Shinokyōfu



Era immobile.
Il bisturi fermo a mezz’aria da cui pendeva un filamento rossastro.
Aveva il volto per metà coperto da una mascherina chiazzata di rosso.
Il camice bianco era aperto, la consueta felpa gialla gli sorrideva da lontano.
Entrambi erano sporchi di sangue.
Eustass ne era certo, almeno quanto era certo delle sue doti da pirata.
Ne era sicuro perché in quella stanza c’era un odore irrespirabile, come fosse piena di cadaveri.
Si guardò attorno scorgendo alcuni lettini da cui s’intravedevano arti dal colore bluastro, pendere inanimati.
Strinse il pugno osservando l’altro allontanare appena la mascherina dal volto.
Aveva un ghigno a dir poco malsano.
Gli occhi scuri, cerchiati dal buio delle occhiaie.
Fu in quel preciso momento che il capitano Kidd si rese conto della sua più grande cazzata.
<< Eustass capitano Kidd… sicuro di voler assaltare proprio il mio sottomarino?! >>
Aveva la voce gelida quasi fosse il tramite per un altro mondo.
Il volto di chi è stato interrotto nel momento peggiore.
Un brivido gli percorse la schiena quando lo vide leccare via il sangue dal bisturi.
Ne conosceva di gente strana, ma quell’uomo non aveva niente di sano nella mente.