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Autore: SaraMichaelis_Ciel    04/02/2012    1 recensioni
Era dunque questo il compito di un salvatore?
Ero disposto a tutto, persino diventare nemico del mondo pur di restarle accanto.
“Sei così gentile e dolce, alle volte un po’ frettoloso ecco perché io…”
“Desideravo essere un salvatore”
“Sono contenta di averti conosciuto…Ti ringrazio Nowe”
“Io voglio salvarti...”
Breve One shot su richiesta, dedicata alla cara Tyurru_Chan
Tratto dal Videogioco 'Drakengard' che, seppur poco conosciuto, merita davvero di essere considerato.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Manah’s POV-

Occhi cerulei, -una gemma preziosa di acquamarina- chiari e splendidi come il cielo primaverile che trasmette quiete e serenità.
Limpidi, senza alcuna traccia di impurità, uno specchio d’acqua che riflette perfettamente qualsiasi cosa. Il sorriso cui era solito incurvare, amorevole e dolce, e quei lineamenti cosi delicati che lo caratterizzavano, illuminavano di gran lunga la dolcezza di quel viso così giovane e allegro; una pelle candida come i fiocchi di neve che danzano lentamente in un cielo invernale, i capelli morbidi -castano nocciola, paragonati a seta finissima- erano soliti ondeggiare con grazia ed assoluta libertà, sparpagliandosi leggermente. Una piccola cicatrice -seppur poco marcata- sul lato destro, in corrispondenza della fronte.

Ricordo ancora il momento in cui i nostri sguardi si intrecciarono.
Nowe. Era questo il suo nome.


La prima volta che ebbi modo di vederlo, fuggii nella speranza di evadere da quel destino infausto che mi perseguitava sin da bambina. Corsi incessantemente, nel tentativo di seminare gli inseguitori e nascondermi in un luogo sicuro. Mi rintanai dietro alcune rocce, osservando la presenza di un drago che sorvolava il cielo; con estrema discrezione feci per uscire da quel piccolo rifugio roccioso, cercando di sgattaiolare e passare inosservata -ma l’impresa si sarebbe rivelata più dura del previsto.-
Mi voltai lievemente, notando una figura familiare che mi stava seguendo, ma l’unica cosa che contava in quel frangente di tempo, era continuare a correre.
Mi diressi nelle prossimità di un dirupo quando, improvvisamente, qualcosa si infranse sul terreno facendomi perdere l’equilibrio, portandomi a cadere, rotolando sul bordo del crepaccio. La crepa che si formò nel terreno mi fece precipitare accidentalmente, senza alcuna possibilità di salvezza. Pur possedendo abilità in campo di magia, dubitavo altamente di riuscire a salvarmi cadendo da una simile altezza.

Luci cremisi del cielo, il volatile è ancora addormentato.
Come un sogno che splende, rende il cielo un posto sicuro. 

Chiusi gli occhi, ispirando profondamente, abbandonandomi per un istante a quella che credetti essere la mia fine. L’intervento provvidenziale del giovane cavaliere, -che si era gettato per salvarmi- aveva impedito un violento impatto con il terreno, afferrandomi giusto in tempo.

Per un attimo, non realizzai nulla.
Era come se il tempo si fosse fermato all’improvviso, congelando lo spazio che mi circondava.

Abbiamo cantato canzoni per bambini, così dolci come la brezza.

Al risveglio, mi ritrovai tra le sue braccia, immersa nell'azzurro oceano dei suoi occhi.

Mi stava salvando?
Perché mai...?
Eravamo nemici... eppure...

Tanti pensieri balenavano e affioravano nella mente, intrecciandosi e confondendosi tra di loro.

Campi infiniti, la nostra casa, desidero ardentemente quei giorni.

-Nowe POV-

Occhi rossi, pungenti come una rosa rossa priva di spine.
Era lì, proprio davanti a me, con portamento fiero ed orgoglioso. Impugnava saldamente un bastone con una lama affilata, pronta a battersi, se fosse stato necessario.
Il brusio di sottofondo di alcuni prigionieri, invocavano incessantemente il nome che apparteneva a quella graziosa fanciulla dai capelli biondo oro, dal corpo esile ed asciutto.
Lady Manah.
All’inizio non riuscivo a realizzare il vero motivo che spinse Noi, Cavalieri del Sigillo, a combattere una Sacerdotessa. Era tutto così vago ed avvolto da una fitta coltre di nebbia, che mi impediva di comprendere appieno il vero motivo di tanto astio nei suoi confronti.

