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Autore: _Pandora_    04/02/2012    5 recensioni
-“Oh Blader che mi avete sconfitto, io vi condanno! Da questo momento in poi voi non sarete più gli stessi! Non verrete più elogiati per la vostra bravura, perché se rivelerete chi siete ai vostri Fan, non sarete creduti e cadrete nelle Tenebre!”- recitò ad alta voce. Poi dopo pochi istanti di silenzio concluse –eh sì, è proprio una maledizione-
-lo sapevo!- esclamò Chao-Xin.
-certo anche voi, andare a rompere le scatole ad una strega… ve la siete cercata-
-proprio perché era una strega andava sconfitta subito- disse Tsubasa.
Gli occhi di Atena si illuminarono –eh sì, hai proprio ragione- disse cercando di non sbavare.
-allora, ci aiuterai?- domandò Nile scansando tsubasa da davanti agli occhi di Atena per farla riprendere.
Lei corrucciò le sopracciglia –ehm… fammi pensare… no- rispose sorridendo tranquilla.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Tematiche delicate, Violenza
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Ehilà! Ho finalmente deciso di aggiornare. ^^ Questo capitolo lo dedico a Sesshy4ever che lo aspettava da molto.
Ringrazio Asdrid 00 e MrScruff per aver recensito e mando direttamente alla lettura.
Recensite in tanti! ; )


Cap.2: Shopping sfrenato!


-ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Era da dieci minuti buoni che Atena rideva sguaiatamente come una povera pazza impazzita.
-siete… delle… ahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!-
Le ragazze lì presenti non riuscivano a capire se ridesse per divertimento o per nervosismo.
Smise gradualmente di ridacchiare e prese a fare respiri profondi per riprendere fiato.
-ok, ho finito- disse continuando ad ansimare.
-non c’è niente da ridere!- esclamò allora Ginka –la situazione è seria!-
-sì, devi aiutarci- disse Nile.
Madoka trafficò un attimo con il computer e poi lo voltò verso di lei –ecco, questo è il video di quel combattimento-
Atena osservò il filmato con attenzione, studiandolo in ogni minimo particolare.
-“Oh Blader che mi avete sconfitto, io vi condanno! Da questo momento in poi voi non sarete più gli stessi! Non verrete più elogiati per la vostra bravura, perché se rivelerete chi siete ai vostri Fan, non sarete creduti e cadrete nelle Tenebre!”- recitò ad alta voce.
Poi dopo pochi istanti di silenzio concluse –eh sì, è proprio una maledizione-
-lo sapevo!- esclamò Chao-Xin.
-certo anche voi, andare a rompere le scatole ad una strega… ve la siete cercata-
-proprio perché era una strega andava sconfitta subito- disse Tsubasa.
Gli occhi di Atena si illuminarono –eh sì, hai proprio ragione- disse cercando di non sbavare.
-allora, ci aiuterai?- domandò Nile scansando Tsubasa da davanti agli occhi di Atena per farla riprendere.
Lei corrucciò le sopracciglia –ehm… fammi pensare… no- rispose sorridendo tranquilla.
-CHE COSA!?-
Ginka la prese per le spalle e la scrollò –sei forse impazzita!? per quale motivo non dovresti aiutarci?-
-punto 1°: perché mi costerebbe tempo e fatica; punto 2°: perché non faccio niente se non ricevo niente in cambio; punto 3°: perché non ne ho voglia-
DaShan si trattenne dallo sbatterla contro un albero (più che altro venne trattenuta da Chao-Xin).
-tu ci aiuterai, chiaro!?- esclamò Kyoya sull’orlo di una crisi di nervi.
Mentre i ragazzi, ora ragazze, inveivano contro Atena, Madoka ebbe una geniale idea;
Strappò la ragazza dalle grinfie di tutte quelle che volevano picchiarla e la prese da parte per poi sussurrarle qualcosa all’orecchio.
Il viso di Atena divenne prima bianco, poi viola e infine nero; prese a battere i denti spaventata.
Madoka si allontanò da lei sorridendo soddisfatta.
Le Bladers le fissarono senza capire cosa stava succedendo.
Dopo un momento di quiete gli occhi di Atena si incendiarono –e va bene, vi aiuterò!-
Silenzio.
-ssssssìììììì!!!!!!!- un urlo liberatorio dopo un momento di incredulità.
Atena corse da Tsubasa e le strinse le mani –non preoccuparti, tornerai quello di un tempo Tsubasa-kun-
Lui la guardò stranito –eh? O.o-
Ginka prese da parte Madoka.
-ma che le hai detto di così convincente? O.o- domandò curiosa.
Madoka sorrise –nulla in particolare. Ho solo fatto leva su ciò a cui tiene e che desidera- sussurrò guardando Tsubasa appagata.
 
