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Autore: MollieRMS    16/09/2006    18 recensioni
Una serata in sala comune come tante, o forse no?
Perchè c'è differenza fra il baciare e l'essere baciati...e Hermione questo lo sa.
Buona lettura, Frozen aka _Roby92_
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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La storia che state per leggere è la mia prima traduzione. Ho letto questa one-shot qualche settimana fa e ho avuto subito voglia di tradurla. L'autrice, MollieMRS è stata gentilissima e mi ha subito dato il permesso di procedere.
Esiste anche un'altra one-shot che fa da seguito a questa e che credo tradurrò se vorrete.
Ringrazio patsan per avermi aiutata nelle correzioni finali ^_^
Buona lettura,

Frozen aka _Roby92_



Disclaimer: I personaggi della seguente ff appartengono esclusivamente a JK Rowling. Io li uso solo per divertimento, senza alcun scopo di lucro.



"Onestamente, Ron come pensi di ottenere dei MAGO?"

"Hermione, non voglio pensare a questo ora."

"Dovresti pensarci. Non hai aperto libro tutto il giorno."

"Sono stanco, Hermione. Lasciami riposare."

"Mi dispiace che l’allenamento sia finito tardi, ma abbiamo il tema di Pozioni per domani e tu avresti bisogno minimo di altri tre centimetri.”

"Ron?"

Si era addormentato. Hermione scosse pietosamente la testa e raccolse le sue cose, ma non si diresse verso le scale come aveva progettato.

Si sedette sul bordo del divano vicino a Ron e lo guardò. Non aveva mai avuto la possibilità di guardarlo come voleva, solo qualche occhiata durante il giorno, da sopra i libri.

Si era seduto ed era crollato sulla sedia, le lunghe gambe stese di fronte a lui, la sua testa riposava sulla mano destra, le dita arricciate, il viso oscurato. Hermione sorrise involontariamente. Quando era diventato così bello?
Aveva sentito i sussurri dietro di loro quando camminavano nei corridoi, le ragazzine arrossivano quando passava, le ragazze più grandi lanciavano sguardi sfrontati. Ron era sempre ignaro e si concentrava sui suoi due amici accanto a lui. Ma lei sentiva ogni cosa.
"E' così alto...hai visto la parata che ha fatto contro Corvonero?"
"Non penso di poter avvolgere le mie braccia attorno alle sue spalle, credo che non riuscirei nemmeno a provarci!"
"Se mi guarda morirò!"

"...I suoi occhi...i suoi capelli...i suoi muscoli...le sue labbra..."
All'inizio Hermione ruotava solo gli occhi. Lui era il suo migliore amico, dopotutto. E sentiva lo stesso genere di cose su Harry. Accadeva essendo la migliore amica di due dei ragazzi più belli della scuola.
Dopo un po', comunque, aveva davvero cominciato a irritarla.
Onestamente! E' solo Ron!
Solo Ron, quello che l'aiutava sempre a portare i suoi libri. Solo Ron, quello che la costringeva a fare pisolini e che le portava il cibo dalla Sala Grande quando studiava dopo cena. Solo Ron, quello che la catturava nella sua stretta d'acciaio quando cadeva sulla strada per la casa di Hagrid. Solo Ron, i cui occhi avevano circa dieci diverse sfumature di blu, a seconda del suo umore e le cui labbra erano sempre increspate in un sorriso.
Scosse la testa per liberarsi dai suoi pensieri e guardò Ron di nuovo. Il suo respiro era profondo e regolare ma la cravatta della sua divisa era stretta al suo collo, catturandone la pelle. Hermione gettò uno sguardo furtivo attorno a sè. La Stanza Comune era vuota, tranne che per loro. Trattenne il fiato e scivolò accanto a Ron e, con le dita tremanti, allentò il colletto.
Ron sobbalzò e afferrò le mani di Hermione prima che riuscisse ad allentarlo.

"Eh...?"
Hermione deglutì.

"Ti sei addormentato."

Osservò la sua grande mano, che teneva facilmente entrambe le sue, ma non le lasciò. Si spostò, sedendosi un pò più dritto.
"Che stavi facendo?" chiese tranquillamente
Hermione aveva paura di incontrare i suoi occhi, aveva paura di cosa avrebbe potuto vedere.
"Stavi per morire soffocato nei tuoi vestiti, così te li ho allentati."
Hermione lanciò un'occhiata verso di lui e vide le sue labbra torcersi in un ghigno.
"Così mi hai salvato la vita."
Hermione sorrise di rimando.
"Si, hai indovinato."
Erano seduti lì, senza parlare, entrambi sorridenti. Ron accarezzò distrattamente col pollice le dita di Hermione ed il suo stomaco fece flip-flop.
"Ehm...Ron?"