Sentivo che c’era qualcosa che mi tratteneva dall’accanirmi contro di lei.

Rivolgo con devozione queste preghiere al cielo e vedo il tuo viso.
Mi porto dentro questi ricordi, pensieri di un'anima colorata dall'amore.

Il suo aspetto innocente forse?
Uno sguardo che celava frammenti di sofferenza?
Il segreto che si annidava gelosamente dietro le sembianze comuni di una giovane donna.

Vedermi crescere le ali e volare alto. Le passioni moriranno laggiù.
Brucio in un bacino di fuoco, gli osservatori assistono mentre danzano nel loro cielo spietato.

Non riuscivo a distogliere lo sguardo.
Mi sentivo risucchiare in un vortice, inabissando rapidamente nel colore scarlatto dei suoi occhi.

Guardando te, guardando me.

Dovevo saperne di più.
Dovevo riuscire in tutti i modi a carpire informazioni utili riguardanti quella misteriosa ragazza.
L’unica risposta che ricevetti in merito all’argomento, fu solo silenzio.
Un silenzio assordante che fece crescerendentro di me, una voglia sconfinata di conoscenza.

Nero silenzioso, l'alba, il tempo narrerà la sua storia.
Sangue oscuro...
esso scorre, accolto dalla foresta.

Grazie al sostegno di Legna, mi misi sulle sue tracce sorvolando minuziosamente il cielo, ed i singoli territori che visitavo; quest’ultimo, teneva sotto controllo la zona dall’alto, mentre procedevo in avanscoperta, contando sulle mie sole forze.

Fu in quell’occasione, che la vidi nascondersi dietro una parete rocciosa.
Con atteggiamento deciso mi avvicinai a lei, finendo per correrle dietro nel tentativo di fermare la sua fuga. Era così concentrata sulla corsa, da non accorgersi che stava calpestando un terreno alquanto friabile, nelle prossimità di un dirupo.

Guarda dentro un buio, così profondo, più di quanto tu possa osare.
Lì troverai la distruzione che cerchi.

Fu questione di secondi.
La vidi precipitare rapidamente e, senza pensarci su due volte, mi gettai di sotto cercando di afferrarla. Grazie alla prontezza di riflessi del mio fedele drago, -che mi diede sostegno- riuscii illeso da quella ‘missione di salvataggio’, conducendola successivamente in una zona tranquilla, dove avrebbe potuto rilassarsi.

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Ho trascorso l’intera vita sperando di poter diventare un salvatore, un giorno.
Volevo salvarla…

Rivolgo con devozione queste preghiere al cielo e vedo il tuo viso.
Mi porto dentro questi ricordi, pensieri di un'anima colorata dall'amore.

Volevo salvare Manah.

Vedermi crescere le ali e volare in alto. Le passioni moriranno laggiù.
Brucio in un bacino di fuoco, gli osservatori assistono mentre ballano nel loro cielo spietato.

Il tempo trascorre inesorabile e, per quanto ci si affatichi, nessuno è in grado di interromperne il flusso.
Il dolore verrà cancellato, le ferite rimarginate e sanate.
I frammenti di ricordi riuniti ancora una volta.

Era dunque questo il compito di un salvatore?

Ero disposto a tutto, persino diventare nemico del mondo pur di restarle accanto.

“Sei così gentile e dolce, alle volte un po’ frettoloso ecco perché io…”
“Desideravo essere un salvatore”

“Sono contenta di averti conosciuto… Ti ringrazio Nowe”

“Io voglio salvarti...
In quel momento, le loro labbra si sigillarono con dolcezza in un bacio puro e casto, ma allo stesso tempo ricco di sentimento ed amore.
“Voglio salvarti da questo destino, che ti tiene incatenata ad un tempo che sembra non scorrere mai”
“No Nowe... tu mi hai già salvata, come hai già salvato il mondo intero. Così facendo, sei diventato un salvatore”

“Hai visto la mia vera natura Manah, la natura di un mostro”

Due dita si poggiarono sulle sue labbra, zittendolo improvvisamente.

“Nowe sei tu, soltanto tu, il resto non ha alcuna importanza…”

Debole e fragile, per poterti amare
Forte e inflessibile per proteggerti, e per stare per sempre al tuo fianco.


“Guardando te, guardando me. ”
  
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