-Allora! Prima di tutto dovete cambiarvi nomi e indossare dei vestiti femminili- disse Atena seduta comodamente sulla solita roccia con tutte le altre intorno.
Kyoya le lanciò un’occhiataccia -stai scherzando spero-
-N-O, no!-
-e perché mai dovremmo fare una cosa tanto imbarazzante?- domandò DaShan.
-bhè perché… vi faccio un esempio: Se mentre cammini per strada chiami Ginka con il suo nome e qualcuno vi sente, quel qualcuno pensa che stai mentendo e Ginka cade nelle tenebre come ha detto la strega nella sua maledizione-
-a proposito di questo- intervenne Ginka –cosa vuol dire esattamente “cadere nelle tenebre”?-
Atena si voltò verso di lui –tu ci credi nell’inferno, nel purgatorio e nel paradiso?-
-eh? Sì certo- annuì Ginka senza capire dove volesse andare a parare.
-cadere nelle tenebre vuol dire Dissolversi in Polvere e Scomparire nell’Oscurità. E’ come dire che nella tua Vita Oltre la Morte sarai Solo, Sospeso nel Nulla e perso nel Buio più Cupo- spiegò Atena –e ovviamente nel buio più cupo non hai nulla, neppure… il tuo beyblade-
Shock
Bastò una piccola frase per scatenare il caos negl’animi dei blader.
-questa cosa mi fa paura- disse Yu attaccandosi a Tsubasa.
Una vena per un istante pulsò sulla fronte di Atena.
-per favore non chiamatemi mai per nome!- esclamò Ginka e Masamune si accodò al suo grido –sì, non chiamate neppure me!-
-quindi dobbiamo cambiarci per forza- disse Nile sconsolata.
-avanti ragazzi, fatelo per il beyblade- intervenne Madoka cercando di convincerle.
-va bene- acconsentì Chao-Xin, subito seguito da tutte le altre. La più difficile da convincere fu Kyoya, la quale riteneva che vestirsi da ragazza fosse un’umiliazione.
Atena si alzò in piedi di scatto –allora è deciso!- esclamò –andiamo a fare compere!-
 
La comitiva si spostò al centro commerciale.
-Tsu-kun!-
Tsubasa si voltò verso Atena che l’aveva appena chiamata –cosa c’è?-
-Che ne dici di questo?-
Tsubasa osservò un attimo l’indumento e arrossì vistosamente: era un vestito rosso bordeaux con i bordi lilla che lasciava la schiena scoperta e si annodava al collo, lungo fino a metà coscia con uno spacco a sinistra.
Tsubasa, ancora scosso e imbarazzato, fece di no con la testa.
-perché no?- domandò Atena guardando il vestito –non ti piace?-
-no, non è questo. E’ solo che…- Atena lo interruppe bruscamente –quindi ti piace!- esclamò vitale.
Lo prese per un braccio e iniziò a trascinarlo –dove andiamo Atena?- domandò Tsubasa cercando di farsi lasciare.
-ai camerini ovviamente- rispose lei.
E la schiena di Tsubasa venne percorsa da un brivido freddo.
-ma guarda quei due…- disse DaShan –sembrano delle amiche che fanno compere. Se Tsubasa fosse stato un ragazzo sarebbero sembrati dei fidanzatini-
-DaShan!- lo chiamò Chao-Xin alle sue spalle.
-non gridare scemo!- le rispose voltandosi e… arrossendo vistosamente.
-ti piaccio così?- domandò mettendosi in posa.
Indossava una minigonna e una giacca senza maniche, il tutto in pelle, e una camicia aderente bianca.
-allora?- domandò sorridendo beffarda.
DaShan si trattenne dal dargli un calcio in pancia, rovinando così i vestiti.
-se non vuoi che riduca il tuo bel visino in frantumi vatti a cambiare- si limitò a dire.
Chao-Xin deglutì e si allontanò correndo.
 
