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Autore: Elias_    06/02/2012    10 recensioni
A Palazzo Vegeta la curiosità era al massimo livello, era infatti giunto nel pomeriggio un messaggio da parte del Re, aveva ordinato che una vasca di rianimazione fosse pronta per l'uso al suo ritorno.
Il piccolo Principe vagava per il gran Palazzo domandandosi per chi fosse quella vasca di rianimazione. Ricordò di come quella mattina avesse insistito per poter andare in missione con i suoi genitori e di come entrambi gliel'avessero negato.
"E' troppo pericoloso Vegeta, sarà per la prossima volta" gli aveva detto sua madre.
"Scordatelo moccioso, non è una missione adatta ad un marmocchio della tua età." Gli aveva detto il padre, e ora si ritrovava costretto a vagare fra i corridoi del palazzo chiedendosi cosa fosse accaduto e chi fosse rimasto ferito.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Re Vegeta, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Royal Family'
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Gli uomini portano solo guai!

 

A Palazzo Vegeta la curiosità era al massimo livello, era infatti giunto nel pomeriggio un messaggio da parte del Re, aveva ordinato che una vasca di rianimazione fosse pronta per l'uso al suo ritorno.
Il piccolo Principe vagava per il gran Palazzo domandandosi per chi fosse quella vasca di rianimazione. Ricordò di come quella mattina avesse insistito per poter andare in missione con i suoi genitori e di come entrambi gliel'avessero negato.
"E' troppo pericoloso Vegeta, sarà per la prossima volta" gli aveva detto sua madre.
"Scordatelo moccioso, non è una missione adatta ad un marmocchio della tua età." Gli aveva detto il padre, e ora si ritrovava costretto a vagare fra i corridoi del palazzo chiedendosi cosa fosse accaduto e chi fosse rimasto ferito.
Mentre andava verso l'hangar delle navicelle rallentò il passo per ascoltare ciò che si dicevano due giovani guardie Sayan.
"Sono curioso di sapere chi si è ferito nella battaglia…" disse un giovane ragazzo dai capelli corti e scompigliati.
"Bè" rispose l'uomo più anziano "non mi stupisco che ci sia un ferito, anche se la squadra è composta dai guerrieri più forti del nostro Pianeta, si dice che questa sia stata la missione più difficile degli ultimi anni."
Il piccolo Vegeta riprese a camminare e, più curioso di prima, attese con impazienza l'arrivo delle navicelle. Nella zona adibita per l'atterraggio delle navicelle, vi erano alcuni Sayan appartenenti alle guardie del Palazzo e alcuni medici fidati che avevano sempre lavorato a Palazzo.
"Principino, sei in ansia per i tuoi genitori?" chiese il medico di corte, lo stesso che aveva curato e seguito la gravidanza della Regina.
"No, sono i guerrieri più forti del Pianeta, non può essergli accaduto nulla." Affermò altezzoso.
Il vecchio medico sorrise, non si aspettava nulla di diverso dal giovane Principe. Lo conosceva da quando era nato e anche se aveva solo quattro primavere sapeva già parlare come un Sayan adulto.
E mentre il medico alieno tornava ad alzare lo sguardo verso il cielo rosso, finalmente le navicelle si intravidero nell'atmosfera.
"Eccoli!" Un giovane Sayan, facente parte delle guardie, si avvicinò non appena atterrarono tutti.
Le navicelle si aprirono e i vari guerrieri che ne uscivano, anche se malconci, non parevano aver bisogno della vasca di rianimazione, pensò Vegeta.
I suoi occhietti si spalancarono per la sorpresa quando vide che il Re, appena uscito dalla navicella,
teneva fra le braccia la Regina, apparentemente priva di sensi.
La folla che li osservava rimase ammutolita. Rosecheena, Regina dei Sayan, era la donna più forte del loro Pianeta, com'era possibile che fosse stata ferita in combattimento se anche guerrieri più deboli erano usciti incolumi della battaglia?
Re Vegeta, infastidito dall'immobilità della folla, parlò:"Che diavolo fate lì impalati? Sbrigatevi! Portatela immediatamente nella vasca di rianimazione, idioti!"
Istantaneamente i medici e le guardie si mossero verso il sovrano e presa la donna, rientrarono nel Palazzo diretti verso l'infermeria.
Il Principino li seguì correndo.

