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Autore: Drypoison95    05/02/2012    1 recensioni
"Scende da delle nubi  nere come la pece, che fanno da quinte a quell’orribile scenario.Con un espressione superba e crudele osserva l’umanità sotto di lei."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sospiro del Caos


Un incessante guerra si sta svolgendo a Troia da lunghi, lunghissimi anni,che sembrano eterni di fronte alle pozze  tinte da un fervido colore rosso e dinanzi a guerrieri vicini all’oblio che alzano le braccia al cielo supplicanti, come se volessero chiedere perdono agli Dei, per poi ricevere la salvezza.La battaglia è ormai vicina alla fine,si puo’ dedurre dai pochi sospiri percepibili in quel territorio bellicoso e dallo sfondo che ricorda vagamente l’inferno,colorato da sfumature rossastre,aranci accesi e corpi putrefatti.Invece della speranza,quei poveri sciagurati hanno la sfortuna di incontrare colei che ha dato inizio a tutto ,con una “semplice” mela dorata.Scende da delle nubi  nere come la pece, che fanno da quinte a quell’orribile scenario.Con un espressione superba e crudele osserva l’umanità sotto di lei.Lei, che meglio di tutti conosce il cuore ,l’anima e la malvagità nascosta nell’uomo.Eris, Dea della discordia.Nata dalla notte, e come questa, possiede un’animo nero e buio.Gioisce delle sofferenze,delle carestie,dei litigi e delle guerre,usa il mondo come suo tavolo da gioco, aspettando che il più piccolo filo si strappi,per poi guardare l’umanità sprofondare nel Caos.Avvicinandosi a suo fratello Ares, abbozza un ghigno e voltandosi  osserva la scena,dominata dall’insanità mentale e dalla follia.Quei colori così belli e accesi, che in quel contesto prendono sinonimo di orrore, danno ardore al cuore della Dea, tanto da spingerla a passeggiare tra le carcasse imputridite e le lancie conficcate nel terreno,accennando un sottile sorriso,Eris finisce con una sonora risata che fa agghiacciare chiunque l’ascolti. Tutti i guerrieri che erano intenti nel finire la battaglia, si voltano e l’attenzione è tutta per lei.Si accovaccia lentamente accanto ad un cadavere,per infine,membrarci sopra proprio come fosse un dipinto.Accarezza le magre ossa grigiastre,si alza…e con un deciso e veloce movimento della gamba calcia il cranio, che va a finire in un dirupo che sembra non avere fondo.La Dea incomincia a dissolversi  lasciando una leggera foschia nera, da dove uno stormo di corvi spicca il volo verso l’ignoto. Al posto della donna, portatrice di dolore e angoscia, si puo’ notare  uno scintillio provenire dalla nebbiolina.I militari si avvicinano incuriositi, e il loro sguardo va a finire sopra un pomo dorato.
   
 
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