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Autore: itwillrain    04/02/2012    1 recensioni
Ipod, borsa, cellulare e un ciuffo di capelli che mi copriva quasi interamente il viso.
Eccomi.
Una bella ragazza dai capelli scuri e gli occhi grandi e verdi.
Quel verde in cui ti ci perdi e in cui riesci a leggere che sono Mia, solamente Mia.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A beautiful girl with dark hair and big green eyes.

 

 

 

 

 

 

 

How it all began.

 






Shine a light through an open door.
Love and life, I will divide.
Turn away cause I need you more,
feel the heartbeat in my mind.
 









Ipod, borsa, cellulare e un ciuffo di capelli che mi copriva quasi interamente il viso. 
Eccomi.
Una bella ragazza dai capelli scuri e gli occhi grandi e verdi.
Quel verde in cui ti ci perdi e in cui riesci a leggere che sono Mia, solamente Mia.
Quella che ‘se ne sta tutta sulle sue’, quella che non bada molto agli altri, quella che nel silenzio di camera sua piange come una bambina dopo un’interminabile giornata di scuola e di sopportazione verso delle papere che –ahimè – hanno avuto il dono della parola, comunemente conosciute come Cheerleader.
Stavo camminando a grandi passi per raggiungere Lucas:
Sarei dovuta andare con lui a quella dannatissima festa.
Perché poi avevo deciso di andarci?
«Oh, ecco dov’eri Mars. Ti stavamo aspettando.»
Dimenticavo di dirvi che, oltre ad essere menefreghista, ho anche un nome e un cognome che fanno a cazzotti pronunciati insieme.
«Tu e chi altro di quei tre cretini?»Chiesi burbera a Lucas.
«Ok, sei di pessimo umore, ma devo presentarti qualcuno.»
Sospirai e una nuvoletta di fumo scivolò via dalle mie labbra a causa del freddo.
Non un’altra ragazza, ti prego.
Era questo il problema di essere la migliore amica di un giocatore di football.
Una cheerleader che ti spaperava dietro per avere le grazie di Lucas, una del corso di spagnolo che ti pregava di presentartelo.
Questa era la mia fottuta vita.
Ma Lucas non ruppe il mio silenzio cercando di prepararmi psicologicamente alla nuova ragazza, come sempre.
No.
Sentii una presenza alle mie spalle e un profumo forte spingere dritto nei miei polmoni.
Aspettai che il ragazzo dietro di me si posizionasse accanto a Lucas.
Non pensai nemmeno di squadrarlo, magari mi avrebbe preso per una tipa facile.
Così rimasi lì a sostenere lo sguardo di Lucas aspettando che mi presentasse il fatidico ragazzo.
«Mia lui è Justin, Justin, lei è Mia.» disse con un tocco di malizia come al solito.
Il ragazzo biondo accanto a Lucas mi porse la mano e io la strinsi con un mezzo sorriso stampato sulle labbra, giusto per non sembrare troppo scontrosa.
Justin.
Come se non lo sapessi, cazzo, Lucas!
Avevo finto per tutti quegli anni e ora mi ritrovavo la prova schiacciante di essere una Belieber nel mio stomaco.
Fottute farfalle.
L’avevo nascosto a Lucas, a me stessa, ma non alle mie orecchie e al mio cuore.
«Perché non stai gridando?» buttò lui lì, sarcastico.
Risi cattiva, risi di gusto.
L’amore in quella risata era impercettibile, eppure c’era.
E non era amore per il suo corpo, era amore per la sua voce.
Mi si stava praticamente sciogliendo il cuore quando entrammo nel pub e si alzarono le grida.
Avrei voluto nascondermi, correre via con lui e dirgli grazie per esserci stato sempre, anche quando gli altri non c’erano, invece mi limitai a tirare per un braccio Lucas e chiedergli:
«Da dove esce ‘sto qui?»
«Vecchi amici di famiglia, Mia.»
Rispose Lucas con la sua solita voce bassa e calda.
«Dici che lo uccideranno prima che mi rivolga la parola?»Chiesi -fintamente- speranzosa.
«Forza, Mia. E’ molto meglio di quanto credi.»Disse convinto Lucas, io annuii sospirando e rimasi lì, vicino al mio migliore amico.
«Ecco, arriva.» Disse lui riferendosi a Justin. «Vado a cercare Beth, fate buona conoscenza.»
Chi era Beth, ora? 
«Allora …»Cercò di cominciare Justin.
Mi fece quasi pena, cercare di strutturare  un discorso con una persona che apparentemente ti odia… Tempo perso, probabilmente.
«Lucas, si diverte con tante ragazze, eh?»Azzardò. Feci spallucce.
«E’ normale. E’ la star della squadra di football.»
Perché mi tremano le mani? Cazzo.
«Da quanto lo conosci?»
«Da una vita.»
 Risposi facendomi scappare un sorrisetto.
Male, molto male Mia.
«Non ti piace conoscere persone nuove?» Chiese poi, di colpo.
«Cosa te lo fa pensare?» Chiesi.
«Lucas…» Rispose teso.
«Diciamo che dovresti ritenerti fortunato. Hai ancora entrambe le mani.» Conclusi.
La conversazione finì lì.
 
