06/02/2012
1 recensioniPer un vampiro esiste solo la fame
Sono qui. E in realtà non ci sono più.
Sono ferma e immobile, al centro del cortile della mia scuola. L’erba è più profumata di come ricordavo, più verde, più nitida tanto che riesco a vedere ogni singolo filo d’erba su cui poso i piedi.
Non respiro neanche. Stringo forte – forse troppo- la borsa tra le dite affusolate e taglienti, tanto da sentire le unghie affilate conficcarsi nella pelle… ma non fa male, non è fastidioso. Non sento nulla. Nulla.
Alzo lo sguardo verso l’alto e vedo il cielo, un cielo più celeste, più luminoso…
Mi sento me stessa, ma anche no. La parte di me, quella umana che continua a lottare sui miei istinti predatori, al momento, è quella più forte. Riconosco, infatti, la maggior parte dei volti che mi passano accanto e che mi sorridono, s’interessano di me; quei stessi volti che prima erano miei amici: le persone che facevano parte del mio mondo così grigio e sfocato in confronto a questo nuovo. Ma la mia vera natura, ciò che sono ora e oggi, non vede persone… vede burattini che potrei manipolare a mio piacimento con facilità e senza sentirmi minimamente in colpa; vede carne fresca e sangue rosso vivo di cui potrei cibarmi senza nemmeno sforzarmi tanto… mi basterebbe alzare un braccio, tirare all’indietro la testa mentre espongo al meglio la vena sul collo – quella più succulenta- della mia vittima e poi affondare con decisione i miei canini più affilati e appuntiti in quella tenera carne.
Alcuni, se potessero sentire il mio più recente pensiero, direbbero che è mostruoso, violento, sbagliato… che meriterei di morire tra le fiamme o con un paletto dritto nel cuore. Altri, invece, come Damon, il quale non può fare a meno del sangue umano e del divertimento puro e spaventoso, direbbe che è giusto, che è nella nostra natura voler sbranare un umano e cibarsi del suo sangue.
Ma una cosa sola ho capito da quando sono morta: per un vampiro, “buono” o “cattivo” che sia, non esiste giusto o sbagliato. Per un vampiro esiste solo la fame… il desiderio, anzi la brama del sangue nella propria bocca e tutti i sensi che si appagano soltanto per un istante. Solo un istante e poi ne vorrai ancora, ancora e ancora… senza mai averne abbastanza. Mai questa voglia si attenuerà. E “mai”, per un vampiro, è l’eternità.
Note: Salve, caro lettore coraggioso.
Devo dire che questa è la mia prima storia sul fandom "The vampire diareis". Questa fan-fiction è nata così, a dir la verità. Non aveva un senso... solo dopo mi sono accorta che rappresentavano alla perfezione i pensieri che io avevo dato a Caroline, dopo la sua trasformazione in vampira. Spero vi piaccia.
Un saluto,
JANE.
JANE.