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Autore: Kaleido    03/02/2012    1 recensioni
Una donna killer in una notte uggiosa a caccia del suo obiettivo
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arma a doppio taglio

 

Ormai i lampioni sono tutti accesi,la loro luce si riflette sulle strade ormai lucide per la pioggia appena caduta e sembra quasi di cammminare sull'acqua. Beh..questo lo noto io e non tutta la gentaglia che mi sta intorno.Ma guardali...ridono,parlano dello spettacolo appena visto tutti chiusi nei loro costosi cappotti mentre si dirigono a mangiare in chissà quale lussuoso ristorante.Ridicoli.Ipocriti.

Non vedono la vita con i loro paraocchi di denaro frusciante.Ma non devo arrabbiarsi,stasera ho un lavoro da svolgere e il mio lavoro non permette emozioni.E' la prima volta che non conosco il nome della mia vittima ma questo non mi innervosisce,il mio committente ha parlato chiaro:lei o lui sarà nel vicolo tra Wiston e Early street,sarà solo non posso sbagliarmi. Sarà come al solito un colpo di lama alla giugulare e dopo avrò il mio compenso ,il perchè della sua morte non mi deve importare è solo un obiettivo,solo lavoro nulla più. Controllo la tasca interna del cappotto,bene il coltello c'è. Sono molto affezzinata alla mia arma,è talmente sottile da essere quasi uno stiletto eppure è praticamente infallibile. Non sono permessi errorri nel mio lavoro . Mi sento un'ombra sono completamente vestita di neroe,nonostante i miei stivali abbiano il tacco, scivolo sinuosa e silenziosa tra la folla febbricitante di vita . Sono vicina a un teatro e quindi il mio cappello a falda nera non si nota nonostante sia enorme,tutti pensano che sia una qualche eccentrica attrice. Certo il mio volto è coperto dalla falda,tuttavia qualche curioso potrebbe vedermi e riconoscermi in seguito e questo non posso permettermelo così tiro giù una sorta di tendian nera dalla cima del cappello che mi oscura completamente. Nessuno ci fa caso,come ho detto eccentrica attrice.

Mi piacerebbe dire che sono l'unica donna killer della città ma non è così,siamo in due. L'altra non è libera come me lavora per non so quale organizzazione,schiava dei soldi e del potere. Non la vedo da tantissimo tempo e,francamente,spero di non reincontrarla più. La odio.Finalmente svolto in una via laterale mentre mi avvicino al mio obiettivo,non c'è più tutta quella gentaglia anzi questa strada è deserta a parte me e una barbona più in fondo.Quando mi avvicino alla barbona quella si alza e mi afferra il braccio con le dita piccole e ossute,posso vedere che ha in mano della carte dei tarocchi “La morte..” mi sussurra con voce roca,gli occhi pallidi spalancati “tu ti porti dietro un destino di morte.” La spingo via con noncuranza e tuttavia mi chidedo: come fa a saperlo? Subito dopo mi riprendo,probabilmente lo dice a tutti cercando qualche ingenuo da truffare,io di certo non lo sono. Svolto nel vicolo predestinato e in vedo nel fondo una persona,è sola come previsto. Anche lei è vestita di nero e da lontano non la distinguo bene a causa del buio ma questo non conta,l'importante è che lei non veda me. C'è qualcosa di strano nella sua figura,qualcosa di sbagliato ma non mi faccio scoraggiare. Solo quando sono a pochi centimetri mi accorgo dell'errore: quella in fondo al vicolo non è una persona,è uno specchio gigantesco. Ora posso davvero guardare il mio obiettivo: la vittima sono io. Sento un fruscio alle mie spalle e capisco che il mio destino è segnato. Mi volto di scatto ma una lama subito mi trafigge la gola. Posso solo alzare la testa e vedere il mio assassino,sorrido,non sono per nulla sorpresa. Quella dello specchio è stata una bella trovata ma non ce ne sarebbe stato bisogno. La mia assassina è Lei,la mia avversaria,la mia antagonista.La odi eppure la conosco dalla nascita: è mia sorella gemella.

   
 
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