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Autore: BestFriends    03/02/2012    1 recensioni
C'è una pazza che insegna ad altri pazzi!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Olio Extravergine Di Capelli 


Era uno di quei tanti giorni di scuola freddi,  il cielo era arancione pallido e faceva risaltare i contorni del Vesuvio che dominava lo sfondo al di fuori della finestra, il mare era agitato e picchiava il Castel Dell’ Ovo con grande violenza, una nave giapponese stava appena sbarcando sul Golfo e… e la professoressa di chimica aveva appena varcato la porta della classe, era così brutta che uno specchio si rompeva se lei si fosse specchiata, ma sicuramente non si specchiava mai e non sprecava soldi per comprare specchi nuovi, ma manco per shampoo o bagnoschiuma, i suoi capelli erano tutti grigi e la ciocca bianca sulla fronte la faceva a tipo “ Juventina “ cosa non molto gradita nella città partenopea, ma la cosa più disgustosa era che pareva che si facesse lo shampoo con l’ olio extravergine d’oliva, se si strizzava un po’ quei quattro capelluzzi, poteva uscirne una nuova qualità d’olio: olio extravergine di capelli ; l’ insegnante appoggiò il suo cappotto in velluto rosa antico sulla sedia dietro la cattedra e lasciò a vista la sua gonna scozzese originale bassa fino alle caviglie, e il suo maglione bianco stile Hip Hop anni 2000. Abbassò il volto che aveva la sua particolarità di avere le guance “ appese “ e il suo sguardo maligno si fermò sulla classe che si tratteneva dalle risate, già, nonostante fosse una donna maligna e i suoi voti partissero dallo 0 al 6, la classe la snobbava e questo era quello che la faceva arrabbiare, perché lei se ne accorgeva di quelle risatine e di quei sorrisi che si nascondevano dietro il libro di chimica, e lei si vendicava coi voti cercando di far avere a tutti quanti un debito in chimica, una delle materie fondamentali del Liceo scientifico.  A un certo punto la sua voce fastidiosa e insopportabile si sentì, disse che aveva portato i compiti: erano andati malissimo, li consegnò a tutti, anche a Roberta, la quale si ritrovò un 5- , quel voto la fece impazzire, anche precedentemente aveva avuto un 5- allo scritto, mentre all’ orale aveva un 6, come poteva fare una cosa del genere? Non aveva fatto nessun errore e si ritrovò un 5-, un dannato 5- ; si alzò dal banco e si recò verso la cattedra, dove incontrò lo sguardo della professoressa, il suo pensiero era “ come cazzo è brutta e come cazzo è bastarda, questa stronza è più sporca di una latrina melitese “ , ma disse ben altro:   <<  prof. , potrebbe spiegarmi il perché del mio 5- nonostante non abbia spagliato nulla? >>  la risposta fu assorda:                                                                           <<  Sai… questo è un Liceo Scientifico e bisogna esprimersi con un linguaggio scientifico che tu non hai utilizzato >>  ma un linguaggio più scientifico di quello che aveva usato non esisteva! Roberta lo sapeva benissimo che quella donna di fronte a lei la mentiva, lei aveva usato un linguaggio scientifico, lo sapeva perché aveva copiato dal libro e… e se lei se ne fosse accorta? Per questo le aveva dato un voto basso… no, non avrebbe mai potuto scoprire che sulla lavagna stava scritto tutto a matita e quando si metteva controluce leggeva tutto, era una cosa troppo complicata per la mente antiquaria e scema della prof. , un’ unica cosa poteva essere: la teneva sul cazzo, ma se era per questo, anche l’ alunna tenev ngann la professoressa c parev nà zzos , poi strappò di nuovo il silenzio quella voce fastidiosa:<<  La prossima volta, fatti aiutare dal tuo fidanzato,  sta al terzo anno >> le compagne di classe si ammutolirono con una bocca spalancata e i libri di chimica che nascondevano le loro risate si abbassarono cadendo sui banchi sporchi e imbrattati con frasette d’ amore adolescenziali che bombardarono la testa di Roberta che cominciò a pensare che fosse per colpa del suo adorato fidanzato che quella donna la odiava con tutto il cuore più delle altre, a quel punto non ce la fece, in modo garbato e calmo disse:<< Prof. , se ho o no un fidanzato, in terza o in quinta che sia, non sono fatti vostri >> La professoressa chiuse la bocca facendo risaltare la sua pelle appesa e piena di macchie e non risuonò il rumore del silenzio, ma bensì il suono di tanti applausi che facevano rimbombare la classe e che facevano infastidire la professoressa che si alzò e uscì fuori in silenzio: subito dopo si vide la sua macchina mezza scassata uscire dalla scuola.
 

** Spazio Autrice **
Ok, so’ che non è un granché, ma è sempre meglio delle altre one-shot che ho scritto precedentemente. L’ho scritto proprio mentre pensavo alla mia professoressa di matematica che è identica, la stessa cosa praticamente, mi ha messo un 5- perché mi odia e mi ha detto che non ho un linguaggio tecnico! ç__ç l’ unica differenza è che a me fa matematica e che sto in un Liceo Linguistico!  ç__ç lei non ha mai imparato a usare sto linguaggio tecnico, da dove lo caccio adesso? Ovviamente la storia è reale, solo che non ho il fidanzato ( ahimè =’(  ) e non se n’è potuta andare. Mannaggia…
Saluti a tutti da
Ylenia *-*
 
  
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