Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: AmhranNaFarraige    06/02/2012    2 recensioni
Notte. Una notte che Axel avrebbe trascorso con Roxas. Una notte nella quale Axel è costratto a pensare alla propria natura proprio perchè Roxas con lui non c'è, perchè non si ricorda di lui. La notte nella quale Axel impara che anche un nessuno senza cuore è in grado di amare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts II
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era notte. Una notte che non avrebbe dovuto suscitare alcun genere di sentimento in una persona come Axel, un qualcuno che non aveva più un cuore, o meglio un nessuno. Eppure c’era qualcosa di fastidioso ma in qualche modo piacevole che gli ronzava costantemente nel petto e gli solleticava il gran foro che occupava il centro del suo petto. Una sensazione strana e dolorosa che provava ormai da parecchie notti, quelle notti che trascorreva tristemente ad osservare quel cielo oscuro che sperava anche Roxas guardasse.
Ma Roxas non si ricordava più di lui. Come poteva essere possibile?! Quando Axel il temerario si era spinto fino a Crepuscopoli per cercarlo in cambio aveva ottenuto solamente un paio di occhi blu che lo fissavano come se quelli smeraldini fossero due completi estranei, come se quel tizio dai capelli rossi fosse solamente uno particolarmente eccentrico a cui piaceva gironzolare per le vie della città mentre il tempo pareva per tutti essersi bloccato. Ed invano aveva cercato di ricordargli chi loro fossero stati l’uno per l’altro, che loro erano ancora l’uno per l’altro. Invano si ostinava a chiamarlo ancora “migliore amico” quando quelle parole avevano perso il loro significato.
Axel si strinse le ginocchia al petto e nascose il suo viso tra di esse, forse per nascondere una lacrima che avrebbe fatto dimenticare a chiunque la sua condizione di nessuno, forse perché non era pronto ad ammettere che in qualche modo i sentimenti proclamava scherzosamente per il biondino non erano poi un semplice scherzo, che se gli aveva detto qualche volta delle belle parole non era stato solo per uno scopo puramente materiale e godurioso, che se gli aveva stretto le braccia attorno alle spalle era stato per il desiderio di proteggerlo dalla fine che invece non aveva saputo cambiare, dalla fine che li aveva separati e che ora lo faceva soffrire come mai aveva pensato possibile.
Si rese così conto che, se piangeva, non era perché gli mancavano le nottate eccitanti che lo facevano divertire in maniera smodata e sconsiderata per il rossore puerile che coloriva le gote del suo compagno, ma più che altro proprio per la sola presenza di quello. Era dunque quello il sentimento che veniva comunemente definito con la parola “amore”? Impossibile. Un nessuno non può provare certe cose. Allora perché si sentiva così solo? Perché il dolore che percepiva così chiaro e forte non svaniva nel nulla nell’esatto istante in cui compariva?

Perché Roxas non era con lui a fargli scordare la loro natura ed a renderlo felice come se un cuore ce lo avesse davvero?
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: AmhranNaFarraige