Sua madre era stata ferita, gli pareva impossibile, non era mai accaduto!
Non c'era più nessuno nell'infermeria, solo sua madre immersa nel liquido azzurro della vasca rigenerante e lui, in piedi, appoggiato sul vetro dell'oblò ad osservarla.
Erano trascorsi solo dieci minuti, eppure sembrava così tanto che stava lì a guardarla.
Il dottore aveva detto che le sarebbero bastate poche ore e che non aveva nulla di grave, ma la sorpresa era stata grande, e non solo per lui.
Sentì dei passi avvicinarsi, e li riconobbe subito, era suo padre.
L'uomo entrò nella stanza e notò subito il figlioletto.
"Che stai facendo?"
Il bambino si voltò senza sapere cosa rispondere, non voleva apparire debole di fronte a suo padre.
"Temi forse per la sua vita? Non devi figlio mio, lo sai che è la donna più forte dell'universo"
"Lo so" rispose il piccolo, ma si sentiva ugualmente inquieto. "Come è possibile che sia rimasta ferita?" Lui non riusciva proprio a spiegarselo...
Il Re rivolse lo sguardo alla sua destra, ricordare come si era ferita lo infastidiva parecchio, ma non poteva certo dire al moccioso che era stata colpa sua.
"E' bastata una distrazione, in battaglia può essere fatale. Te l'avevo già spiegato, no?"
Vegeta annuì "Non ha visto il nemico?"
"E' così" a salvarlo da altre inopportune domande del figlio fu il medico che giunse a portar novità.
"Maestà, posso comunicarle con certezza che la Regina non ha nulla di grave, ha solo ricevuto un colpo in un punto critico che le ha fatto semplicemente perdere i sensi. Le basterà un'ora di riposo nella vasca e tornerà più in forma di prima. Nulla di cui preoccuparsi."
"Bene"
Il piccolo Vegeta sorrise rassicurato.
"Sentito marmocchio? Puoi ritornare nelle tue stanze."
Il Principe sussultò, "Voglio rimanere qui, posso?"
Il medico guardò il monarca che fece spallucce: "Fa come ti pare" e se ne andò.
L'anziano dottore decise di allontanarsi, sapeva bene che i Sayan non gradivano gente intorno nei rari momenti in cui si lasciavano andare ai sentimentalismi.

Vegeta poggiò la piccola mano sul vetro che lo separava dalla madre.
Aveva davvero temuto per la sua vita. Avrebbe voluto esserci stato quella mattina, magari avrebbe visto il nemico e lei non sarebbe stata ferita.
Ma se non l'ha visto nemmeno il Re, si disse, come avrei potuto farlo io?
Guardava i suoi bellissimi capelli neri, lunghi, galleggiare nell'acqua e il suo bel viso coperto dalla mascherina che le permetteva di respirare.
Mai come in quel frangente si rese conto di quanto fosse bella sua madre, sicuramente non esistevano donne più avvenenti nell'intero universo.
Non vedeva l'ora di vederle riaprire gli occhi scuri e di sentire la sua voce limpida.
Si guardò intorno alla ricerca di una asciugamano da porle quando sarebbe uscita, a coprirla c'erano solo una fascia intorno al seno e degli slip scuri.
Poggiò la fronte contro il vetro sentendo che i capelli gli si appiccicavano alla pelle e chiuse gli occhietti.

