"Sei
insopportabile Draco! Non capisci mai nulla di quello che voglio dirti!"
gli sbottò contro un moretto al quanto contrariato.
"Certo
Potter sono sempre io quello che non capisce mai nulla! Certo!" rispose di
rimando un Draco tranquillo e pacato come al solito.
"Si!
Sei tu! Sei sempre tu!"sbottò stufo "non riesci a capire quello che
voglio dirti... fraintendi sempre tutto!!"
"perdonatemi
sua eccellenza che capisce tutto al volo"disse con sarcasmo, cosa che fece
incazzare non poco Harry.
"lo
vedi??Ma ti senti quando parli?" gli domandò per ricevere una risposta
alla sua disperazione, perchè dovete sapete che stare
con Draco Malfoy è una disperazione.
"certo
che mi sento!!Ti paio sordo forse??E non urlare!"ribatté portandosi le
mani alle orecchie il povero Serpeverde che non voleva di certo diventare sordo
per lui, Harry Potter.
"ma
sentilo!Signor che ogni tre per due ci prova con quel
suo caro amico che si ritrova sempre appiccicato!"sbottò spostando
l'argomento, che precisiamo degenerato fin dall'inizio.
"Allora
è questo che ti brucia!"esclamò capendo la situazione e dove voleva
arrivare Harry "Sei geloso di Zabini!E non provare a negare..."
"Io
non nego e non sono geloso!"rimbeccò il moretto sentendosi colto in fallo.
"certo
e io sono un povero e sfigato Tassorosso!"
cantilenò Draco guardandolo come a dire 'non sono un fesso'
"smettila
di fare il cretino!E' un discorso serio questo" lo guardò con serietà il
grifondoro sentendosi preso un po' per i fondelli. Draco lo guardò corrugando
la fronte.
"Affogherò
i dispiaceri nell'alcol"concluse Harry stanco di
battibeccare con lui come al solito.
"che ti venga uno shock anafilattico" gli rispose acido
Draco appoggiandosi alla colonna che dava sul cortile interno della scuola
"che
tu possa diventare mangiamorte" sbottò contro il ragazzo rispondendo a
tono.
>
"certo
che lo farò"
"bene
e io ti ucciderò" concluse incrociando le braccia al petto guardandolo con
astio
>
"se
non ti ammazzerò io prima" rispose con un ghigno e spostandosi una ciocca
bionda che gli cadeva sulla fronte
"certo…come
no...coniglio cacasotto" si mise a ridere
"o ti ammazzerà Voldemort" continuò Draco sicuro delle
sue parole.
"fanculo...almeno
non ti vedrò più coniglio"
"ecco
crepa Potter"
"fanculo
Malfoy"
"fottiti Potter"
"sei molto più bravo tu in questo"
"ovvio,
non ho mai avuto dubbi a riguardo e poi tu non sai fare un cazzo" ribatté
cattivo sottolineando le ultime parole.
"se non so fare un cazzo allora perchè stavi con me
stronzo"
"eri
tu che stavi con me deficiente" rispose a tono dall’alto della sua
superiorità.
“cosa c'è?? Volevi avere la soddisfazione
di esserti fatto Potter?” domandò Harry
stringendo spasmodicamente i pugni facendo sbiancare le nocche.
“gia
era proprio così” rispose calmo come sempre.
“che
tu...che tu possa crepare Malfoy...te lo auguro con tutto il cuore...” disse cercando di rimanere calmo
mentre la vena sulla tempia pulsava velocemente.
“che
parole dolci dette da te Potter” proferì in risposta
guardandolo negli occhi profondamente mischiando i colori delle loro iridi .
“sei
un figlio di puttana....hai ragione....ti meriti il
padre che hai” rispose in maniera cauta e calma…sembrava..
“e
tu la tua sfiga che ti porti addosso”
“.....ti odio...ho la mia sfiga ma almeno non mi cago sotto
per ogni cosa che vedo....idiota! “ gli sbottò non sapendo più cosa dire, si
stava davvero alterando, davvero, e molto anche.
“l'idiota
sei tu non io potter”
“certo...se
ne sei convinto....”
