“Elijah. Il mio originario preferito è tornato dal mondo dei morti. Non sei affatto male, tirato a lucido.“
Esordì Damon, col suo solito sorrisetto beffardo, mentre si avvicinava ad Elijah, in piedi di fronte a lui.
“Hai dimenticato qualcosa nella tasca della mia giacca.”
Rispose l’altro, estraendo un foglietto e porgendolo a Damon, che prontamente lo lesse ad alta voce
“Caro Elijah..incontriamoci per pianificare la distruzione di tuo fratello. Baci baci.”
Seguì un sorrisetto divertito, poi riprese
“Ho fatto bene a toglierti il pugnale o avremo un problema?”
Elijah osservava attentamente Damon e, dopo una pausa, aggiunse
“Sono qui, parliamone.”
Detto ciò, fece un mezzo passo verso l’altro.
“Oh Elijah, Elijah..quanto mi sei mancato. Quand’è l’ultima volta che ci siamo visti? Ah sì, credo di ricordare: quando hai sputtanato il nostro bel piano sul più bello. Bastardo.”
Damon si sporse pericolosamente verso Elijah, guardandolo negli occhi, intensamente.
“Beh, Damon..mi sembri l’ultimo che può parlare di tradimenti.”
Rimbrottò l’Originario, accennando ad un lieve sorriso, poi aggiunse, a bassa voce
“Suvvia Damon..penso di poter meritare il tuo perdono. D’altra parte la tua preziosa Elena è salva, non è questo che conta?”
Il tono di Elijah lasciava trasparire una certa ironia, mentre osservava Damon con un’espressione piuttosto divertita, ma restando sempre composto.
“Elena?! Mi prendi in giro? Sai benissimo che non m’importa più nulla di quella ragazzina, acqua passata. La verità è che non vedevo l’ora di poterti tirare fuori da quella bara..”
Il tono di Damon si spense gradualmente in un sussurro, mentre chiuse gli occhi e posò la bocca su quella di Elijah, che non si oppose, e gli mordicchiò lievemente il labbro superiore. L’Originario chiuse gli occhi per qualche istante, non ricambiò ma nemmeno respinse l’altro vampiro, semplicemente lo lasciò fare.
“Ora sì che si ragiona.”
Sussurrò Elijah a fior di labbra.