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Autore: Kirby    15/09/2006    8 recensioni
Una guerriera alle prese con un sentimento che colpisce tutti noi... l'amore. Dalla meravigliosa canzone di Laura Pausini "Strani Amori"... buona lettura
Genere: Triste, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minako/Marta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace devo andare via

Mi dispiace devo andare via
Ma sapevo che era una bugia
Quanto tempo perso dietro a lui
Che promette poi non cambia mai
Strani amori mettono nei guai
Ma in realtà siamo noi

Ti aspetto da quasi due ore…

Due lunghissime… interminabili ore…

Sento dei passi… I tuoi passi… Ne sono certa…

Hai il fiatone… ti fermi a pochi passi da me…

Mi guardi ed annaspando riesci a dirmi “Mi dispiace… ma devo andare via… un impegno all’ultimo minuto” dici tu…

L’ennesima bugia… mi guardi imbarazzato…

Una bugia: lo sai tu… lo so io… lo sappiamo entrambi…

“Sono appena arrivata…” inizio io, sperando che tu possa cambiare idea, ma il tuo silenzio mi ferisce come una stilettata al cuore..

“Sicuramente questo impegno è molto importante…” aspetto che tu neghi, ma il tuo silenzio mi ferisce mi colpisce ancora più forte “… vai pure” mormoro con voce che io stessa stento a riconoscere…

“Magari… la prossima volta…” dici tu…

Sorrido ancora… un’altra bugia…

Perché prometti sempre e poi… poi tutto rimane come prima?

Dio, quanto sono stata sciocca… due mesi per riuscire a farmi notare da te, e quando alla fine raggiungo il mio obiettivo… tu mi allontani, giocando con i miei sentimenti, ferendomi…

Perché non riesco mai a trovare un ragazzo che mi ami?

 

E lo aspetti ad un telefono
Litigando che sia libero
Con il cuore nello stomaco
Un gomitolo nell'angolo
Lì da sola dentro un brivido
Ma perché lui non c'è, e sono

Metto il cellulare in bella vista sul tavolo…

Mi siedo lì accanto ed apro distrattamente un libro…

Non so neppure cosa sto leggendo… forse sto guardando solo le figure…

Osservo il cellulare: è acceso…

Magari non ha campo…?

Verifico… il campo c’è…

Magari è rotto… ?

Provo a chiamare una mia amica: suona… purtroppo…

“Ciao! Cosa c’è?” domanda allegra la voce di Usagi.

E se magari lui stesse provando a chiamarmi in quel preciso momento!?

“Nulla, solo una prova… Ciao Usagi!” dico in fretta, premendo il pulsantino rosso.

Chiama… chiama… prego dentro di me… ma il telefono rimane silenzioso.

Ed il mio cuore riprende a sanguinare… lentamente… ma inesorabilmente…


Strani amori che fanno crescere
E sorridere tra le lacrime
Quante pagine, lì da scrivere
Sogni da lividi da dividere

Siamo a quota otto con questo… no, se conto anche quello delle elementari… nove…

Eh, già: scaricata da ben nove ragazzi a soli quindici anni…

Devo avere qualche cosa di strano…

Una lacrima solitaria riga la mia guancia…

Piango… tocco quella piccola perla liquida e la fisso stupita…

No, lui non merita le mie lacrime… ma queste iniziano a scendere copiosamente senza che io possa fermarle…

Sono una stupida… un’ingenua… un sorriso amaro compare sulle mie labbra, mentre immagino la mia faccia con il mascara colato: assomiglierò ad un panda.

Sicuramente le mie amiche mi diranno

“E’ un mammone patentato!” inveirà Makoto, sperando di trovarlo a quattr’occhi (ed io non vorrei essere nei panni del mio ex… ^__^).

“Vedrai che troverai anche tu il tuo principe azzurro… proprio come me…” mi dirà Usagi abbracciandomi con affetto.

“Finiti gli esami ed andati nella scuola nuova… conosceremo nuovi ragazzi” mormorerà Ami, mentre noi tutte la fisseremo, facendola arrossire.

“Il prossimo sarà quello giusto!” concluderà Rei, pulendo con eccessiva foga il giardino, meditando qualche fattura.


Sono amori che spesso a quest'età
Si confondono dentro a quest'anima
Che s'interroga senza decidere
Se è un amore che fa per noi

Ma io lo amo davvero? Oppure sto con lui solo perché…

Già, perché? Mi domando, osservando la finestra, ignorando ora sia il cellulare che il libro…

Dopo Alan, pare che nessun altro sia stato in grado di fare breccia nel mio cuore…

Ma neppure Alan era quello giusto… mi fa notare la voce ironica della mia coscienza.

Arriverà mai quello giusto? Mi domando osservando la prima stella della sera brillare fiduciosa.

