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Autore: Hummingbird    07/02/2012    7 recensioni
Allora eccomi! Questa è la mia prima storia su Fairy Oak e non so se vi piacerà (comunque spero di si).
Aggiornerò di giorno in giorno se posso quindi seguitemi.
Piccolo accenno:
"Il mago del buio si avviò verso casa separandosi dalle gemelle e da Flox.
Si era appena allontanato quando si sentì un grido provenire dalla via dello stesso Grisam."
Spero di avervi incuriosito ;)
P.s: recensite numerosi accetto critiche e consigli! Chiunque abbia voglia di recensire o di mettere la storia tra le seguite o, meglio, tra le preferite sarà ben accetto!
*^*
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi!

Scusate il mega ritardo è che ho altre storie da seguire!

 

 

 

Il silenzio regnava nella grande piazza e nessuno sembrava volerlo spezzare: Grisam era basito, fermo accanto a Pervinca che di muoversi non aveva intenzione; Babù era più che sconcertata e Tommy, che le si era avvicinato forse per riprendere il discorso interrotto pochi giorni fa, si era bloccato con un braccio a mezz'aria e la bocca aperta.

-Tu.. TU COSA?!-

Il giovane Burdock si staccò dal gruppo e andò velocemente verso Scricciolo prendendolo per il colletto della camicia, dovemmo separarli.

-TU?! Per quale ragione hai distrutto la mia casa?! Perchè? Dimmi cosa ti ho fatto!-

Pervinca, che pensava molto velocemente, s'intromise tra lui e il piccolo Robin e guardò Grisam dritto negli occhi.

-Calmati.- Sussurrò sorridendo -Ascoltalo e dopo, semmai, discuti con lui, però ora calmati...-

Grisam l'ascoltò con occhi rapiti così come tutta la piazza: da quando Pervinca era così diplomatica?

-D'accordo Vì,- Disse lui ritrovando la perduta pazienza; si voltò poi verso Scricciolo -Posso sapere perchè saresti tu il colpevole?-

Lui si sedette per terra, nascondendo lo sguardo, e cercò di spiegare -Io...Non so ben come spiegarlo ma... Diciamo che è come se i miei poteri fossero andati in confusione: non controllo più la mia magia, ecco tutto. -

Restammo basiti: era...era la stessa cosa successa a Lilium Martagon?! No... Non poteva essere!

Scricciolo non stava perdendo, erano solo in confusione!

-Non fraintendetemi, vi prego, sto solo dicendo che i miei poteri sono come impazziti: ho sentito mia zia e ha detto... Ha detto che devo semplicemente far pratica e cercare di non distruggere tutto intorno a me.- Fece una pausa e prese un lungo respiro -L'altro giorno mi stavo esercitando e per sbaglio ho perso il controllo. Poi ...Ecco casa tua...Io...-

Scricciolo sussultò e Grisam avanzò sereno verso di lui -Robin, stai tranquillo: ho capito e mi dispiace per averti dato addosso prima.-

-Io...Io volevo solamente esercitarmi! Ho anche provato a dirvelo scrivendo una lettera ma poi...Poi l'ho cancellato, cioè ci ho provato...-

-Il biglietto!- Disse Pervinca illuminandosi -Allora eri tu!-

Ecco tutto spiegato e tutto giungere ad una conclusione.

-Mi spiace molto per la tua abitazione e spero che la ricostruiranno presto.-

La Banda fu di nuovo in armonia fino a che una voce squallida e poco carina li riscosse.

-Ma che carini gli amichetti!- Scarlet, sempre la solita -Appena avete finito di parlare di questa bambinate, vi vorrei informare che sono guarita.-

Pervinca sorrise sadica e pensò ad una risposta.

.Ma che peccato! Ah, ti sei pera il saggio di danza, per nostra fortuna.-

Tutta la piazza scoppiò a ridere mentre la figlia del sindaco diventava rosso peperone.

-Pervinca Periwinkle, come osi?! Almeno io sono molto più carina e molto più in gamba di te!-

I ragazzi scoppiarono di nuovo a ridere e Scarlet si sentì sprofondare.

Grisam stava morendo dal ridere -Mamma mia, Scarlet mi fai ridere! Pensi di essere più bella della mia ragazza?!- così dicendo la strinse avvicinandola e, sorprendendo tutti, le non si scostò. -Francamente, non credo proprio.-

Lei si sentì ferita e umiliata e, per completare l'opera, Pervinca si sollevò sulle punte e gli sfiorò la guancia con la bocca, facendolo rabbrividire: un semplice bacio sulla guancia poteva significare almeno mille parole.

La figlia del sindaco si sentii umiliata, offesa, quindi scappò via quasi piangendo; dopo questo strano e alquanto insolito episodio, tornammo a casa e incominciammo a fare merenda.

Era bello sapere che alcuni dei misteri si stavano sgretolando piano e adesso, alla fine dell'avventura, mancava solamente la ricostruzione della casa di Grisam.

 

Caro diario,

si sta per concludere un'altra storia e sento che manca solamente un capitolo alla conclusione.

Grazie per essermi stato vicino.

  
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