La ragazza prese in mano il telefono, era ora che lui sapesse, dopo cinque mesi compose quel numero. Lo conosceva a memoria, una voce maschile secca e fredda rispose "Pronto" la ragazza si morse il labbro inferiore prima di rispondere "Pronto..Ehm To..Tommaso?" Il ragazzo riconobbe subito quella voce dolce e un po' da bambina "Ciao Laura" disse semplicemente. La ragazza sorrise nel sentire che lui si ricordava il suo nome "Devo parlarti, possiamo vederci a casa mia tra 10 minuti?" chiese lei torturandosi il labbro inferiore. "Certo, mi vesto e sono subito da te, a dopo." Riagganciò senza dare nemmeno il tempo a Laura di rispondere. I minuti sembravano interminabili e per Laura furono i dieci minuti peggiori di tutta la sua vita, la ragazza si accarezzò il pancione torno, ecco perchè lo aveva chiamato. La ragazza era incinta di cinque mesi e il ragazzo che pochi minuti prima aveva sentito al telefono era il padre del bambino, solo che lui ancora non lo sapeva. Il campanello suonò e la ragazza sobbalzò dalla poltrona, si affrettò ad andare ad aprire e quando la porta fu aperta sorrise nel vedere il suo bellissimo Tommaso "Ciao" disse lui sorridendole, subito abbassò lo sguardo e strabuzzò gli occhi alla vista di quel pancione. Laura si sentì il sangue gelare nelle vene, non disse nulla, si allontanò dalla porta pronta a sentirla sbattere, ma non fu così, l'unica cosa che sentì furono due mani che le circondarono il corpo e due labbra che si premettero sulle sue. Era così contenta in quel momento che scoppiò a piangere, strinse forte Tommaso e poi lo guardò negli occhi "Ti amo" non glielo aveva mai detto, mai. Il ragazzo sorrise con amore "Ti amo anch'io...Anzi no, vi amo" disse prima di posare una mano sul pancione della ragazza dove il loro figlio, il frutto del loro amore, stava crescendo.