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Autore: _MoonShine_    07/02/2012    3 recensioni
Occhi Cremisi di una principessa che ha visto la morte dei suoi genitori per mano del loro migliore amico. Bella, dolce, vivace e altruista.
Occhi Cobalto di un principe arrogante e solitario, figlio di un re che uccise i suoi migliori amici.
Cosa succederebbe se questi occhi si incrociassero in uno sguardo intrecciando i loro destini?
[RedMoon]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Nuovo Personaggio, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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FESTA – UNA NOBILDONNA CON UN PIANO PRECISO?

La conversazione tra Huter e i presenti fu interrotta dall’arrivo di Lady Margh.
Entrò nella sala con una grazia che pochi riescono ad avere. Era davvero una bellissima donna. Indossava un abito rosa accollato con decorazione dorate e guanti che le coprivano mezzo braccio. Aveva corti capelli lilla lucenti e un cerchietto simile a un diadema sul capo. (C:\Users\Ennio\Desktop\princess-frontier-portable-arte-023.jpg )
Lei e Huter, da quanto aveva detto Omendo, si conoscevano da un po’ di anni. Lady Margh era un’amica della moglie di Huter prima che morisse. Erano rimasti in buoni rapporti anche se non si vedevano molto spesso.
Il sovrano le andò incontro e le fece il baciamano. Dopo averle dato il benvenuto la portò nel punto in cui aveva lasciato i suoi figli, Fine e Omendo.
-Figli miei, ho l’onore di presentarvi Lady Margh, splendida come sempre.- disse facendo il galante.
“pessimo” pensò Fine guardandolo con orrore.
-è un vero piacere conoscervi ragazzi. Ma che bella ragazza- disse la donna dando una carezza inquietante al viso di Rein.
– E anche tu. Accidenti sei proprio un bell’ometto- disse rivolta a Shade, che le rispose con un sorriso e una frase sdolcinata del tipo “ mai quanto voi, mio bellissimo giglio”.
“bleah !” è vero, era una bella donna ma quella era un’esagerazione! Ehi ma che le importava? Quel tipo poteva dire quello che voleva, cosa le poteva interessare a lei?
-Lui invece è Omendo, il medico di corte, e mio amico fidato. Ti ho parlato spesso di lui- disse Huter facendo voltare la donna verso Omendo.
Lui la salutò con un inchino – Benvenuta a Camelot, mia signora-
-E questa ragazza è Fine, è un’ospite di Omendo per qualche tempo- disse indicando la ragazza.
La donna la guardò sorridendo per un po’.
-Che viso stupendo ragazza, hai dei lineamenti perfetti. Sei una nobile?- disse Lady Margh continuando a studiarla.
Accidenti! Le aveva appena chiesto se era una nobile! Sarebbe riuscita a mentire bene? Fine stava sudando freddo.
-No, è la nipote di una mia vecchia amica. Voleva visitare Camelot, così mi sono offerto di ospitarla- si inventò lì lì Omendo.
Santi numi, grazie ! Meno male che Omendo era intervenuto altrimenti Fine avrebbe iniziato a balbettare, facendo sembrare la cosa un po’ strana.
Quella donna la metteva a disagio e non capiva il perché. Aveva qualcosa che non le piaceva.
Sentiva che stava per succedere qualcosa, ma cosa?
-oh … beh è un vero peccato.- disse in tono vago.
Che voleva dire?
Anche Shade osservava la donna con un’occhiata indagatrice. Se la ricordava diversa. Gli sembrava più inquietante e misteriosa di quando l’aveva conosciuta. Ma era piccolo all’epoca, magari si ricordava male.
Cenarono insieme al resto della nobiltà del regno e alla cavalleria.
Ogni tanto Fine alzava lo sguardo per osservare i movimenti di Huter, ma finiva sempre a osservare Lady Margh. Non le piaceva quella donna. No, per niente.
Omendo cercò di tranquillizzarla dicendole che era una persona fidata, ma ormai Fine si conosceva bene: non si sarebbe convinta facilmente.
A cena finita, la donna si diresse al centro della sala per deliziare tutti con la sua splendida voce che stando ai racconti era davvero melodiosa. Intonò una melodia inquietante.
Tutto intorno a Fine sembrava ipnotizzarsi, persino i mobili sembravano paralizzati se si può dire. Le persone la fissavano con uno sguardo vuoto.
Fine sentiva gli occhi pesanti, anche lei forse stava per essere ipnotizzata?
Si tappò velocemente le orecchie per non sentire più quella estenuante melodia.
Quella donna si mise a ridere.
Huter era paralizzato non riusciva a muoversi, e così tutti gli altri. Ma che stava succedendo?
“stregoneria”. Certo era l’unica spiegazione.
La donna venne avvolta da una nube nera. Quando il fumo si dissolse ne lasciò una vecchia donna malvestita e spettinata.
-Re Huter, che piacere rivedervi. Vi ricordate di me?- disse la donna malignamente con una voce stridula. Huter sgranò gli occhi per quel che poteva e Fine non capì il perché.
-no? Beh vi rinfresco la memoria. La settimana scorsa avete condannato a morte il mio adorato figlio per stregoneria. Ma lui non era uno stregone. Avete sbagliato persona maestà.- era lei la strega certo, ecco cosa non convinceva Fine ed ecco perché Shade aveva dei dubbi su come si ricordava l’amica del padre.
-Mi avete tolto il mio adorato bambino. Ora tocca a voi, capirete cosa si prova a perdere un figlio!- urlò la donna in preda all’ira.
Un pugnale comparve nelle sue mani. Si posizionò per lanciarlo contro … Shade?
Ma certo, Fine capì tutto. Huter aveva ucciso il figlio di quella donna credendolo uno stregone, anche se in realtà era la madre la strega. Così ora la donna voleva far soffrire nello stesso modo Huter uccidendo suo figlio. Ed era riuscita ad intrufolarsi nel castello assumendo le sembianze di un’amica di vecchia data del re.
Fine si mosse velocemente, non poteva permettere che quella strega facesse del male a qualcuno.
Sfoderò la spada di un cavaliere che si trovava vicino a lei e la lanciò sopra la strega, in direzione del lampadario. La corda si tagliò e il grande cerchio di legno pieno di candele che illuminava la sala cadde proprio sopra la donna.
Improvvisamente tutti riuscirono a muoversi di nuovo.
La stanza era piena brusii, sussurri e chi invece urlava spaventato.
La Strega strisciò fuori dal lampadario morente. Per lei era ormai finita. Guardò il pugnale che aveva in mano, con le ultime forze che aveva lo scagliò verso i sovrani.
Il pugnale volava dritto verso il principe Shade.
 Tutti erano rimasti basiti, paralizzati dalla paura.
Che cosa sarebbe successo? Shade osservò il pugnale che lo stava raggiungendo. Era incapace di muoversi.
“spostati Shade, non avere paura! Svegliati idiota!” si diceva, ma non servì.
Aveva le gambe impiantate sul pavimento. Era la fine?








Salve a tutti :) spero che anche questo capitolo vi piaccia. Tranquilli Shade non muore!
figuriamoci se lo faccio morire! :D
grazie a chi ha commentato o solo letto. E ripeto: SE AVETE CRITICHE FATELE! le accetto moooolto volentieri perchè magari mi aiuteranno.
un bacione :)

  
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