credo anche di piacergli; perciò fate in modo di
non fargli mai un torto, io vi ho avvisati.
Però c'è questa ragazzina che invece in te ci crede. E mi ha detto di pregare.
Jude Law mi farà cacciare da
questo film. Anzi, ci. Guy non può ignorare il suo coinvolgimento, e
non lo faranno neanche i produttori.
Oggi si è presentato sul set con
una dentiera di quelle di plastica per bambini. Due belle file di
denti verde acido con croste marroni qua e là vicino alle gengive.
Se l'è messa mentre stavamo girando un mio primo piano, e ovviamente
sono scoppiato a ridere, e non ho smesso per i successivi quattro
ciak perché continuava a fare facce strane anche dopo averla tolta.
Ieri ha passato l'inchiostro da
timbri sul cellulare di Guy, e lui ovviamente non se n'è accorto.
Inutile dire che, dopo aver risposto ad una chiamata, se n'è andato
in giro con l'orecchio blu per tutta la giornata, e nessuno gli ha
voluto dire come fosse successo. Ma ormai è solo questione di tempo
prima che lo scopra. Si farà cacciare.
La mia vita dipende da questa ragazzina; da una cazzo di ragazzina, Dio, capisci?
Otto settimane dall'inizio delle
riprese, e il piccolo Jude è ormai una mia appendice. Me lo ritrovo
sempre più spesso qua a casa, la sera, che insiste per provare delle
scene; insiste nel dire che mi trova un grande attore e che vuole
imparare quello che può. Ve l'ho detto che era un pazzo.
In ogni caso lavora veramente
tantissimo, e considerato che ormai passa tutte le sere qui – e la
metà di queste crolla addormentato sul divano –, gli ho suggerito
di portarsi qualche cambio e lasciarmelo. Cosa che credo farà oggi,
se se ne ricorda.
La prima volta che l'ho trovato
addormentato sul divano mi ha fatto una gran tenerezza, è crollato
nei quattro minuti che mi sono assentato per prendere da bere.
E da allora non ho più avuto il
coraggio di cacciarlo, e poi è bello avere qualcun altro che gira
per casa. Quello che non è bello è trovarlo alzato che prepara la
colazione la mattina dopo, fa troppo coppietta sposata. Anche se
forse un po' mi piace, trovare la colazione pronta.
Non ti sto chiedendo niente di complicato però. E mi dicono che sei misericordioso.
Susan è arrivata da una settimana,
credo che se ne andrà la prossima. È stato bello riaverla, le
telefonate non sono paragonabili a poter passare le mani tra i suoi
capelli di seta mentre sento il soffio del suo respiro sulle labbra.
La mia dolce Susan.
Il primo giorno che è arrivata si è
trovata Jude che girava in mutande e camicia per casa – questo
perché il genio continua a dimenticarsi di portare a casa mia anche
un pigiama.
Susan ha scherzato dicendo che se
proprio dovevo tradirla, approvava la scelta – divertentissimo,
Susan – e poi abbiamo fatto colazione tutti insieme, anche se
Jude è stato davvero di poche parole.. credo si fosse svegliato
male.
Ho assicurato a Suzie che di solito
è simpatico, ma lui mi ha gelato con un'occhiata.
Non è niente di difficile, davvero. È semplicissimo: Non farmi questo.
Decima settimana dall'inizio delle
riprese. Vorrei parlarvi di come procedono in effetti, non l'ho mai
fatto; ma onestamente ho la testa da un'altra parte. Credo di aver
fatto qualche tipo di sgarbo a Jude, e non capisco quale possa
essere. Lui dice che non è niente, però in questi giorni è molto
freddo, con me. Con gli altri della troupe mi sembra che si comporti
come al solito.
In effetti è così da due
settimane, probabilmente a causa del fatto che da quando è arrivata
Susan ho smesso di provare le scene con lui, la sera.
Però a me non sembra una ragione
sufficiente.
In ogni caso stasera Susan riparte,
perciò immagino che se la ragione è effettivamente questa ne avrò
presto la conferma.