-cosa mi metto Madoka?- domandò Yu con fare gentile.
Madoka le sorrise –adesso troviamo qualcosa che ti sta bene- rispose dolcemente.
“accidenti, perché sono finita con Yu? Io volevo aiutare Ginka…” pensò sconsolata poi il suo sguardo si accese “prima finisco prima vado da lui! Devo sbrigarmi ad aiutare Yu!”
 
-Kyoya, tu hai idea di quale vestito può andar bene?- domandò Nile rovistando tra le maglie d’occasione.
Kyoya sbuffò –uno vale l’altro-
 
-questo l’ho visto prima io!- esclamò Ginka tirando verso di lui una felpa.
A tirarla dall’altra parte c’era una ragazzina molto in carne –no, è mia! Tu sei un grissino, non ti starà mai bene!-
-io sarei un grissino!? E allora tu cosa sei? Un bombolone alla crema!?- rispose Ginka per le rime.
Masamune le guardò ridacchiando –dai Ginka, che ti importa, è soltanto una felpa-
Ginka le lanciò un’occhiataccia.
-va bene, scusa. Vediamo un po’…- disse guardandosi intorno –quale maglietta potrebbe starmi bene?-
I suoi occhi si posarono su una maglietta verde semplice ma in qualche modo raffinata.
-quella è perfetta!- esclamò correndo verso quello scaffale.
Ma proprio in quell’istante una donna la prese in mano.
–eh no, signora! quella è mia!- esclamò Masamune da lontano.
E scoppiò il litigio.
-poi dici a me- disse Ginka con la goccia.
 
Più in là, nei camerini…
-hai fatto Tsubasa?- domandò Atena guardandosi allo specchio e sistemandosi i capelli.
-s-sì… però sono ancora convinto che un vestito del genere non vada bene-
Atena si posizionò davanti al camerino e tirò via la tenda; arrossì vistosamente vedendo che quel vestito addosso a Tsubasa era incantevole.
-wow, sei bellissimo…. Cioè bellissima-
Tsubasa si voltò dall’altra parte, in grande imbarazzo –però…-
-però qui manca qualcosa- disse Atena –aspettami qui, torno subito-
E corse via lasciandola lì interdetta.
 
-ecco fatto, questo completo è perfetto per te Yu- disse Madoka.
-dici?- domandò Yu guardandolo.
Era un completo formato da dei pantaloncini corti neri con dei ricami gialli e una maglietta alla marinara bianca con le estremità nere, un fazzoletto nero con ricami gialli e per finire una cravattina gialla.
-le scarpe le vediamo nel prossimo negozio- le disse –ora vai a provarti questi ok?-
Yu annuì e corse via.
-perfetto. Ora devo solo trovare Ginka-
A pochi metri da lei quattro ragazze si scannavano per due magliette.
-trovati- disse Madoka con la gocciolina.
 
-che ne dici di questo?- domandò Chao-Xin alla sua compagna.
Lei si voltò un po’ scocciata, immaginando chissà quale completo assurdo.
Invece i vestiti che Chao-Xin aveva scelto non erano nulla di strano.
Chao-Xin indossava dei pantacollant neri e una felpa grigia lunga fino a poco sopra le ginocchia.
-sei davvero Chao-Xin?- domandò DaShan incredula.
-perché mi chiedi questo? ah, ho capito, perché così sembro davvero una ragazza-
-no, perché lui non avrebbe mai scelto dei vestiti così semplici =_= - disse DaShan.
Chao-Xin sbuffò –antipatica!- esclamò incrociando le braccia e voltandosi da un’altra parte.
 