Lei sembra esserne convinta…


E quante notti perse a piangere
Rileggendo quelle lettere
Che non riesci più a buttare via
Dal labirinto della nostalgia
Grandi amori che finiscono
Ma perché restano, nel cuore

Mi alzo risoluta, il libro ancora aperto sul tavolo… dimenticato…

Non posso credere che tutti quello che mi ha detto… che mi ha scritto…

Fossero bugie!

Guardo sotto il letto e trovo la scatola dei ricordi…

E’ una scatola di scarpe che io ho decorato facendola diventare il contenitore dei ricordi mie e del mio attuale boyfriend…

Lettere… cinque lettere che Tsubasa mi ha scritto per dirmi quanto mi amava…

Usagi mi ha sempre detto che solo i grandi amori scrivono lettere…

Quindi il nostro dev’essere un grande amore… o forse no?

O forse era un fuoco fatuo, destinato a spegnersi alle prime avvisaglie della monotonia?

Anche con Alan credevo fosse il mio grande amore, invece mi sbagliavo…

E quanto ha fatto male vederlo con Caterina quel giorno…

Perché non riesco a dimenticare Alan!?


Strani amori che vanno e vengono
Nei pensieri che li nascondono
Storie vere che ci appartengono
Ma si lasciano come noi

Un’altra storia finita…

Senza come… senza perché…

Come tutte le altre…

E come al solito io sono qua, sdraiata sul mio letto a pensare a cos’è andato storto…

A chiedermi perché neppure questo era quello giusto…

E pensare che in tutte le soap il bello di turno fa di tutto per conquistare la sua amata…

Quant’è dura la vita… perché non può essere un bel film da vedere, dando qualche suggerimento e ben sapendo che comunque i protagonisti faranno a modo loro?

Già, la vita non è un film… è reale…

In un film si lasciano e si riprendono subito dopo…

ma nella vita reale quando avviene la separazione…

difficilmente si torna insieme…


Strani amori fragili,
Prigionieri liberi
Strani amori mettono nei guai
Ma in realtà siamo noi

Perché l’amore non può essere semplice? Non può essere facile?

No, l’amore ti fa piangere… ti fa rimanere inerme nel letto rifiutando il cibo ed ignorando se è giorno o notte…

Se c’è il sole o piove…

L’amore spesso ci fa fare cose stupide…

Come quella volta che per andare all’appuntamento con Rui, ignorando i consigli delle mie amiche e trovandomi corteggiata da dei teppisti… Fortuna che Usagi ha mandato Mamoru a recuperarmi…

Se solo ci penso mi viene ancora la pelle d'oca.

Strani amore che spesso a questa età
Si confondono dentro l'anima
Strani amori che mettono nei guai
Ma si perdono come noi
Strani amori che vanno e vengono
Storie vere che ci appartengono

Quante cavolate ho fatto nella mia breve vita?

Un'infinità…

Solo per la mia smania d'amore…

Solo per la mia ricerca del principe azzurro…

Se solo ci ripenso… quasi non ricordo i loro volti…

Il motivo per cui ero attratta da loro…

Chissà cosa staranno facendo…

Chissà se si ricordano ancora di me?

Chissà se sanno che sono Sailor Venus?


Strani amori fragili,
Prigionieri liberi
Strani amori che non sanno vivere
E si perdono dentro noi

E se le cose fossero andate diversamente?

E se uno di loro fosse stato quello giusto?

Quello che ho tanto cercato?

No… sicuramente non è tra loro il mio principe azzurro.

Appena formulo questo pensiero il mio cuore sembra rinascere…

Lo sento quasi fisicamente… Sta meglio… Sto meglio…


Mi dispiace devo andare via
Questa volta l'ho promesso a me
Perché ho voglia di un amore vero
Senza te

Un altro pomeriggio ad aspettare…

Un altro suo ritardo… Un'altra mia attesa… l'ennesima attesa…

Sento i tuoi passi affrettati sulla ghiaia del parco.

"Scusami! Sono in ritardo…" mormori tu con il fiatone ed il tuo splendido sorriso.

Ti guardo… e per la prima volta ti vedo per quello che sei veramente…

Sono stata un'ingenua…

"Figurati…" dico io guardandoti con calma esasperante.

"Andiamo al cinema? Danno Superman…" replichi fiducioso e sorridente.

"No, mi dispiace, ma devo andare via…" ti rispondo, mentre il tuo sorriso si spegne lentamente.

"Cosa?" mi chiedi, insicuro per questa mia frase.

"Devo andare via…" ripeto sicura, mentre vedo nei tuoi occhi l'incertezza.

"Ma… io… tu… noi… credevo…?" mi domandi esitante.

"Mi dispiace… Ma voglio il mio sogno… Voglio un amore vero…" ti dico dolcemente "Quello che non sei tu… Addio" concludo allontanandomi, mentre un sorriso va allargandosi sul mio viso.

Sì, il mio principe azzurro mi sta cercando… Non mi resta che aspettarlo, magari dando una piccola mano al destino.

 

 

Ecco qua la mia ultima creatura, venuta fuori quasi per caso in un pomeriggio di depressione…

Attendo i vostri commenti…

  
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