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Autore: quattrodieci    04/02/2012    2 recensioni
Saaalve! Eccomi tornata dopo tanto tempo di assenza con una one-shot collegata con la mia ff "Mi bastava che non ti servisse bere troppo per dirmi che mi ami" scritta dal punto di vista di Rose. Spero piaccia, adios!
Ho messo rating giallo perché ci sono un paio di parolacce e no nvorrei scandalizzare nessuno (che poi si legge anche dal titolo, certa gente proprio boh)
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Rendimi tutto ciò che hai bisogno che io sia .'
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Non sono morta! Ho solo avuto un calo di creatività misto ad un periodaccio (questo era quello che pensavo quando riuscivo a scrivere nei miei momenti più belli “Stai zitta e lasciami scrivere, puttana”). Ecco a voi, mia gentaglia preferita, la seconda parte della cosa de Tassorosso lì, scritta dal punto di vista di Rosie. Dedicato a i miei amicissimi Gian e Fra, e alla mia migliore amica Werino che non lo leggerà mai perché sono cattiva. E comunque per quella cosa del rave party stavo scherzando, trovo tutto questo abbastanza noioso (perché l’ho scritto io? boh).Vi lovvo mucho. ( Mi dispiace non aver aggiornato per così tanto ma ho avuto vari problemi, spero che possiate perdonarmi! )
Come al solito, risposta alle recensioni in fondo, Bie bie.

«»
ROMPICAZZO PER SCELTA, TASSOROSSO PER NATURA.
 

Non riesco a stare bene
Mi domando cosa non va in me
Non riesco a liberarmi finchè non lo lascio andare
Amy Lee – Lihium
 
 