Portami via un braccio, o una gamba. Prendi quello che vuoi.. ma non farmi questo.
Jude Law è pazzo. E non sto
scherzando. Abbiamo litigato, stasera. E non come due persone civili.
E neanche come bestie, peggio. Come due adolescenti.
Susan è partita da almeno tre
giorni, Jude ha ripreso a frequentare casa mia e gli è subito
tornato il buon umore. Quando l'ho velatamente sottolineato ha detto
che mi sbagliavo.
Insiste nel dire che non si è
distaccato nelle scorse settimane.
Beh, mi ha urlato contro. Ok, anche
io gli urlato contro. E non ricordo chi ha iniziato – ma
sicuramente è stato lui.
Ci siamo rinfacciati cose a vicenda
per almeno dieci minuti credo, e poi ad un certo punto gli ho detto
che sarebbe dovuto crescere, che non era normale che fosse
geloso del fatto che io preferissi passare le serate con mia moglie.
Beh, sentite qua: mi ha gridato
contro “Tu proprio non capisci, vero?” e se ne è andato
sbattendo la porta. Cioè, sbattendo la porta.
Io sono davvero un grande attore, e
questa è l'unica ragione per cui domani non lo prenderò
a calci nel sedere davanti a tutti.
Prenditi la mia vita.
Sono due settimane che Jude non mi
rivolge la parola. Sherlock e Watson invece parlano anche troppo
spesso, e questo obbliga Robert e Jude a guardarsi negli occhi.
E quello che leggo negli occhi di
Jude è rabbia.
Per qualche ragione è arrabbiato
con me. Eppure è mia la porta che ha rischiato di essere scardinata.
Davvero non capisco cosa diavolo gli
sia preso. Credevo ci fosse feeling tra noi, sia a livello lavorativo
che personale.
E dal nulla, ora non mi sopporta. Mi
sembra di avere a che fare con una ragazzina mestruata. Ma Jude Law
ha quarant'anni.. li porterà anche bene, ma sono sempre passati
quarant'anni dalla sua nascita. Il suo cervello dovrebbe essersene
accorto.
Credo di dover cercare di bloccarlo
da qualche parte e costringerlo a parlare.
È un fottuto cretino, però mi
manca, lo devo ammettere. Era bello trovarselo a girare per casa.
Non in mutande, magari. Oh, fanculo,
anche in mutande, come se me ne potesse fregare qualcosa di come se
ne andava in giro vestito. O svestito. Ok, mi sto incartando.
Il punto è che devo assolutamente
parlare con Jude.
Prenditi tutto, e io in cambio ti chiedo una cosa sola: salvalo.
L'occasione di parlare mi è
capitata. Poco fa. Sono andato a casa sua, e dopo dieci minuti sulla
porta l'ho convinto a farmi entrare. Si vedeva benissimo che non
aveva voglia di parlare, ma io ne avevo bisogno, e gliel'ho detto. Mi
ha lasciato parlare.
Gli ho detto che se era un cretino
non importava, che non si poteva continuare così sul set.. che io
non potevo continuare così. Che mi era mancato.
Ho letto dolore nel suo sguardo.
Soffriva, ma non capivo cosa potesse farlo soffrire così tanto. E
così gliel'ho chiesto.
Ovviamente non voleva parlarne, anzi
ha detto che non poteva parlarne.
Ma io ho insistito. Perché a me
poteva dire tutto, perché i problemi due amici li risolvono insieme.
Pensavo che la parola amici
l'avrebbe fatto contento. Volevo chiarire che per me non era solo
un collega, ma un amico.
E lui invece ha scosso la testa come
se avessi peggiorato la situazione, e mi ha fissato dicendo “Non
vuoi proprio capire”.
Mi sono scusato per non essere un
genio all'altezza delle sue aspettative, e ho detto che se non
riuscivo a capire qualcosa poteva anche scendere dal suo piedistallo
del cazzo e spiegarsi lui.
Vuoi
davvero che ti spieghi? Questo è
uscito dalle sue labbra.
