I can’t find, oh the right romantic line
But see me once
and see the way I feel
(Don’t let the sun go down on me, Elton John)
Sedeva sulla comoda poltrona della biblioteca della facoltà, perso nei suoi pensieri. Il sole calava pian piano, macchiando d’ombra la sconfinata distesa di libri che lo proteggeva dal mondo esterno e da Lui.
Come aveva potuto fidarsi di un tipo così estroverso, sportivo e libertino? Sapeva che erano troppo diversi.
Nella sua mente riviveva i colorati ricordi dei loro giorni felici, diligentemente accompagnati dai versi di quei poeti che mai lo avrebbero abbandonato. Era così facile trovare i versi giusti per la felicità, ma per il dolore? Nessuno aveva sofferto come lui, nessuno aveva vissuto quello che aveva passato lui. Tutti quei poeti morti da secoli non potevano capirlo e su questa spirale di pensieri cupi scivolava sempre più nel suo buco nero.
“Sam?” chiamò una voce fin troppo nota, solleticandogli il cervello e l’anima.
Poco a poco tornò presente a se stesso.
Era tornato per salvarlo?