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Autore: kumiko095    04/02/2012    2 recensioni
Se quel giorno gli avessero chiesto perchè andasse così di fretta, probabilmente non avrebbe risposto.
Era troppo impegnato a fare quello che faceva.
E attenzione: sono poche le volte in cui Feliciano si impegnava veramente in qualcosa!
[...]
Zucker!-
Ma stai a vedere un po’ se non riusciva neanche a farsi capire!
GerIta, dedicata solo a te Nena92
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Krapfen

 
Se quel giorno gli avessero chiesto perchè andasse così di fretta, probabilmente non avrebbe risposto.
Era troppo impegnato a fare quello che faceva.
E attenzione: sono poche le volte in cui Feliciano si impegnava veramente in qualcosa!
Era uscito di casa presto quella mattina, diretto al supermercato più vicino, perchè a Berlino faceva troppo  freddo.
Ebbene, neanche uno di supermercato nelle vicinanze!
Borbottando qualcosa di non proprio carino nei confronto di neve e strade troppo lunghe, aveva camminato fino al centro città per dirigersi in una piccola bottega dove era stato più volte e comprare ciò che gli serviva.
-Zucker!-
Ma stai a vedere un po’ se non riusciva neanche a farsi capire!
Era forse la tredicesima volta che cercava di dire zucchero in tedesco e dalle sue labbra usciva ancora impronunciabile.
Alla fine, in un modo o nell’altro riuscì a farsi dare ciò che gli serviva, indicando gli alimenti sparsi qua e la sugli scaffali, perchè, dannazione, non serviva a niente scrivere lievito in tedesco se poi non si riesce a pronunciarlo!
Ecco spiegata tutta la fretta che aveva nel tornare a casa, oltre il non voler morire assiderato, s’intende.
“Veh, ma perchè non cucino la pasta invece?!” si chiese guardando il contenuto della busta  della spesa appena fatta.
Se solo quella mattina fosse riuscito a dormire come tutte le altre non gli sarebbe venuta in mente quella strampalata idea e forse a quell’ora sarebbe stato ancora al calduccio nel suo letto.
Magari di fianco a Lud.
Ma quella era una mattina speciale.
Entrò in casa silenziosamente e si mise a fare l’unica cosa che gli veniva bene oltre al disegnare: cucinare.
Prese il ricettario di Ludwig, che proprio non se ne intendeva di cucina, ma almeno per quello che voleva fare lui oggi,una volta tanto si era impegnato.
Preparò il tutto silenziosamente, sperando che il tedesco dormisse ancora e che una volta  infornati i dolci, non gli dimenticasse facendo andare a fuoco la casa, come altre volte stava per accadere.
Le ore erano passate veloci tra una controllatina al forno e un’occhiata alla cottura della pasta, che proprio non era riuscito a non cucinare.
Il profumo di crema e zucchero a velo si era diffuso per tutta la casa, e non appena Feliciano sfornò i dolci, come se avesse avuto un orologio programmato  al suo interno, il tedesco arrivò nella sala da pranzo con il naso all’insù per seguire la fragranza dolce.
-Feliciano, ma cosa— -
Ma la domanda venne troncata sul nascere quando l’italiano gli passò a un palmo del naso un vassoio pieno di prelibatezze.
-Krapfen!-
Lo disse con un accento buffo e italianissimo, che poco centrava con quello originale.
-Hai fatto le krapfen?-chiese Ludwig, marcando bene la pronuncia originale – E perchè?-
Il sorriso di Feliciano sembrò scemare un attimo, sostituito dalla sorpresa –Ma come perchè Lud! Oggi è il nostro anniversario!-
Il tedesco sgranò gli occhi: “il loro cosa”?
L’italiano riacquistò il suo buon umore in attimo e si avvicinò al tedesco schioccandogli un bacio sulle labbra che sapeva di zucchero e pastella.
-Alles Gute!- provò allora, dandogli i suoi auguri più cari.
La carnagione pallida di Ludwig si tinse di un rosa acceso prima che dimenticasse di poter parlare e iniziasse a balbettare parole sconnesse.
Alla fine, in un modo o nell’altro - dopo che il tedesco si fu ripreso- si ritrovarono seduti a tavola a guastare i deliziosi krapfen preparati da Feliciano.
Ludwig li saggiava silenziosamente, squadrando intensamente Feliciano e chiedendosi come avesse fatto a dimenticarsi di un giorno tanto importante come quello.
L’italiano non era solito ricordare grandi date, le uniche due che non scordava perchè gli stavano veramente a cuore erano quelle dell’Unità d’Italia – il compleanno suo e del fratellone Lovino! Come dimenticarla?!- e quella del loro anniversario.
Quanti anni erano passati?
Neanche se lo ricordava più, ma continuava ad amare Feliciano nello stesso modo, e quello ricambiava –se possibile- ancora di più.
-Aspetta- disse mentre osservava l’italiano sporcarsi irrimediabilmente.
Perchè non riusciva a calmarsi almeno quando mangiava, quello lì?
Si poggiò con il gomito sul tavolo, avvicinandosi a Feliciano.
-Sei sporco di crema- rise con una naturalezza che non sembrava essere sua, leccando via la crema dalla guancia dell’italiano –Ich Liebe Dich- si concesse anche, stranamente, il tedesco.
Feliciano arrossì vistosamente e lo guardò con occhi luminosi.
Ludwig non era solito perdersi in dichiarazioni d’amore così aperte, ma almeno per quelgiorno, poteva concedersi di essere un po’ meno “tedesco” del solito.
Resosi conto di ciò che aveva appena fatto però, si immobilizzò come un ghiacciolo caldo, anzi caldissimo! Bollente,quasi.
Feliciano lo abbracciò di slancio, quasi buttando a terra il vassoio con i suoi capolavori.
-Ich Liebe Dich Auch!- provò l’italiano, scemando tutta la pronuncia –Ti amo anche io Lud!!!-
Rimasero qualche momento così, con l’italiano che faceva tutte le fusa possibili incollato a lui, che ormai, ghiacciolo qual’era si stava sciogliendo davanti a quel piccolo grande sole che era Feliciano.
Quest’ultimo che sembrava non volerlo lasciare andare, mollò la presa all’improvviso, facendo finire il tedesco con la faccia in un krapfen.
-NOOOOOOOOOO!-urlò -LA PASTA! HO DIMENTICATO DI SPEGNERE LA PASTA!!!!!-
Sempre il solito Feliciano, mi raccomando.
 
