Fumetti/Cartoni europei > Rat-Man
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Autore: Leo    15/09/2006    1 recensioni
Introduzione modificata. E' vietato usare il doppio tag br.
Rinoa81, assistente amministratrice.

Rat-Man ha rinunciato alla sua identità per salvare la città...ma è così stupido da riprenderla dopo neanche una settimana! Ed è subito individuato da Valker che cercherà di ucciderlo con le sue mani...
Questa è fatta apposta per Lucifer_teh_Darkslayer...spero la leggerai!
Vista la nascita della sezione apposita di Rat Man (scoperta da me solo oggi) aggiungerò i personaggi precisi per ogni storia...un pò di ordine, dai!!!
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Arcibaldo, Boda Valker , Rat-Man, Tadeus Brakko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La rinascita del Rat-Man

“Signore! Il guardiano è tornato!”. Valker si girò verso il suo assistente. “Davvero? Ed è riuscito a prendere questo supereroe misterioso?”. Jorgesson esitava. “Ecco…”. “Jorgesson sii chiaro…sai cosa succede se non riesco a capire al volo…”. “Gia…” disse Jorgesson guardandosi l’ingessatura alla gamba. “Allora?!”. “Beh, temo di dovervi dare una brutta notizia: il guardiano è tornato a mani vuote!”. “Che cosa?! Non può essere: è stato costruito con l’ordine di colpire fino a morte certa!”. “Il guardiano non ha colpito nulla…”. Valker rimase a riflettere. Si girò verso il computer. Continuando il suo lavoro. “Signore…cosa dobbiamo fare?!”. “Ci sono due ipotesi Jorgesson…o il supereroe è riuscito a fuggire dai sensori del guardiano…o è riuscito a fare paura al guardiano…”. “È impossibile signore! Il guardiano è una macchina, non prova sentimenti come la paura!”. “Il guardiano è programmato per ritirarsi se il nemico è troppo forte.”. Si girò verso il suo assistente. “Non so chi sia…ma dovremo abbatterlo in altro modo…se è così pericoloso da bloccare il guardiano, potrebbe darci troppo filo da torcere!”.

Nello stesso momento l’ormai non più Rat-Man (che per convenzione in questa storia verrà chiamato solo Rat-Man) era nella sua casa. In bagno. Con la nuova copia di smanazza. “Signore…ha bisogno di qualcosa?!”. “No grazie Arcibaldo! Sono a posto così…”. Ma passiamo a quando Rat-Man è già uscito. “Arcibaldo…tu credi che il Rat-Man dovrebbe tornare?”. Arcibaldo non mosse un ciglio. “Signore: se far tornare Rat-Man significa far tornare nuovamente le ombre come è stato una settimana fa…le consiglierei di evitare!”. Rat-Man abbassò tristemente la testa. Si girò verso la finestra. Ci fu un attimo di silenzio assoluto. Poi si voltò nuovamente verso Arcibaldo. “E se tornassi come ‘SuperTopo’!”. Arcibaldo si girò verso il padrone di casa. “Signore, so quanto le manca la lotta contro il crimine…ma deve fare uno sforzo. Si ricordi cosa è successo! Si ricordi perché ha dovuto abbandonare la propria maschera…”. Ci fu un altro lungo silenzio. “Consideri tutto ciò come la missione più grande della sua vita…”. A quelle parole, Rat-Man alzò le braccia al cielo. “YUHUU! Sono in missione!”. Arcibaldo non seppe cosa rispondere. “Vado a mettermi subito il costume!”. E corse via, lasciando Arcibaldo senza parole.

“I sensori del guardiano stanno segnalando la presenza di un supereroe!”. “Bene!”. “Cosa faccio?! Lo lascio libero?”. “No Jorgesson…se quest’uomo è davvero così potente da riuscire a fermarlo sarebbe inutile lasciare che se ne occupi il guardiano.”. “Allora cosa vuole che faccia signore?”. “Prepara un auto…”. Jorgesson non capiva. “Con queste mani…romperò il collo a questo essere!”. Il suo assistente lo guardò con un po’ di paura addosso. Poi, esitante, cominciò a parlare. “C’è un problema, signore.”. “Quale?!”. “Lei non possiede un auto…”. Valker si girò; fissò il suo assistente negli occhi. Rimasero immobili per un po’. “Ho capito signore…”. E si avviò con una mazza da Baseball verso la porta d’ingresso. Si sentirono un paio di tonfi e un grido smorzato. Poi Jorgesson entrò nuovamente nella stanza. “Le dispiace se è un po’ ammaccata?!”.