Scossi la mia settima vittima, Milligan, Tassorosso, a cui stavo sussurrando nell’ orecchio cose inquietanti, e quando lei aprì gli occhi, mi ritirai nell’ombra della stanza a fare rumori molesti.
«Chi sei?» chiese con la sua vocina acuta. Mi davano sui nervi quelle vocine.
«Shhh!» posai un dito sulle labbra della ragazza dopo essermi riavvicinata. La spinsi verso il cuscino violentemente, le feci appoggiare la testa e ridacchiai, per poi scendere le scale e tornare dagli altri due, mentre sentivo i respiri affrettati della Tassorosso.
«Non è stato male» dissi, e mi sdraiai nel divanetto gigantesco, tra Scorp e Al.
«Mi sembra una cosa brutta da fare, insomma, non ci hanno fatto nulla..» azzardò il biondo, lasciando la frase incompiuta.
«Lo so che non ci hanno fatto nulla, ma i Tassorosso sono così divertenti ed odiosi! Comunque, parliamo di qualcos’altro.»
«Rose, pensavo…ma quella cosa dei baci non era Russa?» mi chiese Al.
«Certo, ma oramai si fa da tutte le parti, quindi potremmo anche dire che è una pratica australiana.» sintetizzai e mi misi ad accarezzare i capelli dei due.
«Mmm… zia Hermione mi ha mandato una lettera e mi ha detto una cosa…»sussurrò mio cugino.
Albus amava quando gli facevo le coccole, faceva le fusa come un gattino. Me piase!
«Cosa?» sussurrai di rimando.
«La macchina… erano dai nonni Granger e… un’alluvione ha portato via la macchina.»
Rimasi in silenzio per qualche secondo, tentando di capire. Poi risi, perché era una cosa davvero assurda.
«Ma dai!» disse Scorpius, dopo essersi accoccolato contro il mio lato sinistro (sono una montagna, sì!). Albus lo emulò dall’altra parte.
«Avete sonno?» gli chiesi dopo un minuto passato a fissare il fuoco.
«Un po’.» sussurrò di nuovo mio cugino seppellendo la testa nel mio braccio,
Uffa! Io sono sveglissima!
«Nooo! Dai, giochiamo a Monopoli.» saltai giù dal divano, e gli altri due dettero una facciata al pavimento. Risi mentre  aprivo il gioco da tavolo sul pavimento. «Io prendo Parco della Vittoria!» annunciai senza un briciolo di pietà, proprio perché sapevo che voleva prenderlo Scorp.
«Cattiva.» sussurrò  lui, infatti.
Un’ ora dopo eravamo ancora seduti, non tutti e tre, nella stessa posizione. Al  aveva la testa poggiata al petto, addormentato, e Scorpius era sdraiato sul tabellone di gioco. Io a malapena riuscivo a vedere qualcosa oltre le mie palpebre semi-chiuse.
Mi alzai e vagai senza meta nei dormitori dei giallo-nero, fino a quando arrivai nella stanza di mia cugina del settimo anno, Lucy, presi il suo diario segreto ed il suo termos dal baule e tornai nella Sala Comune.
Mi sedetti sul divano, bevvi un po’ di quella roba che pensavo fosse caffè ed aprii il diario, rigorosamente senza lucchetto. La cosa brutta era che il caffè c’era, nel termos, ma anche qualcos’altro. Era corretto con la grappa . Dopo qualche minuto, cominciai a notare che c’era un animale tutto strano che mi fissava.
«Ehi, ehi tu! Sì, dico a te, felino, che guardi? Puzzi di scroto, vattene!» quasi urlai. Sorseggiai i nuovo il caffè e lo chiusi, mentre mi interessavo alla vita di una Lucy tredicenne.
«Povera Lucy, mi fa così pena…» sussurrai un quarto d’ora dopo. Ok, forse era ora di andare a letto, visto che mi era caduta la testa sul diario già due volte. «Se domani ci trovano qui sono guai.» riflettei infine e, dopo essermi lavata la faccia nel bagno di Lucy, presi Al e Scorp sulle spalle, neanche fossero dei sacchi di patate. Girai più o meno tutto il castello, ma verso le tre e mezza mi scontrai con qualcuno. Ovviamente era colpa sua, mica mia, che giravo con gli occhi praticamente chiusi! Non era mai colpa mia.
«Ehi!» sussurrò la persona davanti a me, strofinandosi il naso che aveva sbattuto contro la mia testa.
Era più alta di me.
Ed era Chris.
«Chris?! Cosa. Ci. Fai. Qui. Spiegamelo.» dissi adirata. Aveva dodici anni e lei… lei avrebbe potuto perdersi anche stando ferma a fissare un muro.
«Ehm… Rosie?» feci un verso affermativo, non ero stupida, non mi facevo prendere in giro dalla mia migliore amica. «Io…ecco… io stavo cercando il tuo furetto.»
«Il…mio furetto? » chiesi sperduta. Lei annuì. Non so come lo notai, ma lo notai.
«Già, me lo avevi lasciato, ricordi? Beh, non lo… trovo più» Trattenni il respiro. Draco si era perso. Il mio furetto, solo per i meandri di Hogwarts.
«Hai provato nel mio dormitorio? Sa la parola d’ordine, quindi potrebbe essere entrato.»
«Draco è un furetto, idiota, non parla» disse con tono ovvio.
«Ed io sono una strega, idiota.» le feci il verso. Era ovvio che ero riuscita ad insegnare al mio furetto la parola d’ordine del mio dormitorio, mi sorprendeva che non lo facevano anche gli altri! Per tutta risposta, ricevetti una linguaccia e qualche sputacchio in faccia.
«Ho sputato?» chiese cinque minuti dopo, rompendo il silenzio che ci circondava mentre sollevavamo ogni batuffolo di polvere che si potesse trovare sui pavimenti del castello.
«Sì, ma non ti preoccupare, Elefantina mia, lo fai sempre. Non fai altro che sputare!» lei rise per qualche secondo, poi tornò a cercare. Solo con quel silenzio miresi conto di quanto bella e cristallina fosse la sua risata. E glielo dissi – no, lo bofonchiai, riuscendo a mangiare anche della polvere, chiedendomi perché quegli stramaledetti elfi non pulivano mai.
«Cosa?» chiese mentre si girava e poggiava la schiena sul pavimento, tanto per pulire qualcosa coi capelli biondi.
E, a proposito di capelli, i miei erano così rosa da far luce.
«Eh? Nulla, nulla, lascia stare. Trovato qualcosa?» lasciai stare il complimento, ero troppo Serpeverde e troppo poco Grifondoro.
«Naah.» rispose semplicemente Sussurrai un “boh” e continuai a gattonare fino ad inciampare su uno scalino e rotolare giù per le scale.  Molto probabilmente mi addormentai, ma non ci feci caso e sognai di continuare a cercare. Giustamente, l’Elefantina mi si sdraiò addosso svegliandomi, sussultai dallo spavento e, qualche secondo dopo, disse una specie di “Buonanotte, Ornitorinco”.
 