 
 
 
Si erano conosciuti da qualche altra parte, in qualche altro tempo misterioso una bambina (?) e un bambino si tenevano per mano, mangiando i dolci che un certo austriaco aveva preparato.
Ora quei due bambini non erano più così piccoli, ma la loro promessa brillava ancora, piena di amore e di dolcezza che solo un krapfen poteva dare.
 

-Ti amo, non mi lasciare mai…-



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Veh a tutti!
Finalmente è arrivata la GerIta!Contenta Nena chan? Dedicata solo a te!
E beh, diamoci qualche spiegazione però! *Lud:sei sicuro che qualcun'altro leggerà?* senti tu,eh!Che già ti ho fatto un favore a scrivere su di te!
Quanto mi sono divertita però a scrivere sulle krapfen! E guardando pronuncia, immagini, preparazione mi era venuta una voglia che neanche fossi stata una donna incinta!

E mia madre mi ha comprato una krapfen!O.o cioè, è un grande evento! Mia madre mi avrebbe detto di farmela passare una voglia del genere, e invece mi ha comprato proprio una KRAPFEN!
so di non essere molto esperta con questa coppia,  (e mi scuso per aver citato Lovino, ma era più forte di me!) e che probabilmente tutta questa cosa non ha un senso, ma mi sono impegnata per scriverla, e mi sono anche divertita!
Feli!Ma come puoi dimenticarti della pasta!!!!!! XD

Spero che sia piaciuta -pretendo che ti piaccia!-, in particolar modo a Nena chan, la promessa è stata mantenuta, contenta?!XD
Per chiunque si sia fermato a leggere, commentare o anche solo sbirciare oltre che alla mia cara Nena, ringrazio infinitamente.
A voi, Enjoy!!!!! (ho fatto la rima!!!!! ^_^)
Kissuuuuuuuuuuuuuuuuu
Kumiko095

  
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