Beh, Alessandro era così. Bellissimo…un sogno.
Arrivavo a scuola e lo cercavo con lo sguardo, all’intervallo percorrevo la sua stessa strada, all’uscita di scuola cercavo di passargli il più vicino possibile. Tanto sapevo che non si sarebbe mai accorto di me. Lui, del quinto anno, non avrebbe mai guardato una del secondo.
Ed io…non potevo far altro che sognare.
Sognare quegli occhi meravigliosi…
Era lui che volevo ad ogni costo.
Quando lo vedevo mi mancava il fiato.
Ma ero a corto di idee. Una mia amica mi diceva “Mai dire mai”, ma non ci credevo. Mi sentivo quasi costretta a dire quel “MAI”.
Lui era stupendo, fantastico…e ai suoi occhi io ero insulsa, insignificante…a dire la verità, non sapeva neanche della mia esistenza e questo lo sapevo.
E quando ci pensavo il morale andava direttamente sotto i piedi…calpestato più e più volte.
Ma Chiara aveva ragione “Mai dire Mai” nella vita…