-Tsu-kun!- chiamò Atena davanti al suo camerino.
Lei si affacciò –che c’è?- domandò imbarazzata.
Atena le porse un paio di guanti e una cinta –mettiti questi. Io torno tra un po’, adesso vado ad aiutare Kyoya e Nile che mi sembrano in difficoltà-
Tsubasa annuì e ritirò la tenda.
Atena giunse saltellando felice da Kyoya e Nile che indietreggiarono preoccupate.
-che vuoi?- domandò Kyoya in tono brusco.
-avete trovato dei vestiti adatti a voi?- domandò Atena sorridendo.
Le due scossero le teste in segno di diniego.
Sul volto di Atena comparve un lungo sorriso –allora vi aiuto io- disse.
Ci fu un tentativo di fuga da parte dei due compagni di squadra ma venne reso vano dalla velocità di Atena.
-non preoccupatevi, sarà divertente. L’importante è che lasciate fare tutto a me-
Kyoya e Nile deglutirono immaginando cosa sarebbe aspettato loro.
 
-FERMATEVIIII!!!!!!!- gridò Madoka.
E le lotte che si erano scatenate rispettivamente per la felpa e la maglietta si interruppero.
-Ginka, Masamune, lasciate in pace queste due e venite con me!- ordinò.
Ginka e Masamune tentarono di obbiettare ma un’occhiata di fuoco da parte di Madoka fece loro stare zitte e annuire.
 
Atena sbatté violentemente le due povere malcapitate nei camerini e diede loro i vestiti che aveva scelto.
-cambiatevi!- ordinò.
-speri davvero che io indossi questi vestiti?- domandò Kyoya.
Atena la guardò storta –non spero, ne sono certa. E lo sai perché?-
Kyoya la guardò attendendo che rispondesse.
-perché ho… il tuo beyblade- disse sorridendo.
Kyoya sobbalzò e si rovistò le tasche ma del suo rock leone non c’era traccia.
-brutta…-
Atena la ammutolì con uno sguardo, poi spostò lo sguardo su Nile –ho anche il tuo- disse.
-ci mancavano solo i ricatti- disse Nile tirando le tende sconsolata.
-tsk!- anche Kyoya chiuse il camerino.
Atena si spostò due camerini più in là –Tsu-kun hai finito?-
-io non sono Tsubasa, sono Yu- disse Yu aprendo il camerino.
-ah, scusa. Wow, sei molto carino Yu-
-davvero? Grazie!-
Atena le sorrise e si spostò ancora di qualche camerino.
-Tsu-kun!- chiamò.
Tsubasa aprì il camerino e come al solito il cuore di Atena perse un battito.
-è perfetto- disse Atena con gli occhi che le brillavano.
Al vestito aveva aggiunto una cinta sottile marrone e dei guanti a mezza mano del medesimo colore con le estremità dorate.
-ne sei davvero convinta?- domandò Tsubasa guardandosi.
Atena annuì energicamente.
-ora spogliati e dammi i vestiti che vado a pagare- disse.
-eh? Ah, sì…- chiuse il camerino e dopo 5 minuti le diede vestito, cinta, guanti e portafoglio.
-vado e torno!- esclamò Atena correndo via.
 
-e infine questo!- concluse Madoka con una pila di vestiti in mano.
-non sono un po’ troppi Madoka?- domandò Ginka.
Lei scosse il capo in segno di diniego –affatto! Adesso ve li provate tutti uno ad uno e poi scegliamo quello migliore!-
-v-va bene- acconsentì Masamune.
In quel momento Madoka aveva un non so che di spaventoso.
 