“io
me ne frego altamente “
“bene....f...fanculo...” fece quasi allo stremo della pazienza,
come poteva? Come poteva permettergli di trattarlo così?
“nel
tuo” disse semplicemente come una risposta automatica.
“sei
un puttaniere....e certo non nel mio...non hai
nessuno da fotterti?? Vai che gia mi hai
rotto” sbottò
voltandosi dandogli le spalle volendo liberarsi di quella rabbia che lo stava
ormai possedendo.
“tanto
poi tornerai a cercarmi ti manco troppo...”
“ti
sbagli Malfoy...non cercherò uno stronzo come te...mai..”
sottolineò.
“certo,
certo”
“fanculo
Malfoy...”
“Gia
Potter, stavo giusto andando a fare una visita al mio caro amico Zabini…ci avevi
visto bene...stiamo sempre attaccati l’uno all’altro e di notte…” disse lineare
lasciando la frase a metà.
Harry
adirato si voltò scagliandosi contro il biondo e facendolo cadere a terra, iniziando poi a
prenderlo a pugni “fanculo...” continuava
a dire mentre si sfogava su quel corpo. Draco intanto stranamente dalle comuni aspettative lo lasciò fare. Il grifondoro continuava a
picchiarlo sfogando tutta la rabbia che le parole di Draco avevano alimentato,
nel suo animo gia instabile e insicuro riguardo sentimenti dell’altro. Un pugno
in viso, un altro nello stomaco, questo accadde, prima che il moretto prendesse
Draco per il colletto della camicia spingendolo poi al suolo, li in mezzo al cortile, sedendosi poi a cavalcioni su di lui
continuando a colpirlo senza sosta.
“stronzo....figlio di puttana..” gli
gridava contro mentre Draco continuava a rimanere immobile senza reagire.
“sei
uno stronzo...ti odio ti odio ti odio..." diceva smettendo di colpirlo e urlandoglielo a pochi
centimetri dal viso. Si alzò poi con sguardo furente lasciando Draco a terra
col volto grondante di sangue. Il biondo continuò a rimanere immobile guardando
verso l'alto, forse non rendendosi nemmeno conto di ciò che gli era accaduto
intorno.
“stronzo
perchè non ti muovi? EH? Perchè non ti difendi lurido
bastardo?? “chiedeva sempre furioso...non si era sfogato abbastanza ma Draco
non rispondeva, era immobile a terra.
“rispondi
Malfoy....cosa c'è?? Il gatto ti ha mangiato la lingua??” chiese ironico con tono tagliente ma in quel momento
Draco si volto a guardarlo nonostante non vedesse molto a causa del sangue
raggrumato sul viso latteo, ma dalle sue labbra non uscì nessun suono udibile.
Harry
in quel momento ebbe un sussulto, non credeva di
avergli fatto tanto male.
Tum -Tum
Tum -Tum
Il
suo cuore perse un battito nella consapevolezza di come le sue insicurezze avessero influenzato e offuscato la sua mente permettendogli
di ridurre in quello stato l’unica persona che avesse mai amato.
Gli
occhi di Draco cominciarono a chiudersi lentamente nonostante cercasse in tutti
i modi di rimanere sveglio.
"o
mio Dio Draco...!" urlò con gli occhi lucidi inginocchiandosi vicino al
corpo "mi...mi dispiace...." disse provando a pulirgli la faccia con la propria maglia.
"Draco
ti prego....rispondimi....ti prego..." disse cominciando a piangere.."Draco
guardami...Draco...rimani sveglio ti prego!" sussurrò oramai senza voce
prendendogli il viso tra le mani, ma il biondo proprio non ce la faceva,
continuava chiudere gli occhi e riaprirli di scatto.
"oh
mio Dio Draco...ti prego amore...apri gli
occhi..." pianse ancora "non volevo..."
