È
freddo x strada. Ma non mi
interessa. Ho davvero bisogno di questa passeggiata. La neve mi copre
mezza
caviglia e mi resta difficile camminare. Penso alle sue parole, una
lacrima
riga il mio volto. Sono cosi presa dai miei pensieri che non mi sono
accorta
che ah iniziato a
nevicare, la neve
scende giù candida leggera, deciso di ripararmi sotto un
portico, ma faccio un
passo falso e cado, perdo i sensi per qualche minuto, poi una voce
“hey ti
senti bene?” apro leggermente gli occhi e una sagoma sfocata
mi è d’avanti,
metto a fuoco alto, moro, occhi verde smeraldo , labbra carnose
“ ti senti
bene?” continua mi
alzo e lo guardo
meglio.. lo conosco, riconosco quei occhi “ Edd?” lui ah un aria stupita
“ Giulia” un sorriso si
allarga sul suo viso mostrando i denti perfetti. Lo guardo un
po’ imbarazzata..
“ ti va di entrare?” mi dice indicandomi il portine
verde dietro a me “ ah è
casa tua” e mi sento le guance avvampare, mi oltrepassa e
apre la porta e mi fa
cenno di entrare, sono un po’
titubante dopo
tutto quello che è
successo non so se..
Entro.
Lui mi segue e si
chiude la porta alle spalle. Mi guardo in torno, una casa semplice.
“come
stai?” mi dice con una
voce forse, un po’ nostalgica.
“bene
.. e tu.. come mai
qui? Non eri
partito per New York?
“
si, sono tornato due
settimane fa, per una piccola pausa, riparto tra tre giorni.”
“ah..”
Continuo
a guardarmi intorno
a cogliere ogni particolare di quella stanza fredda.
“
accendo il
caminetto e preparo una coccolata, ne
vuoi?”
“bhe..
forse dovrei andare..
“
“eddai
.. rimani” quel
rimani mi suona in testa come una
canzone.
“va
bene.” Lo dico un
po’ rassegnata
Lui
prende un po’ di legna e
la mette nel caminetto e accende il fuoco,
mi guarda e sembra quasi
che
cerchi qualcosa in me, come se avesse perso qualcosa.
Dopo
aver fatto le
cioccolate ci sediamo sul tappeto,
vicino al caminetto
“
racconta come ti vanno le
cose?” gli dico per rompere il ghiaccio
“
bene, non sono uno
scrittore di fama mondiale, ma ho scritto qualche libro.. “
“
oh giusto la tua grande
passione per la scrittura..”
e ricordo
quando mi diceva che mi avrebbe scritto un libro sulla nostra vita e
sarebbe
stato il libro più letto del mondo
“
un tempo ti affascinava ..
un tempo” lo dice con malizia, mentre mi guarda e sorride, un
sorriso cosi
bello che non vedevo da tanto.
“mi
sei mancata…. “
continua “mi
manchi” il
mio
sguardo di sposta nei suoi occhi è sincero
“
mi sei mancato anche tu ..”
gli dico abbassando lo sguardo. Poi ripenso a questi nove anni, a
quante cose
sono cambiate, ripenso agli inizi quando non facevo altro che piangere
e
disperarmi per lui, poi una mattina ho ripreso in mano la mia vita ho
ricominciato a parlare, sorridere, sognare e ad amare.
“
a che pensi?” mi chiede
“
a niente .. “
“
dai non fare la scema con
me.. ti conosco bene” e mentre finisce quella frase sento
salire la rabbia e il
dolore che ho nascosto a tutti per nove anni.
“
devo andarmene” mi alzo
veloce, prima di esplodere, prendo il cappotto e arrivo alla porta, lui
mi
ferma “ dove vai?perche?” devo uscire da questa
casa.
“
per favore non andare..”
“fammi
uscire Eddy” e mi
sento sempre più nervosa, sento che di non riuscire a
trattenere le lacrime.
“NO..
spiegami” e
mi guarda dritta negli occhi, e io cerco di
sfuggire a quei occhi che mi scrutano cercando di capire, abbasso lo
sguardo.
“
te ne sei andato Edd.. mi
hai lasciata, e non sai quanto è stato difficile, quanto sia
stata dura” e in
quel momento una lacrima riga il mio viso
“
mi hai lasciata qui da
sola..” mi abbraccia, cercando di consolarmi, ma mi scanso
“Eddy,
non puoi, non puoi
tonare e far finta di niente, offrimi una coccolata, fare quattro
chiacchiere
come due vecchi amici, non puoi farlo” lo dico tra i
singhiozzi
“Giulia..
è stata dura anche
per me, anche io ho sofferto”
“
ti avevo dato una scelta di
rimanere, con me, per me .. e hai scelto di andartene”
“
Giulia ho dovuto”
“
no Edd, non hai dovuto, hai
voluto.” La frase mi esce dalla bocca in maniera cattiva,
quasi ad incolparlo.
Ma lui Eddy, il mio Eddy, e non bada a niente e mi abbraccia, mi alza
il mento
e posa le sue labbra sulle mie. Lo guardo perplessa. Apre leggermente
la bocca
ma mi scanso.
“Edd..
io.. non ..
posso” ma
lui non bada a ciò che dico e
continua a baciarmi spostandosi sul collo,
“
puoi.. puoi” sembra
un soffio, ed ogni suo bacio inebria
la mia mente e la confonde, non capisco.
Sposta
le mani sulla mia
vita, alza leggermente la maglia e insinua le sue mani nel mio corpo.
Mi sposta
e ci accasciamo nel tappeto, penso a Carlo che
i aspetta a casa, ma è un pensiero fugace. Mi
spoglia e consumiamo li la
nostra ultima sera insieme, cosi doveva essere nove anni fa. Questa
è la sera
che ricorderò per sempre. Mi a alzo dal terra e mi rivesto.
“resta..”
mi dice
“
No.. devo andarmene.. “ e
lo dico, sta volta più sicura,
“resta
con me.. ti
prego” ripete
“
Edd io ho bisogno di una
persona su cui contare, qualcuno che non se ne vada in piena notte
senza
nemmeno un biglietto”
“
allora vieni con me..”
“
Eddy.. non posso .. Io ..
mi sto per sposare” e le parole mi escono veloci ma
orgogliose.
Lui
mi guarda scandalizzato,
triste perplesso. Io sorrido. Mi metto il cappotto.
“
Addio Eddy..”
Ed
esco.
Esco
e sono felice. Me ne
vado a casa, da Carlo. Il mio Carlo che rimarrà con me,
qualsiasi cosa accada.
Rimarrà con me. E mi amerà. Sempre.