Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: yaoiincest    04/02/2012    2 recensioni
Una serie di pensieri che mi sono venuti in mente ascoltando la canzone Buddha For Mary, una canzone molto bella e interessante da interpretare dei 30 **
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non voglio più vederti! Non ti avvicinare neppure a me!” Le frasi crudeli  le venivano in mente sempre dopo. Percepiva la disperazione.  Ma lui, puntuale, tornava ogni volta. “Non ti è piaciuto?” Parlandole a quel modo.       Questa non è una vita. Questa è la vita su Marte. Non può succedere una cosa del genere…Non a me. Perché? Sarà qui tra poco? Quanto manca? Non mi interessa. Non mi interessa. Le lancette  continuano a muoversi? Perché non piangono con me, perché non subiscono l’effetto del vuoto che ho dentro? Volare è tutto ciò che mi rimane. Ah, e anche l’uccellino che vola alla mia finestra per dirmi che mi ama. Guardo  il muro che ho davanti, e immagino di poter entrarci dentro, di poterci passare attraverso, di diventare piccola e volare nell’azzurro della parete, e l’uccellino verrebbe con me; insieme canteremmo…. Ma perché tarda? No. No. Lo metterà ancora una volta….. E poi  il mio amico uccellino non potrà sentirmi cantare…..Se faccio tardi non…. Bussano alla porta. Non ditemi che  è lui. Ditemi che quella porta ha sentito come batte forte il mio cuore, e ha deciso di non far passare quell’uomo cattivo. Non è ancora ora. E’ ancora presto. Non può essere. Non respiro.   Non è andata cosi. E’ successo diversamente. Ho incontrato un bel ragazzo, mentre andavo a fare la spesa. Lui mi disse: “Sei bellissima, Mary” Io gli chiesi come sapeva il mio nome, mi rispose “Perché solo questo nome rispecchia la luce  che vedo nei tuoi occhi” Passeggiammo a lungo insieme, poi mi prese una mano, ci sdraiammo sotto le stelle, andammo al mare, mi chiese “Ti piacerebbe provare  a volare?” Poi andammo sopra un ‘alta collina da dove si vedeva il mare e insieme spiccammo il volo fino a toccare lo splendore della luna. Infine, quando…… “Mary!” Mi chiama. Cosa vuole ancora da me? Non si è preso abbastanza? Forse qualcosa è andato male. Il cielo è diventato scuro. L’uccellino non verrà stasera. Vado a dormire. E stasera, pregherò la porta perché non gli apra. “Mi senti, stai dormendo?” Come vorrei non sentirti. Ma tu sei qui, ora, sei vicino a me. Sei troppo vicino a me. “Mi violenterai adesso?” Lo vedo sorridere nel buio. E’ un’ombra sopra di me. Solo un’ombra. “Lascia la politica ai matti, Mary” “E io lo sono….Continuo a credere  alle tue bugie…..” Dopo un breve silenzio, egli rispose. “C’è un paradiso sotto di me” disse in un sussurro, impossessandosi del mio corpo. Non ho vie d’uscita. “Quindi dovrei sanguinare?....” “Faresti meglio a pregare”. La sua mano mi esplorava.  “Non credo in Dio” “Papà………”  Con quel “Papà” chiedevo pietà.  All’unica persona a cui  non avrei mai dovuto  chiederla.     
  
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