Quelle parole mi rimbombano ancora
in testa.
Vuoi davvero che ti spieghi? Ho
detto sì.
Lui mi ha preso la testa tra le
mani. Mi ha preso la testa tra le mani, e mi ha baciato.
Penso di essere rimasto immobile per
almeno quattro secondi.
I quattro secondi più lunghi della
mia vita.
Poi mi sono scostato e gli ho dato
uno schiaffo in pieno viso.
È tutta colpa mia, Dio. Fottuto bastardo, è colpa mia, ti dico. Prendi me, ti prego prendi me.
Ma che cazzo ho fatto? Che cazzo
ho fatto!?
Jude era a pezzi, a pezzi per questa
storia. Come ho potuto fargli una cosa simile?
Lui è stato sincero con me, e come
l'ho ripagato? Uno schiaffo!
Non ho neanche avuto il coraggio di
guardarlo in faccia, sono fuggito.
Sono scappato come un cazzo
di coniglio, cazzo. E sono rinchiuso nel mio bagno da un'ora.
Devo andare subito a casa sua, devo
scusarmi..
Jude, potrai mai perdonarmi? Sono
scappato..
Ci ho messo quattro secondi..
quattro interminabili secondi..
Per accorgermi che, se ne fosse
passato un altro, avrei ricambiato quel bacio, Jude.. Perché da
quando quelle labbra hanno smesso di parlarmi, da due settimane, non
c'è niente che mi attragga di più nell'intero universo.
Ho avuto paura, Jude. Ho avuto paura
perché sapevo che se ti avessi dato quel bacio, non mi sarebbe
bastato.
Sapevo che se ti avessi scopato lì,
sul tuo pavimento.. non mi sarebbe bastato.
Non mi sarei accontentato di nulla
di meno che sposarti e passare con te questa vita e le altre.
Perché io ti amo, Jude. Ti amo
come si può amare solo una parte di sé. Tu sei parte di me. Sei
la mia appendice.
Ho bisogno di stringerlo tra le braccia e dirgli che tutto andrà bene. Non portarmelo via.
Ho suonato il campanello per cinque
minuti, mi ci sono attaccato, ma Jude non ha voluto aprire. Allora ho
urlato, gli urlato tutto quello che sentivo, e al diavolo se
svegliavo i vicini.
Ma Jude non è venuto ad aprire.
Eppure le cazzo di luci erano accese, quindi era in casa, no?
Gli ho telefonato, il cellulare
squillava dall'altra parte della porta e lui continuava a non aprire.
“Cazzo Jude, non so davvero cosa
dirti ancora. Mi dispiace, io.. io ti amo. Ti amo Jude, apri questa
cazzo di porta. Mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho
rivolto la parola. Ma non sapevo cosa fosse, non capivo. Ora ho
capito. Permettimi di amarti, cercherò di fare del mio meglio.”
Ma c'era il vuoto dall'altra parte.
Continuava a non rispondermi e io non ce l'ho fatta più. Ho preso la
rincorsa e mi sono lanciato contro la porta. Non è servito a nulla.
L'ho fatto di nuovo.
Alla fine la porta si è schiantata
a terra. E sono entrato in quel maledetto appartamento che non
dimenticherò mai. Jude era seduto a terra, con la schiena appoggiata
al divano.
Sangue. C'era sangue
dappertutto.
“JUDE..?”
Il suo sangue. Il sangue del
mio Jude, che esce dai polsi del mio Jude, che il mio Jude ha
tagliato con un rasoio che ha lasciato lì accanto.
Mi sono gettato su di lui e ho
chiamato l'ambulanza. Hanno detto che avrei dovuto cercare di
bloccare l'emorragia, e loro sarebbero arrivati.
Stringo i polsi di Jude come se
fossero l'ultima cosa a cui aggrapparmi per salvarmi da un
precipizio. Non voglio cadere.
“Ti amo ti amo ti amo...”
Perciò magari tu non esisti, e se esisti.. se esisti ti prego, salva Jude.
Tre mesi dall'inizio delle riprese,
il film chiude.