-provati questo DaShan!- esclamò Chao-Xin.
Il suo capitano rabbrividì.
-avanti, non è nulla strano!- esclamò ancora.
Poi, siccome non si smuoveva, la prese e la trascinò verso i camerini.
Lì c’era un sacco di fila perché tutti i camerini erano occupati.
-ci toccherà aspettare…- disse DaShan e in cuor suo sospirò di sollievo.
-affatto!- esclamò una voce allegra alle loro spalle.
Ovviamente era Atena, appena tornata dalla cassa con i vestiti di Tsubasa e un “piccolo” regalino per Kyoya.
-ormai Tsubasa ha fatto quindi non dovrete aspettare molto-
-meglio così- disse Chao-Xin.
-Tsu-kun! Ho comprato i tuoi vestiti!-
Il camerino si aprì per l’ennesima volta e ne uscì una Tsubasa un po’ depressa –ormai l’hai comprato, quindi…- prese la busta e richiuse le tende ancora una volta.
Si spostò verso un altro camerino.
-Kyoya!- chiamò.
Uno “Tsk” irritato le fece capire dov’era.
Si posizionò davanti al suo camerino e ci lanciò sopra una scatoletta; il camerino, essendo privo di soffitto, fece sì che il pacchetto andasse a finire proprio in testa a Kyoya.
-aio!- un lamento –prega affinché non ti prenda Atena- disse arrabbiato.
-ok, pregherò- rispose lei un po’ meno energica.
Un camerino si aprì e ne uscì Madoka con indosso un vestitino bianco niente male.
-Madoka?-
-oh, sei tu Atena. Mi hai spaventata-
Atena la guardò storta –lo sai che lo shopping non è per noi ma per i ragazzi, vero?-
Madoka annuì –lo so, però quando ho visto questo vestito non ho potuto fare a meno di provarlo-
-va bhè. Ha intenzione di comprarlo?-
-eh? No no, non preoccuparti- detto ciò si richiuse nel camerino.
-per quel che mi riguarda poteva anche comprarselo- pensò Atena ad alta voce.
Tsubasa uscì dal suo camerino e lasciò il posto a DaShan.
-io vado a pagare i miei vestiti- disse Chao-Xin allontanandosi.
DaShan annuì e iniziò a cambiarsi.
-Atena…-
La ragazza si voltò e andò ad incrociare lo sguardo splendente di Tsubasa.
-adesso che si fa?- domandò.
-adesso aspettiamo che tutti finiscono di cambiarsi, poi andiamo dal parrucchiere, al negozio di scarpe e infine decidiamo i nomi. E poi mi metto al lavoro e cerco un modo per spezzare la maledizione-
-come mai le ricerche le fai per ultime?- domandò Tsubasa.
-perché così posso concentrarmi solo su quelle- disse sorridendo in difficoltà.
In realtà voleva semplicemente godersi passo per passo il “cambiamento da ragazzi e ragazze” dei suoi amici.
 
-adesso dove si va?- domandò Yu rivolto a Madoka e Atena.
-tsk! Per quel che mi riguarda possiamo anche andare all’albergo subito- disse Kyoya.
Indossava una maglietta verde scuro smanicata, una minigonna color sabbia con una sottile cinta argentata, la solita collana al collo, stivali e guanti in pelle marroni e infine delle calze a rete (il regalo di Atena xD).
Si allontanò a passo svelto.
-Kyoya aspetta!- disse Nile correndogli dietro.
Lei indossava un vestito verde senza maniche con ricami dorati alle estremità che si allacciava al collo, la cui gonna era lunga fin poco sotto le ginocchia e spaccata sui fianchi; a separare la parte superiore da quella inferiore c’era una cinta marrone; una sciarpa color crema e dei guanti scuri con bracciali dorati completavano il tutto.
-fermi dove siete… tornate subito qui…- una voce li fermò all’istante e li costrinse a fare dietrofront; sembrava provenire dall’oltretomba ma in realtà era solo Atena.
-quindi che si fa?- domandò Masamune.
Indossava una felpa verde chiaro con sotto una maglietta verde scuro, dei pantaloncini corti neri con una cinta marrone, delle scarpe da ginnastica e dei guanti a mezza mano neri.
-mi sembra ovvio: facciamo una bella sfida!- esclamò Ginka.
Indossava una gonnellina di jeans blu scuro, una maglietta arancione e sopra un giacchettino corto celeste; i guanti erano sempre gli stessi (Madoka non era riuscita a convincerlo a cambiarli), stessa cosa per la fascia sulla testa e la sciarpa bianca.
-no ragazzi! Prima andiamo dal parrucchiere e poi a comprare le scarpe!- esclamò Madoka, l’unica che aveva preso la situazione con un po’ di serietà.
 
