A volte mi faccio paura. Sono
così scontrosa e pungente che
mi spavento da sola. Ho riflettuto molto su questa mia imperfezione
caratteriale,
e sono arrivata alla conclusione che non posso farne a meno, almeno non
con
tutti. Non sono mai stata brava a trattare con gli altri, che
sicuramente non
hanno contribuito aiutandomi ad “uscire dal
guscio”, ma il punto è che mi sono
dovuta arrangiare come meglio potevo: anche se non sapevo bene come
rispondere
ad un determinato gesto d’affetto o semplicemente ad una
frase in cui si
necessitava tutto il mio tatto e la mia dolcezza, non facevo notare di
essere
in difficoltà e quindi ferivo. Poi però, non ho
intenzione di negarlo, è
diventato ed era già un pò parte del mio abituale
modo di fare, tanto che
adesso non so più come uscirmene. Ho paura. Paura che un
giorno Harry e Ron
potrebbero stancarsi di questo mio carattere così saccente,
puntiglioso e
sarcastico. E non ho paura a rimanere sola, almeno non così
tanta, ma ho solo
paura di perdere loro, lui. Sono sempre stata sola e sono sempre stata
brava a
glissare amicizie perché non mi davano nulla o
perché a loro non andavo bene
per come ero, ma adesso non posso semplicemente dire basta e andarmene:
adesso
ho qualcosa da perdere. E non mi riferisco ad Harry solamente, ma anche
a Ron,
soprattutto a Ron. Sì, perché ormai non sono
più così tanto sicura che sia solo
mio amico o almeno che io lo senta solo come mio amico:
c’è e c’è sempre
stata una parte inspiegabile
nel nostro rapporto, partendo dal come siamo finiti con
l’essere amici( che non
ha nulla a che fare con il troll nei bagni da cui mi hanno salvata lui
ed
Harry) al perché riusciamo ancora a sopportarci, e
soprattutto perché non ce la
facciamo mai a dire basta. Mi fa male, ma ho notato che il male che mi
fa non è
proporzionato al bene che ne ricevo quando siamo insieme. È
controproducente
dire basta, per me e forse anche per lui. Ed ho paura per questo: non
voglio
ritrovarmi a dire
una frase di troppo o
detta troppo in malo modo da doverlo vedere andar via. Ma sono allo
stesso
tempo troppo vigliacca da abbassare le mie difese e farmi vedere per
quella che
sono: un’insicura ragazzina con tanto timore di crescere e di
rimanere sola.
A volte è davvero pesante.
Riesce a trasformare una
situazione da niente in un affare di stato e andiamo non so come a
finire su
argomenti che non centrano nulla. Per non parlare delle volte in cui
faccio
qualcosa senza volerlo e per questo peggioro pure le cose. Hermione
spesso e
volentieri è davvero ingestibile con il suo caratteraccio,
questo è vero. Come
quella volta(o forse più) che litigammo per
quell’orrenda palla di pelo:
insomma, non era mica sua madre che avevo offeso; e poi avevo solo
detto la verità…
comunque sia, io l’ho vista. Lei è più
di questo. Come quando ha lottato per
gli elfi o per qualcosa in cui crede, come quando viene ai nostri
allenamenti
di Quiddich con un cappotto in più per me e per Harry nei
mesi più freddi e
come, tornati in Sala Comune, ci aspetta una bella cioccolata calda che
non ho
mai capito da dove recupera. Si prende cura di noi, si prende cura di
tutti. Ma
non è solo questo. Non so bene come spiegarlo o quali esempi
fare ma so che
Hermione non è mai se stessa interamente: è come
se facesse finta di essere una
persona inavvicinabile così da allontanare tutti quelli che
non se la sentono o
che vogliono solo farle del male; ha come una maschera. E io ho il
piacere,
rare volte, di vederla per come è, senza nessun trucco.
Succede sempre quando
siamo solo io e lei ma questo non capita spesso perciò mi
devo arrangiare: è
una persona totalmente differente e mi sento quasi onorato di essere
l’unico
capace a farla uscire fuori. Una volta, in una delle sue conversazioni
un po’
contorte di cui ho sempre fatto finta di non capire nulla, mi ha fatto
capire
che sa di non essere miss simpatia e che per questo ha paura che io ed
Harry ci
possiamo stancare di lei e che la lasciamo sola: io ho continuato a
fare
l’indifferente ma dentro di me avrei voluto risponderle che
io non avrei mai
potuto abbandonarla perché io sapevo che lei non era
così; solo quando era con
me era Mione. Sì, è un soprannome che mi piace
molto e che le si addice quando
si toglie la maschera, ma non ho ancora avuto il coraggio di usarlo
perché è
una cosa un po’…intima. La vedevo troppo abbattuta
però, così ho cercato un
compromesso e le ho detto: “ infondo, ti conosciamo da un bel
po’. se non ci
siamo stancati ancora è probabile che non capiti,
no?!” lei mi ha guardato di sottecchi
con un mezzo sorrisino. Sapevo che aveva capito, ed è per
questo che sono
convinto, purtroppo per me, che tra me e lei ci sia qualcosa di
più di semplice
amicizia. L’ho sempre saputo infondo ma ho cercato di
ignorarlo pensando che
sarrebbe passata, come un mal di testa, ma non è stato
così. Adesso ho paura di
smascherarmi dicendo qualche stupidaggine di troppo e fare la figura
dello
scemo. Non è ancora il tempo, soprattutto perché
non sono sicura di quello che
prova lei. Tutto arriva per chi sa aspettare, dice mia madre. E non
preoccuparti, Mione, non me ne andrò: nonostante il tuo
bruttissimo carattere sei
una delle migliori persone che abbia mai incontrato.