Martedì 12 gennaio,era una giornata fredda e nevosa.Emily si svegliò con gli occhi ancora cespugliosi nel suo grosso lettone bianco,circondata da cuscini rossi e blu,e rimase a fissare il soffitto per circa dieci minuti:era stanca,infreddolita e al solo pensiero di andare a scuola le veniva da vomitare.Lei lo sapeva di essere fatta così,timida e riservata,ma sembrava che i suoi compagni di classe facessero di tutto per farglielo notare,ben sapendo che era una ragazza sensibile e delicata.Le uniche amiche che aveva erano Sarah,Charlie e Serena:erano alte,bionde e sempre perfettamente truccate,ma ad Emily questa cosa non dava fastidio,sapeva bene anche di non essere quel tipo di ragazza,eppure amava il fatto che, sebbene le ragazze fossero molto “popolari” a scuola,l’avessero inclusa nel loro gruppo,facendola sentire parte di qualcosa a modo loro.L’unica motivazione che la fece scendere dal letto fu il ricordo della notizia che sua madre le aveva dato ieri sera:”va bene Emily,io e tuo padre abbiamo deciso di lasciarti andare con le tue amiche”.Voleva saltare,gridare di gioia ma rispose con un misero “grazie mille mamma,lo apprezzo!”.Avevano pianificato quella vacanza già da parecchi mesi,e finalmente il loro sogno stava per realizzarsi:trascorrere due settimana nella splendida città di Londra.Ancora non ci poteva credere,le sembrava surreale:sebbene fosse una metropoli obbiettivamente vicina al suo paese,era agitata come se fosse il primo vero viaggio da ragazza di diciassette anni.Sarebbero partite il giorno successivo in tarda serata,e sarebbero arrivate la mattina del giorno dopo cariche più che mai,pronte a correre per le vie della città,annusando l’aria fredda e crogiolandosi tra negozi,pub e musei.Le giornate trascorsero in fretta e le quattro ragazze approdarono gloriosamente nella grande città felici e compiaciute.”Ragazze,stasera si esce e si fa strage di cuori”disse Serena.Serena era la tipica ragazza-lolita,amava giocare coi cuori delle altre persone,ben priva di scrupoli,andando fiera delle sue azioni,sebbene avesse solo sedici anni.Charlie prese il lucidalabbra rosso fuoco e disse maliziosamente:”ovviamente,tesoro.dobbiamo far sbloccare Emily,dobbiamo trovarle un bel ragazzone inglese con cui divertirsi un po’”.Entrambe sorrisero,e si incamminarono verso l’albergo,mentre le altre due le raggiungevano camminando frettolosamente.Trascorsero la giornata tra negozi e monumenti,e sfinite,alla fine della giornata,si adagiarono sui morbidi letti della stanza.”Okay,ora inizia la fase “vestiti e make-up”,non vorremmo mica sembrare sciatte la prima serata di libertà,cosa ne dite?”disse Serena.Sarah e Charlie annuirono sorridendo.”Scusate,mi sa che stasera io non vengo.Sono stanca morta e in più non mi va di mettermi agghindata,tanto non devo strusciarmi contro alcun ragazzo,a differenza vostra”,replicò Emily.Sarah la prese per un braccio e la infilò nel bagno;”come non detto..”.Le giovani arrivarono in uno dei più famosi locali di londra e Charlie disse:”wow ragazze,entriamo.sapete che qua dentro fotografano centinaia di vips ogni settimana?”.Emily sospirò:”Già,wow..”.Con sguardo assente attraversò la soglia dell’entrata e fu proprio in quel momento che provò una sensazione mai provata prima:sentì le farfalle nello stomaco e fissò incredula quella dolcissima visione.Due occhi grandi e verdi incrociarono per un secondo il suo sguardo,e insieme a dei sublimi ricci castani e due fossette irresistibili,le sorrise.Emily si sedette,con in mano il suo drink.”Hey,Em guarda chi si avvicina!”disse Sarah.Girò la testa e vide il ragazzo sedersi proprio accanto a lei:”ciao,io sono Harry.Immagino che tu non sia di qua..”-“No infatti,vengo dall’Italia..”-“Oh.Il mio amico Niall,va pazzo per il cibo italiano.Va bene se ci sediamo qua vicino a te?”.Emily arrossì e si scostò i lunghi e mossi capelli castani.Non voleva cascarci di nuovo,voleva solo andarsene e lasciarlo in balia delle sue amiche.”Ehm,si certo”.Abbozzò un sorriso.