04/02/2012
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UN NUOVO MALFOY
L’aria fredda e frizzante disordinava le ciocche bionde di un ragazzo che stava appoggiato ad un albero. Leggeva attentamente un libro vecchio e lo sfogliava con cura, quando una voce improvvisa lo fece trasalire.
- Ciao Draco! - Harry un po’ più distante lo salutava con la mano.
- Harry, qual buon vento ti porta qui a parlare con un Serpeverde? … Sai, il libro che mi ha prestato Hermione non è male -
Harry si sedette accanto a lui e buttò lo sguardo sulle pagine ingiallite
- L’hai già quasi finito?- chiese incredulo. Draco annuì e, messa una piuma bianca come segnalibro, tornò a guardare il compagno di scuola.
- Harry, ho una domanda che mi tortura giorno e notte -
Harry, accigliato, fece segno con la mano di continuare a parlare. Draco si schiarì la voce e, lucidandosi le scarpe nere con la manica della camicia, continuò dicendo - Non hai paura? -
Harry rimase spiazzato. Perché questa domanda? Fece finta di non capire e chiese a sua volta
- Paura di cosa? -
- Potter, vuoi fare lo sbruffone solo perché non hai timore di pronunciare il suonome? - e sorrise.
- Certe volte vorrei che fosse tutto un incubo. Ma si deve pur sempre vivere le nostre paure. Non credi? -
- Non hai paura di perdere i tuoi amici? - la curiosità di Draco era insolita ed Harry non la comprendeva fino in fondo.
- Sarebbe una bugia dirti che non ho paura in una situazione del genere - Harry lo scrutava. Voleva capire cosa c’era di diverso in lui quel giorno. Draco se ne accorse e spingendolo da un lato disse -Smettila di fissarmi! Cosa c’è? Trovi strano il mio interesse? -
Harry annuì senza distogliere lo sguardo da quel volto che fino a pochi anni prima disprezzava con tutto il cuore.
- Ho deciso di stare dalla tua parte, Harry. Questo non ti fa pensare al timore che provo? Avere un padre Mangiamorte non è una gran cosa, di questi tempi soprattutto. Ora sono considerato come un traditore disonesto - quel pensiero gli strinse lo stomaco. Ricordava freddamente la sera in cui il padre lo cacciò di casa, e ricordava con non altrettanta freddezza le lacrime della madre. Ma non si pentiva della scelta che aveva fatto, e tornando a guardare il ragazzo con gli occhiali disse con un sorriso - Harry, grazie per avermi fatto scoprire il lato delle cose che tanto ignoravo -
Harry sorrise distrattamente perché pensava che la scelta che aveva fatto aveva prodotto delle ripercussioni negative sulla sua vita.
- So cosa stai pensando. Ma come si dice... l'amicizia è rara perché è scomoda! - esclamò Draco sistemandosi i capelli.
- Me ne devo ricordare - disse ironicamente Harry guardando i fili d’erba accanto alle sue scarpe macchiate di terreno.
- Allora ti serve senz’alcun dubbio una Ricordella - detto questo, Draco si alzò e sistemandosi il mantello si diresse tutto impettito al castello. Harry lo guardava da lontano e notò che Draco non aveva cambiato per nulla il suo modo di camminare. E pensò che tuttavia rimaneva pur sempre un Malfoy.