Detto fatto.
Alle 7 di sera le compere erano ufficialmente concluse.
-direi che è tardi per fare qualcos’altro; andiamo a cenare- disse Masamune con un certo languorino.
-no ragazzi, io prima ho bisogno di rilassarmi un po’- disse Chao-Xin.
DaShan la guardò storta -hai intenzione di andare a fare la corte a qualche ragazza?-
Indossava una maglietta simile a quella che portava sempre Tsubasa, però rossa e dei pantaloni larghi bianchi; infine c’erano i solito polsini rossi con estremità dorate e i soliti guanti.
In poche parole anche lui, come Ginka, aveva fatto di tutto per non cambiare troppo il suo stile.
-mi sembra ovvio- disse Chao-Xin.
Yu ridacchiò –e come puoi? Ora sei una ragazza- disse.
E il mondo di Chao-Xin andò in frantumi.
Cadde in ginocchio sconsolata mentre tutte ridacchiavano alle sue spalle.
-non è possibile. E ora come faccio?-
-puoi sempre provare a corteggiare i ragazzi- disse Atena sorridendo beffarda.
Chao-Xin si rimise in piedi, si pulì il vestito e fece per andarsene via.
-dove vai?- gli domandò Tsubasa.
-al parco- rispose lei –e Atena viene con me-
Tutti la guardarono senza capire.
-io? O.o-
-ho intenzione di sfidarti Atena: una leale sfida a beyblade; se vinco io tu dovrai uscire con me non appena sarò tornato normale, se vinci tu io dovrò uscire con un ragazzo-
Atena sorrise –mi sta bene-
-la cosa si fa interessante- disse Tsubasa.
-sì, una bella sfida con la posta in palio!- esclamò Masamune.
Si diressero al parco e lì… la sfida ebbe inizio.
-3 2 1 pronti… lancio!- esclamarono Chao-Xin e Atena lanciando i loro bey in un’arena.
L’espressione di Ginka si fece seria –Atena ha lanciato Burn Linx, vuole finire l’incontro al più presto-
L’espressione di Atena si fece scocciata.
-ho fame e voglio mangiare; non mi va di combattere con te- disse secca.
Chao-Xin sorrise –guarda che hai accettato tu, nessuno ti ha costretta; potevi pensarci prima-
Con una serie di attacchi Chao-Xin mise Atena all’angolo.
-è in difficoltà!- esclamò Masamune.
-forza Atena!-
Due parole: forza Atena.
Le pronunciò Tsubasa.
Bastò questo ad incendiare l’animo di Atena e a darle la forza di vincere.
-figurati se perdo- disse con gli occhi che sembravo infiammati –non ho alcuna intenzione di uscire con te, e lo sai perché? perché io appartengo solo a Tsubasa!-
-EEEEEEEEHHHHHHHHH!!!!!!!!???????????- un grido generale.
Il diretto interessato, ora direttA interessatA, arrossì vistosamente –ma che dici Atena!? >///<-
-vai Burn Linx! Mossa speciale: incrocio mortale della Lince!-
Il bey prese la forma della Lince di Fuoco e con i suoi artigli graffiò violentemente ad X il bey di Chao-Xin che venne sbalzato lontano e… si fermò.
-non è possibile- Chao-Xin cadde in ginocchio –ho perso-
Atena recuperò il suo bey –domani uscirai con un ragazzo- disse –e il ragazzo in questione lo sceglierò io-
 
 
NB: Atena possiede due bey: il primo è Burn Linx, un bey d’attacco, che rappresenta il suo carattere forte, allegro e spensierato; il secondo è Storm Cygnus, un bey di difesa, che rappresenta la sua parte sentimentale, calma e riflessiva.
 
  
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