Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: daisy_123    13/09/2006    1 recensioni
una storia finita male ed un'amicizia per ricominciare
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 1

“ALL YOU NEED IS LOVE… se fosse tutto semplice come un titolo di una canzone.” Sdraiata sul tappeto, un posacenere accanto, fra le dita la sua felicità, lo stereo al massimo, le note di una canzone, le parole cantate da personaggi eccentrici per i periodo in cui è stata scritta. Lo zaino buttato accanto alla scrivania, un’altra schifosissima giornata di scuola, i capelli finalmente liberi dai consueti 2 elastici rosa, si allargano sul tappeto come un’onda che arriva lentamente sulla spiaggia. I suoi pensieri si rincorrono tra loro apparentemente senza logica, ripercorrono ciò che è successo a scuola, nella sua vita negli ultimi mesi. I voti che migliorano di giorno in giorno, la felicità della madre, una nuova amicizia, la disperazione della madre, continua ad ascoltare la canzone, una canzone che ha sempre odiato, insignificante, troppo stupida per i suoi gusti. “che schifo! Odio i Beatles! Come cacchio fa quella deficiente ad ascoltarli? E perché continua a usare il MIO stereo? Appena torna la sollevo da terra quella cretina!” si alza di botto. I suoi capelli castani le coprono il viso, incorniciandolo, coprendo quegli occhi un tempo pieni di allegria, che sta recuperando con notevoli sforzi, pochi hanno avuto la fortuna di vederla con i capelli sciolti; con un gesto monotono li riporta dietro le orecchie, si avvicina allo stereo, cambia il cd. Nella stanza risuona una canzone dei Blink, “I took her out, it was a Friday night, I wore cologne to get the feeling right ” da lontano sente la serratura della porta d’ingresso scattare, “porca troia! Che cazzo ci fa già a casa? non doveva tornare stasera?” con un salto da far invidia a Fiona May si scaglia contro la porta della sua camera e si chiude dentro, apre la finestra per far uscire il fumo, inizia a spruzzare il deodorante per ambiente, abbassa lo stereo.

“tesorino sono arrivata! ”

Nasconde tutti gli attrezzi del mestiere, butta le Camel nella borsa di Hello Kitty, fa appena in tempo ad infilarsi i suoi Ray Ban modello anni ’70, costati ore e ore di lavoro, si nasconde gli occhi gonfi e rossi, non solo dovuti alle lacrime che ancora versa, quando la sente bussare alla porta.

“tesorino apri la porta per favore”

“arrivo!” “Dio quanto non la sopporto quando mi chiama tesorino!”

“ciao mamma… come mai già a casa?”

“non sei contenta di vedermi? Ho pensato di tornare prima così potevamo stare un po’ insieme… non sei contenta tesoruccio?”

“si… ma vedi io devo studiare… domani mi interroga in italiano e purtroppo devo ancora finire tre poesie di Leopardi.”

“ah… peccato ero tornata prima proprio per te”

“beh, la prossima volta chiamami così lo sapresti!”

Lo squillo del telefono interrompe questa conversazione sgradevole, per lei almeno. La madre va a rispondere. Dopo qualche secondo ritorna in camera.

“è per te cara”

“grazie mamma!” “Cara? E questo quando lo ha sentito?”

“hello?”

“Ciao Angelina!” c’è solo una persona che la chiamerebbe così, o per lo meno ha il permesso di farlo.

“Ciao Brad! Oggi sei veramente scontato! Domani come mi chiamerai Jennifer?”

“ecco mi hai rovinato tutto il programma per settimana prossima! E comunque non sono scontato! Guarda che mi hai offeso come ti permetti di dirmi certe cose?”

“ok ok basta! Non stressarmi!”

“d’accordo, comunque come stai?”

È strano come le persone cambino, non le aveva mai chiesto come stava, francamente non le aveva mai rivolto la parola, ma da quando lui l’aveva lasciata tutto era cambiato.

“diciamo che se fossi stata tirata sotto da un Tir e fossi agonizzante sull’asfalto in una pozza di sangue e sentissi la vita scivolarmi via dalle dita starei meglio!”

“da come vedo stai bene, comunque ti chiamo per sapere se stasera devo passare a prenderti o vieni da sola?”

“passare a prendermi per andare dove? Io domani ho un’interrogazione!!!”

“se è per quello anche io! Ma siamo giovani e spensierati godiamoci la vita!”

“sei il solito incosciente! Ti ricordo che siamo in classe insieme perché qualcuno che i questo momento è al telefono è stato bocciato… ti do un aiuto non sono io”

“ah ah! Mazza quanto sei simpa Lore! Allora passo io verso le 7?

“le 7??”

“hai ragione è presto… va bene passo a prenderti alle 6.30 così mangiamo insieme… dai offro io!”

“se c’è una cena gratis non posso fare altre che venire!”

“allora ci vediamo stasera! E per la felicità di tua madre vengo anche in casa ok?”

“allora visto che vuoi farla incazzare passa direttamente alle 5!”

“that’s ok! A stasera Lore”

“ciao Andrew”

Chiude la conversazione, dopo pochi istanti si rende conto che non gli ha neanche chiesto dove l’avrebbe portata la sera. Ma l’incubo dell’interrogazione le fa dimenticare anche questo pensiero.


è la prima ff originale che scrivo!!siate clementi e lasciate un commentino!!!!danke!!!!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: daisy_123