Quella sera l'ambulanza è arrivata,
e Jude.. era vivo. Ho aspettato in quell'ospedale delle ore, non so
neanche cosa gli hanno fatto. Aveva perso tanto di quel sangue...
C'era di turno una giovane
dottoressa; è stata lei a ricevere l'ambulanza, lei ad entrare in
sala operatoria. Jude è morto alle quattro del mattino.
È morto, e l'ultima cosa che ho
fatto è stato dargli uno schiaffo, sputare sui suoi sentimenti con
sprezzo. È morto, e non sono riuscito a dirgli che lo amavo.
Quanto a me.. Susan è ancora mia
moglie. Ho perso interesse per la vita al punto che non me ne accorgo
neanche, che senso avrebbe lasciarla?
Non sono stato al funerale. Mi sono
chiuso in casa mia quel pomeriggio, ho preso la sacca che conteneva
il suo cambio, mi sono messo i suoi vestiti e mi sono raggomitolato a
letto, ad inalare vampate del suo profumo avvolgente.
Ho smesso di lavorare. Ho smesso di
mangiare. Ho smesso di provare sentimenti.
Ognuna di queste cose mi ricorda
lui.
Non riesco a credere che non vedrò
più il suo sorriso, che non lo troverò più a gironzolare per casa,
che non mi troverò più coinvolto nei suoi scherzi idioti.
Io
lo amo, non posso vivere senza di lui. Dio, Dio, salvalo.
Salvalo..Oh, la ragazzina che mi ha detto di pregarti è tornata. È
lei che si sta prendendo cura di Jude, sai? È un medico.
E
i medici salvano la vita alle persone, è il loro lavoro. Quindi
andrà tutto bene, non è così?
Sta
venendo dalla mia parte, l'intervento è finito.. sto per scoprire se
mi hai esaudito. Sto per sapere se il mio Jude vivrà.
FINE
Il mio nome è Jude Law. Sto
morendo.
Sono sul divano di casa mia, e sto
morendo. Il sangue cola dai miei polsi, e mi sento sempre meno
cosciente. Robert non mi ama, io lo disgusto, perciò che senso ha
per me vivere?
Dio lo sa quanto sto soffrendo,
perciò non mi manderà all'inferno se mi tolgo la vita.
D'altronde è stato lui a farmi
innamorare di un uomo che non potevo avere, è lui che decide
l'andamento di ogni cosa, non è così?
Sì, ora sono certo che andrò in
paradiso. Perché sento la voce di Robert; mi sta dicendo che mi ama.
Sì, deve essere un angelo del paradiso che ha preso le sembianze di
Robert e ora mi culla tra le sue braccia, dolcemente. E che mi
sussurra
“Ti amo ti amo ti amo..”
Note:
Questa
fic è ispirata ad una citazione tratta da “La Solitudine dei
numeri Primi”, ovvero «Le
scelte si fanno in un secondo e si scontano per il tempo restante.»,
ma mi sembrava troppo spoiler scriverlo all'inizio, se abbinato al
titolo.
Non
pubblico una fanfiction da 4 anni.
In
realtà è un po' che sto lavorando ad una long su Supernatural, ma
considerate le mie passate esperienze mi sono ripromessa di non
iniziare a pubblicarla finché non sarà finita.
Così
ho deciso di cercare di scrivere la mia prima One Shot, perché non
ne sono mai stata capace.. non so sviluppare trame senza avere a
disposizione un arco di tempo ampio per svilupparle.
E
infatti avrete notato che questa OS è più il riassunto di una long
che una OS vera e propria.
Comunque
spero vi sia piaciuta, forse era un po' scontata e non dice niente di
nuovo, ma mi è venuta l'ispirazione stanotte e ho deciso di
scriverla.
Fatemi
sapere cosa ne pensate :)
A
presto!
Ps: Forse Jude vi è sembrato un po' OOC perché questa volta non è il solito testa di *****, ma il punto è che il POV è di Robert e Robert lo vede con gli occhi dell'amore ♥