Rosecheena si svegliò sentendosi completamente rigenerata, sentiva di essere immersa in un liquido e capì che doveva trattarsi della vasca di rianimazione, c'era stata rarissime volte, non ne aveva mai avuto bisogno.
Si ritrovò a pensare alla battaglia e a come mai fosse lì dentro ora.
Ricordò di aver sterminato tutti coloro che si erano opposti al suo cammino, non aveva lasciato superstiti, ma come diavolo si era ferita allora?
Dopo la battaglia lei, suo marito, e gli altri guerrieri si stavano riposando e…ma certo! Ora ricordava, era stata colpa di Vegeta! Tutta colpa di suo marito, come sempre, si disse, gli uomini non portano altro che guai!
Lei e le altre donne stavano cercando di cucinare improvvisando qualcosa di decente per gli uomini che avevano iniziato a lamentarsi per la fame e Vegeta le si era avvicinato lamentandosi del pranzo.
"Cos'è questa roba, donna?"
"Dovrai arrangiarti mio caro, cosa ti aspettavi?"
"Sono il Re dei Sayan, pretendo di mangiare qualcosa di buono!"
Lei lo guardò con aria di sfida "Dovrai accontentarti per ora, qui non c'è molto da cucinare, mangerai come si deve a casa!"
"Tsk," e si prese tutto il cibo che la moglie aveva cucinato.
"Ehi! C'era anche la mia parte lì!"
La donna, stizzita, si era voltata per cercare qualcos'altro, ma improvvisamente vide sbucare dal terreno uno degli alieni che credeva di aver ucciso. Non si fece cogliere alla sprovvista e con un colpo energetico lo eliminò, ma purtroppo quando si rese conto dell'altro nemico alle sue spalle era già tardi, sparò un' onda energetica che lo uccise, ma lui era già riuscito a colpirla.
Pazienza, pensò.

Riaprì gli occhi e inarcò un sopracciglio per poi sorridere. Suo figlio stava lì, in piedi con la fronte contro il vetro e gli occhi chiusi, una mano appoggiata al vetro.
Allungò il braccio e poggiò la sua mano su quella del Principe.
Quando lui riaprì gli occhi lei sorrise dolce, solo a lui riservava quei sorrisi, nessun altro li aveva mai visti.
"Madre…" sussurrò Vegeta, poi abbassò lo sguardo sulla mano della donna che fine ed elegante gli faceva notare quanto fosse piccolo in confronto, e sorrise.
La vasca di rianimazione emise un segnale sonoro e velocemente il livello dell'acqua si abbassò notevolmente, finché il vetro non si aprì.
Vegeta cercò gli occhi della madre e sorridendo le porse un asciugamano. La donna lo prese osservando il suo cucciolo che l'aveva vegliata.
"Eri preoccupato?" chiese mentre si asciugava i capelli.
"No… bè…un pochino."
La donna gli sorrise "Non sai quanto sono forte?"
"Sì che lo so, ma…" abbassò lo sguardo "non ti avevo mai vista ferita…"
"Non è stato nulla Vegeta, capita a tutti, anche ai migliori."
"Il Re ha detto che è stata colpa di una tua distrazione se sei stata colpita"
"Cooosa??" Si adirò "Tuo padre ti ha detto che è stata colpa mia? Al contrario! E' stata tutta colpa sua!"
Vegeta inarcò un sopracciglio, ma che voleva dire?
"Come colpa sua?"
"Ah, lascia perdere!" gettò l'asciugamano su un tavolino e rivestitasi s'incamminò verso l'uscita.
"Su! Andiamo."
"Sì" Vegeta si mise al suo fianco mentre si dirigevano negli appartamenti della donna. Il bimbo osservò la madre, visibilmente accigliata.
La donna se ne accorse subito e parlò.
"Gli uomini portano solo guai!"
Il Principino la guardò perplesso e continuò a camminare al suo fianco.
Rosecheena, mentre rimuginava sul marito, si ritrovò a pensare che nonostante tutto quello che le faceva passare, il Re non le aveva portato solo guai, ma anche un piccolo Principe.
E sorrise.








Ciao a tutti =)
Come vedete non riesco a fare meno di Vegeta e family.
Spero che la storia sia piaciuta e di non essere sfociata nell' OOC, se così fosse fatemelo sapere.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e vi invito a lasciarmi un parere bello o brutto che sia. =)
Baci baci…

   
 
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