“aiuto!”
urlò nelle lacrime ma nessuno rispose. Erano soli in quel momento, a causa
delle vacanze di Natale, ed Harry ricordava ancora quando Draco gli aveva detto
che sarebbe rimasto con lui nella scuola durante le festività. Ora doveva calmarsi, rimanere lucido. Prese il
ragazzo in braccio e con non poche difficoltà corse verso l’infermeria col
corpo inerme del principe delle serpi tra le sue braccia
"Madama
Chips..”urlò entrando e fermandosi a respirare sempre
con Draco tra le braccia “la prego...venga subito..."continuò Harry sporco
di sangue poggiando delicatamente Draco su un lettino.
“Per
Merlino!!”urlò la donna portandosi le mani davanti alla bocca “ cosa è successo
Potter??” chiese guardando i due e tenendo lo sguardo fisso su Draco
"la
prego…si sbrighi è svenuto e…. ha perso molto sangue”
mugolò piangendo mentre la donna correva
verso il corpo esanime del ragazzo per constatare le sue condizioni.
”Questo
è un problema” parlò per sé rendendo partecipe anche Harry dei suoi pensieri
“Il signor Malfoy ha un gruppo sanguigno molto raro....”
proferì la donna sedendosi stancamente sul letto di
fronte a quello del Serpeverde "Sa signor Potter solamente il due per cento della popolazione possiede un
gruppo così raro, ovvero per spiegarmi meglio uno o al massimo due casi su
dieci”. Harry sbarro gli occhi "per cui non può
ricevere sangue da un'altra persona?” domandò non capendo bene quello che
l’infermiera stava dicendo.
“il
gruppo sanguineo del signor Malfoy è AB- e può riceve solamente da un donatore
dello stesso sangue e abbiamo pochissimo tempo a disposizione..”
Ad
Harry si illuminarono gli occhi e porse il braccio all’infermiera “è il mio
stesso gruppo…gli doni il mio..”enunciò guardando l’infermiera.
“Non
sta scherzando signor Potter vero?” domandò incredula l’infermiera.
“Non
scherzerei mai in un momento del genere e con Draco in quelle condizioni
Madama” le disse con una determinazione furente nello sguardo.
La donna sorrise “si stenda qui” annuì
indicandogli il lettino alla destra del biondo.
“sa
signor Potter…”iniziò mentre faceva comparire una macchina stranamente babbana
e iniziando a sistemarla per la trasfusione “alle volte occorrono dei metodi
babbani per risolvere ciò che non si può portare a termine con la magia” Harry
le sorrise lievemente mentre i suoi occhi rossi si intravedevano
ancora per il pianto precedente.
“ora
stia fermo e non si preoccupi se sente che la testa le
comincia a girare, sarà solo perché sta donando il suo sangue al signor Malfoy”
Harry in risposta annuì e chiuse gli occhi pensando a tutto quelle era successo
in quei pochi minuti, e nel frattempo sentiva la testa pesante e tutto iniziava
girare, la stanza girava in tondo e poco dopo sentì le forze venire meno
portandolo ad addormentarsi.
Draco
si sveglio percependo un intensa luce provenire dalla
stanza ma in realtà non era cosi…la flebile luce dell’alba entrava filtrata
dalle pesanti tende e si infrangeva su uno specchio posto stranamente ai piedi
del letto facendo cosi che la luce si riflettesse in questo dritta ai suoi
occhi…. 'ah...la testa' pensò portandosi una mano sul capo mentre brevi flash
dolorosi gli ricordarono ciò che non molte ore prima era accaduto tra lui e il
moro….con un sospiro voltò lo sguardo verso la figura dormiente accanto al suo
letto ma il suo sguardo non si soffermò su Harry, ma passò oltre mentre i
ricordi si facevano più nitidi e intensi.
********
“fanculo malfoy...”
“Gia Potter, stavo giusto andando a
fare una visita al mio caro amico Zabini…ci avevi visto bene...stiamo sempre
attaccati l’uno all’altro e di notte…” disse lineare lasciando la frase a metà.
Harry adirato si voltò scagliandosi
contro il biondo e facendolo cadere a
terra, iniziando poi a prenderlo a pugni “mai…nel…mio...”
continuava a dire mentre si sfogava su quel corpo.