Osservò le loro mani e quella di lui lasciò libere le sue.

"Scusami." mormorò, le sue orecchie si arrossarono.

"Va bene." rispose debolmente.

Le sue mani sentivano freddo senza Ron e se le strinse forte. Lui fissava sbalordito il fuoco ora, la luce ballava nei suoi occhi. Il silenzio si allungò fra loro. Hermione stava per aprire bocca quando Ron parlò.

"Non intendevo essere rude con te prima. Sono solo un pò stanco, tutto qua.”

"No, Ron, non devi chiedere scusa per niente. So che sei occupato e ti ho pressato. Stai lavorando così sodo, con i tuoi compiti da Prefetto, il Quidditch e lo studio è così pesante e provi a tenere su il morale di Harry e ti prendi sempre cura di me..." biascicò, realizzando di essere incoerente.

Lei si riconcentrò sulle sue mani stringendole in grembo. Ron la stava fissando. Lei si sentì arrosire non appena gli occhi di lui scrutavano la parte superiore della sua testa.

"Hermione..."

La sua voce era dolce e sincera. Lei guardò su sorpresa. Non aveva mai sentito parlare Ron in quel modo.

"Hermione..."

Disse ancora, questa volta con la voce un pò esitante tornando a guardare il fuoco, schiarendo la voce.

Che cosa? Gridò Hermione nella sua mente.

"Si." disse lei cercando di contenere il tono della sua voce.

Ron agitò un pò la testa, arrossendo leggermente sulle guance. "Niente" Hermione pensò che il suo stomaco stesse per saltarle fuori dalla gola.

Forza, Hermione, sei una Grifondoro! Si sporse, chiudendo la distanza fra loro.

"No, cosa stavi dicendo?"

Ron si mosse sulla sedia, aggrottando le sopraciglia.

"Niente. Stupido idiota..." aggiunse sotto il suo respiro.

Hermione si alzò in piedi bruscamente. "Pensavo che fossimo... Ma tu stavi per insultarmi!" Si girò rapidamente dirigendosi verso il piano di sopra per un buon pianto. Prima che potesse raggiungere le scale Ron era di fronte a lei, una mano distesa placamente.

"Aspetta solo un maledetto minuto! Non volevo chiamarti stupida idiota, stavo chiamando me stesso così!"

Hermione si fermò e strinse protettivamente le braccia al petto. "Perchè?"

"Perchè?"

"Sì. Perchè?"

"Perchè?"

"Ron!"

Stava lì fermo, le orecchie di una pericolosa tonalità di rosso. Hermione rimase immobile ancora per un momento, guardandolo fissare i suoi piedi. Alla fine sospirò e provò a superarlo. Questo sembrò spingere Ron all'azione. Afferrò Hermione per entrambe le braccia.

"Basta Ron, voglio andare a dormire." disse con la voce stanca.

Lui la ignorò e la tirò vicino al suo viso.

"Hermione."

La sua voce suonò soffocata, quasi disperata.

Lo guardò, allarmata, il suo respiro bloccato nella gola. I suoi occhi erano scuri, quasi neri. La fissò per un secondo prima di abbassarsi e baciarla saldamente sulle labbra.

Gli occhi di Hermione si allargarono scioccati. Prima che la sua mente potesse registrare quanto soffici e calde erano le sue labbra, Ron si staccò.

"Santo cielo." gracchiò instabile.

Hermione lo fissò senza parole. Le mani di lui strette convulsivamente attorno alle sue braccia.

"Hermione", la sua voce rotta.

"Dì qualcosa per favore."

Lo fissava, le labbra ancora aperte. Lui impallidì.

"Mi dispiace, non avrei dovuto, non stavo pensando, tu sei così carina..." tirò fuori, il pallore rapidamente sostituito da un rosso acceso.

Hermione sbattè le palpebre. La sua mente cominciò di nuovo a formare dei pensieri.
La faccia di Ron era ancora vicino alla sua, le sue braccia strette attorno alle sue. La fissava ansiosamente, la sua espressione un misto di timore e, era speranza?
Hermione pensò di non averlo mai visto così stupendo.

"Tu mi hai baciata."

Cos'è? Stupida!

Ron deglutì. "Sì, l'ho fatto."