Alle cinque della mattina, le luci delle torce sui muri, qualche cosa di estremamente pesante sulle costole, e qualche altra cosa che mi leccala l’interno del naso – chissà se gli piacevano, le mie caccole – mi svegliarono e mi resi conto di dover portare mio cugino ed il mio migliore amico nei loro dormitori. La testa mi martellava pericolosamente, il mio naso voleva scoppiare e il vomito mi saliva ogni due per tre, colpa della sbronza della sera prima. Lancia un “Porco Spongebob” sussurrato e mi scrollai di dosso la tedesca ed il mio furetto, con cui ero evidentemente arrabbiata.
«Escimi di qui…» gli ruttai in faccia, sentendo la puzza dell’alito della mattina mischiato a caffè corretto. Faceva schifo, sì.
Cercai la Barbie e il Tappo per il corridoio e, quando li trovai,  imitai una cosa vista in TV che la gente – i babbani, più che altro – chiamava Frog Splash sui loro corpicini inermi. Che goduria sentire i loro gemiti di dolore.
«Al, devi andare nel tuo dormitorio prima che ci trovino; Scorp, alzati anche tu, non ho voglia di farti uno sturoduro.» Quest’ultimo, terrorizzato dalla mia minaccia – l’ultima volta che gliene avevo fatto uno era dovuto andare dal Curatore perché gli avevo “stuprato il timpano”, come diceva lui – si alzò e corse verso i sotterranei senza dire nulla. Cagasotto. Draco mi aveva seguita fin lì, quindi, per evitare di perderlo di nuovo, lo presi sulla spalla e me ne tornai dalla tedesca.
«Chris… Topina svegliati! Dobbiamo andare a dormire» scossi Christina dolcemente ,odiava essere svegliata di soprassalto.
No, scherzavo, odiava essere svegliata e basta, infatti appena si rese conto di chi fosse, dove fosse, cosa fosse, quando fosse e perché fosse, mi guardò come se mi volesse mangiare. Ma io non ero una patata, non poteva mangiarmi.
«Andiamo» sopirai e dopo averla aiutata ad alzarsi, ce ne andammo verso i suoi dormitori.
Presi il suo braccio e me lo misi sulle spalle per sostenerla e lei continuò a sospirare e a dire cose senza senso fino a che non arrivammo nel dormitorio dei nerd ed entrammo in camera sua.
Quando la misi a letto, lei mi disse più o meno «Graaazie Rosie, tu sì che sei una vera amica! Sdraiati qui con me e dormi, tanto domani non c’è scuola… ho deciso, siamo malate!». La fissai per due minuti con una poker face davvero invidiabile, poi ridacchiai e mi misi sotto le coperte insieme a lei. Mi sentivo tutta strana, avevo una sensazione allo stomaco che non avevo mai sentito prima e riuscivo ad udire le pulsazioni del mio cuore. Ovviamente io sono una di quelle persone che quando si sentono pulsare le chiappe fanno di tutto per non sentirle, perciò mi rigirai fino ad addormentarmi per non dover percepire quel fastidioso “tum-tum-tutum-tum-tum” e così via.
 
 
 
 
Buongiornoooooooooooo!!
Risposte u_u
GianAuror: ehehe, eccomi qua! Dopo tanto che chiedevi un aggiornamento, eccomi con una penosa one-shot ç_ç fa schifo, lo so!
Oddio, siamo in sintonia! I tassorosso sono la peggior specie, non li sopporto, sono inutili!
Per la vena ironica e quella triste, ho preso ispirazione dalla mia vita D: tutto quello che mi succede, perché (ti svelo un segreto solo a te!) in realtà ogni cosa che leggi qui è il risultato della prima cosa che mi viene in mente in quel momento, cioè, se mi viene in mente di fare uno scherzo ad un mio amico o a qualcuno che odio ma sono in casa, faccio sì che sia Rosie a fare tutto. IO SONO ROSIE! (no ok, non esageriamo, tante cose sono di fantasia °_°)
HAHAHA, per i Tassorosso dovrai pazientare, ho in mente di fare un episodio (un volume, questo è il primo) per ognuno dei prossimi anni che il trio passerà ad Hogwarts!
Con questo ti saluto, mucho affetto
Me.
Flaqui: o Fra, se te sei in ritardo me cosa sono? D:  Comunque, passato il periodo di blocco? =w= ora devo fare un giro e rimettermi in pari, non ho letto praticamente niente negli ultimi tre mesi, non uccidetemi…
Io li sequestro, li drogo e poi li stupro u.u vieni con me!
Un bacione anche a te :33
Andri
edvige forever:  Eccomi! oddio mi sa che hai frainteso, non è che a Scorpius piaccia Rose, è che Scorpius è chiuso e timido e si comporta così con tutti, capisci? Però vabbè, anche la tua interpretazione è buona u.u
Arrivederci ;)
Quella deficiente dietro al computer.
marikiara92:  Graaazie *w* eccoti il continuo!
Un abbraccio anche a te,
Andri

  
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