Draco intanto stranamente dalle comuni aspettative lo
lasciò fare. Il grifondoro continuava a picchiarlo sfogando tutta la rabbia che
le parole di Draco avevano alimentato, nel suo animo gia instabile e insicuro
riguardo sentimenti dell’altro. Un pugno in viso, un altro nello stomaco,
questo accadde, prima che il moretto prendesse Draco per il colletto della
camicia spingendolo poi al suolo, li in mezzo al
cortile, sedendosi poi a cavalcioni su di lui continuando a colpirlo senza
sosta.
“stronzo....figlio
di puttana..” gli gridava contro mentre Draco
continuava a rimanere immobile senza reagire.
“sei uno stronzo...ti odio ti odio ti
odio..." diceva
smettendo di colpirlo e urlandoglielo a pochi centimetri dal viso. Si alzò poi
con sguardo furente lasciando Draco a terra col volto grondante di sangue. Il
biondo continuò a rimanere immobile guardando verso l'alto, forse non
rendendosi nemmeno conto di ciò che gli era accaduto intorno.
********
Ora
ricordava. Ricordava quel momento.
Madama
Chips entrò nell’infermeria per controllare i due ragazzi “oh..
signor Malfoy…si è svegliato come si sente?…” chiese la donna avvicinandosi, controllandogli
il polso e alcune bende che aveva sul viso.
Draco
non rispose voltandosi dalla parte opposta.
“signor
Malfoy non è educato girarsi mentre una persona le parla..
inoltre... se non parlerà con me dovrà parlare col professor Piton oppure con
Silente” disse seria volendo anche suscitare l’attenzione del ragazzo.
“cosa le è successo??” domandò infine rimanendo ferma ad
osservarlo
"niente"
rispose non voltandosi verso la donna.
“signor
Malfoy...quello che le è successo è una cosa seria, per cui
deve parlare”
"ho
detto niente" ribatté come prima.
“d'accordo
allora ne parlerà col preside e non si muova, siete ancora collegati” terminò
voltandosi e controllando anche Harry.
"siete chi?" domandò in un sussurro voltando la testa
verso l’infermiera.
“lei
e Potter” disse semplicemente.
"chi??"
fece non credendoci e alzandosi di colpo a sedere, cosa che gli provoco una scossa di dolore che lo fece gemere per la
distrazione, poi con più calma voltò il capo per osservare il ragazzo vicino a
sè.
“signor
Malfoy le ho detto che non deve muoversi, nonostante
la trasfusione lei è ancora debole, ma stia tranquillo” lo rassicurò voltandosi
verso di lui.
"trasfu che?" domandò non capendo.
“una
trasfusione...per salvarla il signor Potter le ha donato
il suo sangue” specificò l’infermiera. “lei ha bisogno di altre
bende, torno tra un minuto non si muova d’accordo?” domandò serena al ragazzo
prima di uscire.
Harry
sembrava dormire beato, ma Draco non sapeva cosa provare nei suoi confronti,
non sapeva se quello che sentiva poteva essere paragonato a odio o dolcezza.
Lentamente si alzò avvicinandosi al letto del moretto. Gli accarezzò lievemente
una guancia che pareva fredda. Guardò l'ago che aveva nel polso con quella
striscia rossa che influiva la vita al suo corpo e poi quello del ragazzo…si
sentì il vuoto dentro. A quella vista si senti mancare riuscendo però ad
appoggiarsi al comodino di fianco.
Harry
intanto si mosse irrequieto nel sonno "non volevo...perdonami…” sussurrava
come una nenia, percependo la presenza del ragazzo accanto a se..
Draco
lo osservò e si appoggiò al letto per non cadere... 'diamine!'
sbotto mentalmente, non riusciva a stare in piedi e la cosa non gli piaceva per
niente. Non si era mai sentito tanto impedito.
"Draco.."
sussurrò Harry mentre una lacrima gli solcava la
guancia morendo poi tra le sue labbra socchiuse, e d'istinto il Serpeverde
corse nel suo letto infilandosi sotto le coperte coprendosi completamente come
a volersi nascondere da tutto e da tutti ma soprattutto dalla confusione che
provava… alcune lacrime scesero dai suoi occhi di ghiaccio... non voleva
sentirlo...non voleva.