"Hai mai baciato qualcuno prima?" Buon Dio, donna, ma sei pazza?

Ron si sentì male. Lasciò andare le sue braccia e fece un passo indietro, nascondendo le mani nella tasche.

"No, è stato così terribile, eh?" Provò a ridere ma uscì solo un sussurro. Hermione scosse la testa.

"E' solo che io non ho mai baciato nessuno."

Ron la guardò. "Davvero? Neanche..."

Hermione roteò gli occhi prima che lui potesse dire ‘Krum’.
Ron sorrise debolmente.

"E' stato il tuo primo bacio, allora?"

Hermione scosse ancora la testa. Ron aggrottò le sopracciglia. Sapeva che lo stava confondendo, ma sapeva a malapena cosa stesse facendo lei stessa.

"Sono stata baciata, ma non ho mai baciato nessuno."

La fronte di Ron si aggrottò per un momento prima di finire in uno sguardo di...cosa? Comprensione?

"Già. Capisco. Ma non è una cosa buona."

Hermione scosse la testa ancora una volta. "No, non lo è. Significa", fece un piccolo passo, eliminando il divario che Ron aveva creato fra loro "Non è giusto che tu abbia baciato qualcuno e io no. Non sei d'accordo?"

Provò a guardare in su verso di lui. La guardava fisso, i suoi occhi di nuovo scuri. Hermione all'improvviso perse il desidero di stuzzicarlo. Il suo cuore stava battendo forte e aveva difficoltà nel respirare.

Gli occhi di Ron si spostarono sulle sue labbra e poi di nuovo sui suoi occhi. Si passò la lingua sulle labbra e Hermione fece involontariamente un altro passo verso di lui. Aprì la bocca per parlare, ma tutto quello che gli uscì fuori fu "Hermi..." prima che le sue labbra si abbassassero di nuovo sulle sue.
Questa volta Hermione fece di più che stare ferma. Le sue mani si persero nei capelli di Ron e si appoggiò al suo corpo quando lui la tirò verso di sè. Rimasero attaccati per un periodo che sembrò un'eternità. Alla fine Ron si separò e poggiò la fronte contro la sua, il suo respiro affannoso. Hermione combattè per controllare la sua respirazione mentre fece scorrere le sue mani sul collo di Ron fino al suo viso. Lui aprì gli occhi e la guardò.
Hermione sorrise dolcemente e sembrò tutto quello di cui Ron avesse bisogno.

"Ho bisogno di te." le sussurrò.

Hermione rabbrividì per le sue parole e per le sue braccia strette attorno a lei.

"Ti voglio con me tutto il tempo. Non riesco a smettere di pensarti. Tu mi farai impazzire, ma non posso vivere senza di te."

Hermione sorrise scioccamente e tracciò con un dito il viso di Ron, stupita perchè stava ottendendo quello su cui aveva così a lungo sognato.

"Anche io ho bisogno di te. Rimarrò per sempre con te se vuoi."

Ron sorrise, quel sorriso adorabile a cui Hermione non avrebbe mai potuto dire di no.

"Penso quindi che tu ora stia con me." Hermione fece un largo sorriso mentre lui le dava un casto bacio sulle labbra. Si raddrizzò improvvisamente e la liberò dalla sua presa. Hermione aggrottò le sopracciglia, rendendo il suo sorriso ancora più largo.

"Vado su" disse lui, "I ragazzi si staranno domandando dove sono finito e devo parlare con Harry."

Hermione arrossì graziosamente e Ron non potè impedirsi di accarezzarle una guancia rosea. Camminarono insieme verso le scale del dormitorio femminile e lei salì qualche gradino per poi girarsi e essere faccia a faccia con Ron. I suoi occhi si fermarono sul suo viso familiare, ora così diversamente bello. Lui sorrise alla sua espressione, capendo a cosa stesse pensando.

"Buonanotte, Hermione." le sussurrò.

"Buonanotte, Ron." rispose in un sussurro.

Si sporse in avanti per appoggiare le sue labbra contro le sue per un instante, prima che di girarsi e salire le scale intontita.

Soltanto quando si fu rannicchiata nel suo letto a baldacchino con Grattastinchi che faceva le fusa vicino al suo viso realizzò che Ron l'aveva baciata la seconda, terza e la quarta volta. Così, secondo quello che aveva detto, non aveva ancora mai baciato nessuno. Domani dovrò proprio occuparmi di questo, pensò con un sorriso stanco, il respiro di Ron ancora sul suo viso.
  
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