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Autore: Giulsigelso    05/02/2012    3 recensioni
E se invece fosse stata Brittany a dire tutto ai suoi genitori, e loro non l'avessero proprio presa bene? Come avrebbero fatto le due ragazze innamorate a stare ancora insieme, seppure contro il volere altrui?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Coppie: Brittany/Santana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.

 

E' iniziato tutto così. E non pensavamo che sarebbe andata a finire in questo modo, in cui adesso ci troviamo strette e scomode, come un nuovo paio di scarpe che neanche ti piacciono.

Brittany era arrivata da me felicissima quella mattina, con la coda che le ballava sul collo e la gonna dei cheerios che le si alzava ad ogni passo saltellante che faceva verso di me.

Aveva deciso di dire tutto ai suoi genitori, perchè se i miei avevano capito, allora perchè con i suoi sarebbe stato diverso?

Ma la verità era che quel giorno la mia pancia non ha smesso un attimo di aggrovigliarsi e darmi crampi insopportabili. Ma Santana Lopez resiste a questo ed altro, non mi ero lamentata un istante ed avevo fatto regolarmente gli allenamenti fino a fine lezione.

Salutate le compagne di squadra e Sue, che come sempre ci rimproverò per qualche imperfezione che nessuno aveva notato, decisi di accompagnare Brittany a casa.

-Ti passo a prendere domani, al solito orario?- le avevo dato un bacio di sfuggita, sicura che nessuno ci avesse viste, e Brittany mi aveva sorriso accennando di si con la testa.

Poi si era allontanata da me e aveva suonato il campanello. I suoi le aprirono e mi salutò un ultima volta con la mano, da lontano, inviandomi un bacio.

Non avrei mai immaginato che quello doveva essere l'ultimo.

 

 

 

Brittany POV

-Mamma, papà- il mio sorriso aveva invaso la stanza profumata, subito dopo cena- potete sedervi? Dovrei parlarvi.-

I miei obbedirono curiosi, chiedendomi se si trattasse delle solite insufficienze in spagnolo

-tesoro, lo sai che se continui così saremo costretti a farti lasciare la squadra per studiare di più-

Il mio sorriso ingenuo li stupì, e forse li stupì ancora di più quando dissi loro che il mio ultimo voto in spagnolo era stata una A-, che, devo ammetterlo, era stata tutta merito di Santana e delle sue miracolose ripetizioni.

-Ma tesoro! È una notizia bellissima!- mia madre era corsa verso di me abbracciandomi, credendo che ciò che dovevo dire loro fosse questo.

-Veramente, non era proprio questo quello di cui volevo parlarvi-

Mia madre continuò a sorridere e mi chiese di essere chiara. Ma non trovavo le parole. I miei genitori non furono di certo stupiti di questo fatto, così mi lasciarono del tempo per formulare la frase.

-Ecco- decisi infine che sedermi era anche per me la scelta migliore- la verità è che, io e Santana, da un po', abbiamo stretto un legame molto forte. Ed è come fra voi due, mamma e papà, e così, se io fossi te, mamma, lei sarebbe il mio papà.-

Il bicchiere d'acqua che mio padre teneva in una mano cadde a terra e lui si voltò verso di me.

-Tesoro, se questo è uno scherzo, non è divertente-

E la mia espressione si tramutò. Perchè avrei dovuto scherzare? Io amavo Santana più o meno come mamma amava papà, e non avrei saputo trovare modo migliore per dirlo probabilmente.

Ma quella volta la mia sincerità, a quanto sembrava, non era stata premiata.

Mia madre mi prese una mano e mi disse che non era come dicevo io. Che forse per me era difficile da capire, ma mi avrebbero fatto capire. Mi dissero che poteva essere come dicevo io nel caso di Artie, o di qualunque altro ragazzo io mi fossi mai vista o che avessi portato a casa.

-E Santana, lei cos'ha di diverso?-

-Lei è una ragazza, amore.-

Strabuzzai gli occhi. Perchè Kurt e Blaine potevano stare insieme, allora? Santana non avrebbe mai mentito, e lei mi aveva sempre detto che era normale ciò che stavamo facendo. “Siamo due persone che si amano, che male c'è?” Mi aveva detto una volta, avvolte nelle lenzuola della mia stanza.

Mio padre, avendo percepito l'incertezza nei miei occhi, mi si avvicinò e mi si sedette di fronte, guardandomi negli occhi.

-Brit, tesoro mio, capisco finalmente perchè ci hai detto ciò.- Sorrisi, speranzosa- Quella ragazza non mi è mai piaciuta, e capisco che forse ti ha messo in testa delle strane idee. Ma insomma, vedi, forse lei è un po' diversa da te e ciò ti ha semplicemente incuriosita.- Mi carezzò una guancia- La mia piccola Brit, curiosa sin da piccina.-

Mio padre mi abbracciò -Ma io non capisco ancora, davvero. Cosa c'è di male?-

A quel punto mio padre sciolse l'abbraccio e tramutò espressione. -Brittany Susan Pierce, u non sei così. Ok? Tu sei una ragazza normale e Santana sta solo provando a convincerti che non è così. Non devi più vederla.-

Iniziai a tremare e mi scivolò una lacrima sul viso.

-No-

Fu la mia unica e prima reazione a quelle parole.

-Vai nella tua stanza.- Mio padre chiuse gli occhi. Il suo tono era serio. -E vai a dormire, che domani ti accompagno a scuola io, prima di andare a lavoro.-

-Io non posso non vederla più-

Poi fu tutto come nei film. Mio padre mi prese per un braccio e mi fece alzare dalla poltrona. -Vai in camera tua, ho detto.- Pronunciò a denti stretti- Buonanotte, paperotta.-

 

 

Santana POV

Quando mi sono svegliata, stamattina, e sono uscita di corsa, con la paura di arrivare in ritardo per prendere Brittany, suo padre mi aprì la porta.

-Salve, signor Pierce- gli sorrisi -Brittany è pronta?-

-Brittany sarà accompagnata a scuola da me oggi, Santana. Lei non deve vederti più.-

I miei muscoli si irrigidirono al suono di quelle parole. Come mi succedeva subito dopo un salto agli allenamenti. -Lei vi ha parlato- capii. Capii che il suo discorso della sera prima, probabilmente, non aveva avuto il fine da lei aspettato.

-Non puoi approfittare di nostra figlia solo per la sua fragilità, Santana- il signor Pierce non era mai stato così duro con me. Anzi spesso era stato molto gentile a darmi accoglienza dopo scuola o le notti in cui i miei genitori erano fuori città- Pensavo che tu potessi solo farle del bene, ma a quanto pare..- i suoi occhi mi percorsero dall'alto in basso- Adesso va' via. Ciao, Santana.-

E così è iniziata la mia mattina. Con le lacrime.

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Ok, piccolo angolo autrice. L'idea è venuta da non so dove e non so quando, e subito dopo avere scritto il primo capitolo le mie idee si sono fermate D: Quindi, se vi piace, e ciò lo capirò solo con recensioni, continuo Altrimenti, incomplete is the way! Aspetto il responso! -J.
  
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