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Autore: Frosba    05/02/2012    4 recensioni
- Quattro anni fa hanno commesso degli omicidi seguendo il modus operandi descritto nei libri di lui, così hanno dovuto collaborare al caso, ma poi lui a decido di utilizzarla come musa e lei è stata costretta a fargli da baby setter –
- A me non sembra che le dia così tato fastidio averlo tra i piedi –
- Quando si è innamorati è tutto diverso –
Arrivarono davanti all’appartamento di Teresa. Lei staccò la cintura.
- A te da fastidio avermi tra i piedi?–
- Lo sai che se dico sì vorrà dire che… -
- ..mi ami. Allora? –
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jane/Lisbon
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il sabato sera al CBI'
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Ed eccomi ancora qui con la seconda parte della mia storia con Lisbon fan di Castle e Jane, be, il solito Jane.

Ora vi lascio alla fine.

Good, Love, Enjoy.

LadyCrazy99

Finale di Stagione – Parte 2

Durante la giornata non era successo niente di interessante, ma Lisbon aveva un pensiero fisso: lui e lei. Non Lui Lui e Lei Lei. Lui Castle e lei Beckett.

Erano le nove in punto. Anche Cho se ne andò dell’ufficio.

Le nove e cinque.

I due si diressero verso la sala conferenze. Accesero la tv.

Parti un piccolo riassunto dell’episodio precedente.

Beckett si sveglia.

Vede che accanto a sé non c’è nessuno.

Ma poi capisce.

Scende le scale e trova Castle intento a cucinare.

Si baciano e il telefono di Beckett suona.

I due vanno al distretto.

Locwood è stato trovato morto.

A metà episodio Kate è da Lenie.

Lei le sta parlando di alcuni indizi, ma lei è troppo persa nei suoi pensieri.

- Che c’è? –

Lei si riscosse improvvisamente.

- Niente –

- Kate non mentirmi e da quando abbiamo trovato il cadavere, e non dirmi che c’entra il caso di tua madre –

- Io sono…. –

Scatta la pubblicità.

Lisbon guarda Jane.

Non sembra lui.

Non sembra quello che in realtà è.

Sembra che abbia una luce diversa qualcosa di unico.

- Tu l’avresti fatto? –

- Cosa? –

- Quello che hanno fatto loro –

- Non sono così stupido –

L’episodio ricominciò.

- Sei cosa? –

Chiese l’amica preoccupata.

- In cinta. Di Rick –

All’onomopatologa spuntò un sorriso in faccia.

- Perché allora sei triste? E’ la notizia più bella del mondo –

- Non so se lui lo vorrà –

- Ma certo che lo vorrà ti ama. Punto e basta. Ora vuoi sapere che ho scoperto? –

La detective annuì e la dottoressa si mise a parlare.

Il tempo passò presto.

Ora Beckett, insieme a Castle, stava interrogando il sospettato. Una donna.

- Allora perché l’hai ucciso? –

- Quando arrivò Miami mi sedusse. Mi disse che era un uomo d’affari e mi portò a letto. Quando venni a conoscenza di che era veramente, gli chiesi chi era. Lui mi disse che era tutto falso. Due settimane fa gli dissi che aspettavo un bambino, lui mi disse di abortire, io gli dissi che non volevo. Mi spinse a terra. Persi il bambino e decisi che doveva capire ciò che avevo provato anch’io –

Kate uscì dalla stanza. Si fermò.

- Che c’è? –

Chiese Richard

- Ti piacerebbe diventare padre fra circa otto mesi e mezzo? –

Castle sembrava rimbambito.

- Avremo… -

- Sì, avremo un bambino –

L’episodio si chiuse lì.

- Che ne dici se ti riaccompagno a casa e mi racconti come hanno fatto ad arrivare fino a qui. –

Salirono in macchina, Patrick si mise alla guida e Teresa incominciò a raccontare:
- Quattro anni fa hanno commesso degli omicidi seguendo il modus operandi descritto nei libri di lui, così hanno dovuto collaborare al caso, ma poi lui a decido di utilizzarla come musa e lei è stata costretta a fargli da baby setter –

- A me non sembra che le dia così tato fastidio averlo tra i piedi –

- Quando si è innamorati è tutto diverso –

Arrivarono davanti all’appartamento di Teresa. Lei staccò la cintura.

- A te da fastidio avermi tra i piedi? –

- Lo sai che se dico sì vorrà dire che… -

- Mi ami. Allora? –

Lei li si avvicinò e lo baciò con passione.

Poi, per mancanza di ossigeno dovettero staccarsi.

Lei aprì la portiera e disse:

- Per stasera dovrai accontentarti –

Così chiuse la portiera e se ne andò.

Lui nel frattempo restò a fissarla come un ebete fino a quando non chiuse il portone del suo palazzo.

The End

 

 

   
 
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