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Autore: HermioneLily    06/02/2012    2 recensioni
Ciao ragazzi, ho deciso di scrivere una nuova one-shot, io da fan di harry potter mi sono sempre chiesta cosa pensava Merope riddle, nel giorno in cui ha dato alla luce il famigerato tom riddle,ecco a voi un mio piccolo pensiero...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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31, Dicembre, 1926
Orfanotrofio, Londra.


Oggi, 31 Dicembre, 1926, nascerà il mio bambino, ho gia pensato a tutto, al suo nome e in parte ho gia pensato al suo futro.
Lo chiamerò Tom, come suo padre, Marvolo, come suo nonno, Riddle.
In quanto al suo futuro, sperò che sarà sano e forte, non come sua madre, una povera strega debole, che non ha nemmeno il coraggio di usare la magia.
Penso al suo futuro senza di me e sono felice, spero di non soppravvivere a questo parto, perchè non voglio che mio figlio ,  l'erede dei Gaunt debba crescere con una madre ignobile come me.
Spero che abbia la forza necessaria di cercare suo padre e di mostrarsi a lui per quello che è, non come ho fatto io, con l'inganno e senza amore, che stupida che sono stata!,
Credevo che un piccolo filtro d'amore potesse far innamorare un principe azzurro di una sudicia strega.
Non voglio che il mio bambino si presenti alla mia vecchia famiglia, lo ucciderrebero sicuramente, loro odiano i mezzosangue e i babbani, ma io, a differenza loro, ho sempre covato un amore verso di essi,  sono più gentili dei maghi, più altruisti, non usano la magia per fare del male, ma la usano sempre in fin di bene, e poi amo i babbani perchè il mio Tom Riddle Senior è uno di loro.
Ricordo con chiarezza il giorno del nostro matrimonio, eravamo molto felici, io più di lui, dato che non ero sotto nessun incantesimo, ma lui mi sembrava felice lo stesso, mi baciava dolcemente, mi sussurrava parole gentili, come nessuno mai aveva fatto, e mi prendeva come se fossi stata la più bella donna dell'intero universo.
Faceva abbastanza caldo quando abbiamo concepito il piccoletto, era una bellissima giornata d'aprile, e correvamo per i campi che circondavano la nostra bellissima casa, quando mi prese, mi spinse verso terra e mi prese in mezzo ai campi, ricordo benissimo il profumo di lillà, da allora il mio colore preferito e il lilla e cerco di coprirmi sempre di quel profumo per non smarrire quel dolce ricordo.
Quando gli comunicai la notizia era cosi felice, che, decisi di smettere con la somministrazione del filtro d'amore, ma qualcosa andò storto, Tom diventava sempre più irrequieto, mi guardava male e l'esplosione di rabbia, avvenne quando gli rivelai la mia vera natua...
Mi disse che mi dovevo vergognare, che ero solo un rifiuto umano e che lui non volevo più stare con me, sarebbe tornato a casa dei suoi genitori, ma con me non ci sarebbe nemmeno rimasto un secondo di più.
E' cosi fu, prese tutte le sue cose e sconparve dalla mia vita, mi ritrovai a vagare per londra, da sola, senza soldi e incinta, vendevo qualsiasi oggetto, anche il più prezioso  come il medaglione di serpeverde, venduto a sole 10 sterline.
Una vera miseria, per quello che valeva davvero,  mio padre mi avrebbe ucciso.
Passarono molti mesi, e il giorno del parto si avvicinava.
Un giorno, camminavo per la Londra babbana, chiedendo elemosina, mentre passeggiavo scorsi l'orfanotrofio in cui mi trovo oggi.
 Pensai, subito, che sarebbe stato quello il posto in cui mio figlio sarebbe cresciuto, insieme ai babbani, per poter imparare ad amarli, come avevo fatto io, lontano da tutte le storie di purezza del sangue magico.
Cosi, oggi, ultimo dell'anno,  mi trovo in questa sala, è dalle nove di stamattina, che mi trovo qui, il travaglio ormai dura da sei lunghe ore, Tom e pronto, ma forse non lo sono io, forse non sono ancora pronta per combattere e dare la vita il mio adorato bambino.
Sono le 21:00, si avvicina il momento, sento delle donne che mi gridano di spingere, non ci vedo più, il dolore che provo è immenso.
Sento che qualcuno grida " La testa, eccola, sta uscendo ", cosi nelle mie orecchie entra un nuovo suono, quello del pianto di un bambino, un pianto forte e sano.
"Fatemelo vedere "
Una donna, molto giovane, mi adagia il piccolo bambino tra le braccia, è stupendo.
I suoi capelli sono corvini come quelli del padre e anche gli occhi sono magnifici, li ha appena aperti e mi guarda come se avesse visto la cosa più dolce al mondo.
Mi dispiace Bambino mio, ma io non sono giusta per te, tu meriti di meglio, tu meriti di vivere una grande esistenza.
 E' con questo ultimo pensiero , esalo il mio ultimo respiro...





  
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