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Autore: Darkness    13/09/2006    10 recensioni
"Ricordi quello che ho scritto sul bigliettino nel tuo portafoglio? Quella cosa che l’infermiera non ha letto? Ecco era una fottuta bugia. La morte non ci separerà. Non glielo posso permettere"
FF sui My Chemical Romance, è uno slash...siete stati avvertiti ^_-
Genere: Triste, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nothing Worst…

ATTENZIONE!!

 

Questa FF è una slash, cioè c’è una coppia omosessuale! E trattandosi di una FF dei My Chem, i personaggi sono due dei loro componenti (Premetto che non è una incest^^)

Quindi fan dei My Chemical Romance non voletemene a male. Io ho avvisato, ora stai a voi se decidere di leggerla^^ (è da molti mesi che non scrivo quindi mi scuso se non è gran che perchè sono abbastanza arruginita^^")

Sono ben accetti commenti positivi e negativi(anche se temo ci saranno solo i negativi^^”)

 

Nothing Worst

 

Io mi chiedevo da quando ero piccolo che cosa fosse peggio o meglio per la gente e per me… E le risposte più banali che ci vengono in mente sono: la morte e la felicità. Ed è vero.

Ma dirlo è facile, tutti possono andare in giro dicendo che la morte è la cosa peggiore, anche un bambino piccolo. Ma provarlo, sapere che la morte non è null’altro che la fine di tutto.

La Fine.

Non è vero Frank?

Chi lo sa meglio di te e me?

Da quando sono piccolo la morte è stata sempre la mia fissazione, la mia paura e la mia speranza, per molte e ripetute volte. Sembra strano, vero? Essere la più concreta paura ma anche la più luminosa speranza…ma è stato così, sempre. Anche adesso. Adesso che la mia paura è diventata una grande piaga reale e piena di dolore non può che trasformarsi in una grande e luminosa speranza. E stavolta succederà. Non ci sarà nessuna a fermarmi. Nemmeno tu Frank, non stavolta.

Ricordi? Quella volta che entrasti nel bagno senza bussare e mi trovasti per terra in una pozza di sangue, provasti a parlare con me ma io non volli, quella volta mi fermasti, se non fosse stato per te, la tua corsa a chiamare gli altri, non sarei qui adesso…, poi dovetti spiegare tutto a voi, ma prima a te Frank, poi agli altri; te sei sempre venuto prima degli altri, anche di mio fratello, eppure lo amo.

Riesci a immaginare quindi quanto sia grande il mio amore per te? Spero di si…spero tu l’abbia capito… Perché è veramente infinito.

Anche adesso che sto qui seduto e sto cercando di pensare a qualche parola sensata e con un filo logico da mettere per iscritto mi viene in mente la telefonata di qualche ora fa…

 

“Pronto?”

“Pronto, è con il signor Gerard Way che parlo?”

“Si, lei chi è?”

“Sono un infermiera dell’ospedale del Columbus Hospital e dovrei farle una domanda”

“Si, dica”

“Lei conosce Frank Iero?”

 

Ci fu un silenzio interminabile. Mi ricordo tutte le cose che in quel momento stavo pensando, dalle più ottimistiche alle più negative, ma non mi sarei mai aspettato una cosa del genere…mai…

E avrei preferito che non mi avesse mai detto certe cose quell’infermiera…

 

“…si. Perché?”

“Allora le devo dare una notizia molto delicata”

“…”

“Abbiamo trovato un biglietto con il suo nome e il suo numero di telefono nel portafoglio del signor Iero e abbiamo pensato che lei fosse un suo parente o amico..

“Si sono un suo...amico..

 

Quell’infermiera non mi disse che c’era un cuoricino e la scritta “I love you ‘till death do us part” sul bigliettino col mio nome e numero. Sapeva benissimo che non eravamo solo amici ma non mi disse nulla…

 

“Ecco volevamo informarla che abbiamo trovato il suo amico qui a Newark morto e privato di alcuni suoi vestiti. Crediamo sia stato stuprato e poi ucciso, ma non sappiamo se era una cosa premeditata o solo uno sfortunato caso. Se lei gentilmente volesse venire fin qui a riprendersi il corpo. ….Signor Way? …C’è ancora?”

 

Ma ormai io non ci stavo più. Era inutile parlare. E mi spiace Frank di non andare a prendere personalmente il tuo corpo. Ho già chiamato Mikey e credo sarà qui tra un oretta. Gli ho detto che saremmo andati insieme all’ospedale a riprenderti ma era una bugia. Mi spiace per Mikey, e per tutti gli altri, ma non posso fare altrimenti.

Ricordi quello che ho scritto sul bigliettino nel tuo portafoglio? Quella cosa che l’infermiera non ha letto? Ecco era una fottuta bugia. La morte non ci separerà. Non glielo posso permettere.

Prendo la solita e vecchia lametta. In questo momento mi viene in mente una cosa stupida e buffa: ne avrei dovuta comprare una nuova. Ma perché poi? Alla fine taglia lo stesso, ed è quella la cosa importante.

Ricomincio a fare quella cosa a cui ormai sono abituato, e stavolta la mia luminosa speranza non mi sarà levata da nessuno. Quando Mikey verrà qui troverà il mio corpo che sotterrerà assieme al tuo, gliel’ho chiesto nel bigliettino che è sicuro che leggerà, lo conosco bene. Non c’è pericolo. Il nostro amore sarà infinito. La morte non ci separerà. Perché la più grande paura dell’uomo non è la morte, ma un'altra: La Fine.

 

 

 

Dopo un oretta Mikey andò a casa del fratello. Trovò la porta aperta ma quando entrò non ci fu nessuno ad accoglierlo. Allora pensò che stesse in camera sua a dormire o che semplicemente non l’avesse sentito. Non si aspettava di trovare suo fratello appoggiato con la testa sulla scrivania, apparentemente dormiente se non fosse stato per l’enorme pozza rossa che la bagnava. Mikey trovò un foglietto sulla scrivania vicino ad un cuoricino fatto col sangue; e tra le lacrime riuscì a leggere in lettere più calcate delle altre, alla fine della lettera:

 

Nothing Worst then the Word End…

 

I Love You Frank, the Death Will Not Do Us Part…

  
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