Albus.
Gli era sempre piaciuto il suo nome: significava “bianco” e sembrava che rispecchiasse alla perfezione l'animo candido di quel ragazzo sempre giusto, gentile con tutti, pronto a difendere i Babbani.
Un giorno, però, l'occhio gli cadde su alcune parole scarabocchiate all'angolo della pagina di un vecchio libro: Albus: bianco (opaco).
Comprese che non c'era nome più calzante per lui. Alla vista di tutti, era l'uomo che simboleggiava  la totale bontà, l'assoluta giustizia, l'assenza di difetti. Ma in realtà era un bianco opaco, macchiato di un'ombra che continuava a nascondere.
Albus Silente sarebbe sempre rimasto un bianco impuro.

Note (Do re mi!) di Roxanne Potter.

Sì. Sono io. Sono Roxanne Potter, I'm still alive! *Balle di fieno.*
Cavolo, erano più di due mesi che non pubblicavo una fanfiction.ç_ç Che ci volete fare? Questa è l'età della scuola e tanto altro, e mi è venuto tipo il blocco del fanwriter. E per un sacco di tempo non ho avuto neanche voglia di scaricare Nvu sul nuovo computer. (Come se a qualcuno importasse delle mie tristi vicende.u.u)
Uhm. Sono tornata con questa drabble, scritta un po' di tempo fa per un contest scaduto da più di un mese, di cui non credo siano ancora usciti i risultati. Non so, devo controllare.
Spero che vi piaccia, e... sì. Il blocco del fanwriter mi sta passando. Quindi tornerò su EFP, di fanfiction o recensioni che si tratti. A presto, miei affezionati (?) e fedeli (?) fan. *Evapora.* (Uh, l'ispirazione per questa drabble mi è venuta studiando latino. Vi rendete conto dell'utilità di questa materia, ora?u.u)