 
Me ne stavo tranquilla mentre bevevo qualcosa, di cui francamente non ricordavo il nome, che mi aveva dato Lucas. Non sembrava troppo forte o almeno non per me. Lucas diceva che ho una certa resistenza all’alcol e per quanto ho capito, è una cosa da pochi.
Molti tra ragazzi e ragazze sbattevano contro altre persone o si strusciavano tra di loro in pista, ormai non più padroni del loro corpo.
Non mi erano mai piaciuti quei posti, no.
Individuai Lucas tra la folla appiccicato a una ragazza che, pensai, fosse questa ‘Beth’.
Nel frattempo Justin mi venne vicino e mi si mise davanti togliendomi la vista sulla pista.
«Cosa c’è?» Chiesi.
«Stai al gioco.» Disse, prima di mettermi le mani dietro la schiena e cominciando a muoversi lentamente seguendo la musica, a quel punto fui costretta a mettere le mie mani dietro la sua nuca, stando al gioco. Proprio come aveva detto lui.
«Perché tutto questo?» Chiesi ancora.
«Vedi quello vicino al bancone? Ti fissa ininterrottamente da una decina di minuti.»Rispose spostandosi in modo che potessi individuare quella persona senza farmi vedere.
«E tu credi che ballando con te questo tale smetta di fissarmi?»
«No, io credo che se tu ti appiccicassi a me, lui smetterebbe di fissarti.»

«Non sperarci.» Risposi guardando ancora verso quella persona e non potei fare a meno di notare che Justin avesse ragione.
«Non ci sono altri modi? Tipo andare via?»
«Scommettiamo che appena io mi allontanerò quello verrà qui e cercherà ti palparti il sedere?»
«Sì.» 
Risposi apparentemente sicura e nascondendo perfettamente la paura.
«Allora, ci vediamo fra dieci minuti.» Disse Justin allontanandosi tra la folla.
Come da programma, quell’uomo si diresse verso di me portando una grande scia di puzza di alcol.
«Ehi, bella. Divertiti un po’ con me, lascia stare quel ragazzino.» Mi scansai velocemente dall’uomo, ma lui mi seguii, imperterrito.
«Che fai? Non vuoi?» Disse ancora l’uomo, questa volta provando ad afferrarmi una mano.
«Dai, forza. Vieni qui …» Stava quasi per afferrarmi quando Justin mi prese per un braccio e mi spostò con forza dietro di lui.
«Spostati, ragazzino. Stavo parlando con la ragazza.» Disse l’uomo sicuro.
«Lei è mia. Va’ a dare fastidio a qualcuno lontano da qui.» L’uomo andò via – fortunatamente – e mi tranquillizzai un po’.
«Vuoi che andiamo fuori a prendere una boccata d’aria?» Mi chiese Justin con fare premuroso, feci segno di sì col capo e ci avviammo verso la porta da usare in caso d’emergenza.
«E’ stato bruttissimo.» Dissi una volta fuori dal locale, si poteva sentire ancora chiaramente la musica.
Avevo una voglia improvvisa di avvicinarmi a lui e abbracciarlo forte nascondendo il mio viso con la sua giacca, ma non potevo farlo.
Va bene, Mia. Sei una Belieber da anni, ma lo conosci di persona da qualche ora, riprenditi.
 Anche se Justin non avrebbe detto nulla, era il mio orgoglio ad impedirmelo.
Perché? Perché? Perché? 
«L’importante è che non sia successo nulla» Disse venendomi vicino e abbracciandomi. «Stai tranquilla.» Inspirai a lungo il suo profumo prima di staccarmi da lui.
«Grazie.» Sussurrai.
«Non devi ringraziarmi.»
«‘Lei è mia’» Ripetei imitando Justin. «No, Bieber. No.»
 Rise.
«Dai, non ti è dispiaciuto, ammettilo.»
«No, hai detto una cazzata solo per farlo andare via. Ti ho già ringraziato per avermi aiutata, ora basta. »
«Va bene, capisco che essere così orgogliosi sia terribile. Facciamo un passo alla volta. »
 Rise ancora e mi fece venire voglia di prenderlo a schiaffi.
Lo guardai male.
«Oh, ma quanto siamo suscettibili.» Disse accarezzandomi teneramente una guancia e facendomi ribollire il sangue nelle vene ancora di più.
«Andiamo via ora?» Chiesi speranzosa cercando di non far notare la rabbia.
«Va bene, andiamo a chiamare Lucas.» Disse portandomi verso il mio migliore amico.
Dopo averlo convinto ad andare via, ci avviammo fuori dal locale.
«Sapevo che l’avresti trovato simpatico e che avreste fatto amicizia subito, poi lui si è lasciato da un po’ con la sua ragazza, ha bisogno di riprendersi in qualche modo e tu sei single …» Disse Lucas con la solita malizia.
«Lucas, tu stai male, forza.» Dissi salendo in macchina e pensando che il mio amico avesse bevuto un po’ troppo.
Io e Bieber insieme? No, Lucas.

 
 
 
 



As your shadow crosses mine,
we found love in a hopeless place.











 







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'Sera, noi non ci conosciamo... O forse sì.
Io sono Gra, la vecchia xFearless__ (ho cambiato nome, ora sono '__itsGra')
e forse avete già letto o state leggendo una delle mie due FanFiction sempre su quel pinguino di Bieber.
Nella creazione di questa FF, però, non sono sola (motivo per cui questo è un altro account),
scrivo con la mia migliore amica (Maxie__) e a me è toccato pubblicare il primo capitolo.
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi attiri. :3
Altre cose da dire? Uhm...
La canzone è 'We found love' di Rihanna ft. Calvin Harris. 
Grazie in anticipo per tutti quelli che aggiungeranno la storia nelle seguite/ricordate/preferite (spero sarete in tanti *incrocia le dita*) 
e a chi recensirà (confido nelle vostre belle manine. ;D), ma grazie comunque anche a chi legge solamente. :D


Saluti, alla prossima!
-Gra

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