Dragonball – A LEGEND dies
Premessa
Scrivo questa fanfiction partendo da una considerazione che penso molti fans di DB abbiano
fatto di fronte alla penosa decadenza in cui il mito del Drago è stato gettato
dalla serie DBGT, poco più che un tentativo commerciale di sfruttare un filone
ben avviato. Di ciò che, nonostante i tanti difetti, aveva reso grande DBZ non è rimasta che un’ombra. Sminuiti
il dramma, l’epica, l’emozione, il tutto nel puerile tentativo di rinverdire i
fasti della serie originale riportando Son Goku all’infanzia. Sorge spontaneo un grido: NON PUO’ FINIRE COSI’! Se un mito deve
morire, che sia in bellezza: le stelle più luminose terminano la loro vita con
un’ultima, clamorosa esplosione. La mia è una conclusione “apocrifa” di Dragonball. I fatti iniziano a circa cinque anni da quando Goku ha lasciato
famiglia e amici per allenare Ub. E’ una storia in
cui ho caricato le tinte, nel tentativo di creare un Dragonball
più dark e adulto. Giudicate voi il risultato, ma di
una cosa sono sicuro: con DBGT, nel bene e nel male, “A Legend
dies” non ha nulla in comune.
P.S. La lunghezza dei
capitoli è molto variabile: ho infatti cercato di
raggruppare gli episodi ‘a senso’ più che per pezzi di
lunghezza uguale. Il primo capitolo, che
vi accingete a leggere, è il più corto di tutti, quindi non temete, i prossimi si ispessiranno…
Capitolo 1 – La fine di un’era
La stanza era piccola, buia
e odorava d’incenso. Tutto l’ambiente, dal pavimento in terra battuta al
soffitto di paglia, era pervaso da un senso quasi tangibile di
ASSENZA. C’erano una sedia, un letto, una torcia, un ragazzo.
E un cadavere.
Il cadavere era quello di un
uomo giovane e muscoloso, e pareva dormisse, tanto
serena era l’espressione del suo volto e vitale l’immagine del suo corpo; ma
era morto, e il ragazzo piangeva.
Piangeva per il suo maestro,
il più grande di tutti, che gli aveva insegnato la forza del corpo e dello
spirito, che lo aveva lasciato sorridendo perché era sicuro di aver piantato
nel ragazzo un seme, che attraverso il ragazzo avrebbe
continuato a vivere. Il ragazzo uscì dalla capanna e si asciugò le lacrime. Toccava
a lui il duro compito di avvisare chi di dovere di ciò
che era accaduto. Rivolse un ultimo sguardo all’indietro, cercò di farsi coraggio e si alzò in volo.
Scommetto che avete già capito cosa sta succedendo…
le prossime puntate saranno online a breve, la storia
è praticamente finita, devo solo batterla al computer.
A presto!