Rat-Man era davanti allo specchio. Aveva appena finito di indossare nuovamente il suo vecchio costume. “E adesso tutti dovranno di nuovo temere la potenza del Rat-Man!”. E cominciò a sogghignare. “Non penso che sia una buona idea signore…”. “Ah, non preoccuparti Arcibaldo! Vedrai che andrà tutto per il meglio!”. “Diceva così anche all’attentato del papa…”. “Questa volta sono sicuro che andrà tutto bene!”. “Lo spero signore!”. Rimasero immobili. “Cosa ha intenzione di fare, signore?”. “Aspetterò la solita chiamata di Brakko!”. “Signore! Le ricordo che ha assicurato al capitano Brakko che sarebbe stato lei a chiamare!”. “Allora forse è ora di alzare il telefono…”. E scese di corsa per le scale.

“Ecco signore! È qui che è stata rilevata la sua presenza!”. “Bene Jorgesson…andiamo a farci annunciare!”.

Arcibaldo aprì la porta trovandosi di fronte due uomini: uno con un paio di occhiali e un lungo impermeabile marrone e una pistola in mano, l’altro con un camice da scienziato, senza un braccio e con una gamba ingessata. L’uomo in impermeabile si voltò verso l’altro. “Ora che ci penso…Jorgesson…ma come hai fatto a guidare l’auto?!”. Jorgesson si voltò verso il suo signore. Rimasero in silenzio. Poi entrambi si girarono verso Arcibaldo. “Salve! È in casa Rat-Man?”. Caricò la pistola. “Dovremmo ucciderlo…”. Arcibaldo scrutò i due uomini. “Si, signori! Ma in questo momento è al telefono. Volete attenderlo?”. “Si grazie!”. “Prego, accomodatevi! Volete una tazza di tè?”. “No grazie!”. “Vado ad annunciarvi.”. “Grazie.”.

“Signore! Ci sono visite.”. “Chi è?”. “Due signori. Hanno detto di volerla uccidere.”. “Hai detto che sono a telefono?”. “Si, signore!”. “Perfetto! Assicura che sarò da loro a momenti!”. “Si, signore!”.

“Il signore vi riceverà a breve!”. “Grazie!”.

Dopo una decina di minuti, Rat-Man capì ciò che il maggiordomo aveva detto. (Però! È stato veloce!). “Accidenti…è ora di usare la trappola per ospiti indesiderati!”. Si avvicinò a una leva. “Eheheh! L’avevo costruita per Cinzia, ma la userò per scopi migliori!”. Abbassò di colpo la leva.

“Signore! Ha notato la targa con su scritto ‘Trappola per ospiti indesiderati’?”. “Si Jorgesson, ma non preoccuparti! Vedi?! C’è un’altra targa con su scritto ‘In rifacimento’!”.

“Maledizione! La trappola non funziona! Devo scappare per la porta posteriore! Arcibaldo!”. “Si, signore?!”. “Io devo scappare, racconta una qualsiasi storia ai signori e mandali via!”. “Va bene, Signore!”. Arcibaldo si avviò verso la sala dove i due uomini attendevano, mentre Rat-Man si diresse verso una piccola porta che dava all’esterno. “Non riusciranno a prendermi! Non ci riusciranno! Io sono Rat-Man! Non un uomo qualunque!” e continuò a correre.

“…e questa era la storia di Cappuccetto Rosso!”. Valker aveva una lacrima in viso. “Povero lupo…non è giusto che abbia fatto questa fine!”. Si asciugò gli occhi, e guardò il maggiordomo. “ma perché ci ha raccontato questa storia?”. “Mi è stato ordinato dal signor Rat-Man!”. “Si, ma adesso lui dov’è?!”. “Oh…è dovuto scappare! Mi ha raccomandato di accompagnarvi alla porta!”. “Ah! Va bene! Quando lo possiamo trovare?”. “Non saprei…provate verso ora di cena!”. “D’accordo, grazie mille!”. “Arrivederci!”. E andarono via.

  
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