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Autore: sheneedstyles    07/02/2012    0 recensioni
we don't remember days,
we remember moments.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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stop breathing if, i don't see you anymore.

Il suono del campanello rimbombò per tutta la casa. Emily scese giù per le scale e si precipitò alla porta. Girò le chiavi due volte e spalancò la porta guardando davanti a se un ragazzo biondo, con un espressione da ebete stampata in volto. 'Buongiorno fratellone.' Disse mettendogli le braccia attorno al collo, lasciandogli un leggero bacio sulla guancia. 'Buongiorno sorellina.' Mormorò lui scompigliandole vivacemente i capelli color sabbia. 'Dormito bene?' Chiese mentre la ragazza lo tirava con se in cucina, facendolo sedere su una sedia, per poi sedersi sulle sue ginocchia. 'Ovviamente, ho fatto tanti bei sogni dopo la chiamata che mi hai fatto ieri sera per darmi la buonanotte.' Rise e lo guardò. 'Siamo dolci stamattina, che cosa strana.' Sorride e la fa alzare, accompagnandola di sopra a prendere il cappotto. 'Non prenderci l'abitudine, idiota.' Scherza lei tirando fuori dall'armadio il giubbotto rosso acceso e mettendoselo addosso. 'Ci proverò.' Sorride prendendole lo zaino e mettendoglielo sulle spalle. 'Dai muoviti che e' tardi.' Disse Nathan prendendola per mano, spingendola fuori casa. 'Non mi spingere o me ne cado, sai che sono goffa.' Piagnucolò lei lanciandogli un'occhiata di rimprovero. 'Non e' un problema.' La cominciò a sfottere lui accelerando il passo, senza aspettarla. 'Bastardo.' Il biondo scoppiò in una risata e cominciò a correre. 'Muoviti lumaca.' Urlò voltando leggermente la testa dietro. 'Ma.......... lo sai che sono lenta.' Si lamentò lei cominciando a correre, provando a stare al suo passo, anche non riuscendoci. Nathan si fermò davanti l'ingresso e attese l'arrivo della ragazza soffocando una risata. 'Ma guardati.' Sussurrò sistemandole i capelli mentre lei arrossì. 'Ma che fai..?' Disse Emily indietreggiando piano, sbattendo con la schiena contro il muro. Il ragazzo si limitò a sorridere. 'Ma niente, non voglio che entri con i capelli arruffati, ti sfotterebbero tutti anche se, in realtà, te lo meriteresti.' La ragazza sbuffò, riprendendo il solito colorito di sempre, e lo prese per mano tirandolo dentro. Si avvicinarono cautamente alla loro classe e bussarono attendendo una risposta dall'interno della stanza. 'Avanti.' Si sentì una voce severa proveniente dall'aula. Aprirono la porta. 'Buongiorno, scusi il ritardo.' Avanzò lentamente Emily, seguita subito dopo da Nathan. La donna occhialuta la fissò, innervosita. 'Non scuso un bel niente, signorina Smith e signorino Gilbert, sono bene dieci minuti di ritardo. Mi dispiace ma dovrete aspettare l'ora successiva per entrare.' Disse acida, lanciando ad entrambi i ragazzi uno sguardo di rimprovero. I due richiusero la porta e andarono a sedersi sulle scalinate dell'ingresso. 'E che cazzo.' Sbottò Nathan sedendosi irritato a terra. 'Sono tre giorni di seguito che faccio ritardo a causa tua.' Esclamò fissando Emily. 'Ah, ora la colpa e' mia?' Disse lei guardandolo. 'Si, e' tua, che non sei mai pronta, nessuna mattina.' 'Comodo dare la colpa agli altri, vero Nathy?' Rispose buttando lo zaino a terra senza badare ai danni che poteva provocare. 'Sai che ti dico? Che me ne torno a casa, mi sono rotto i coglioni di questa merda, sei infantile, Emily, non capisci. Tu non capisci, i miei non capiscono, nessuno mi capisce. Sono nella merda, non vedi? Piuttosto di aiutarmi combini solo casini.' Il biondo si alzò di colpo e guardò la migliore amica con disprezzo. 'Non ho detto che non ti capisco, cazzo, Nathan.' Sbottò lei con le lacrime agli occhi. 'Cos'ho fatto ora, eh?' Mormorò la ragazza in preda al panico. 'Cos'hai fatto? E' da mesi che va avanti così, non mi dici più nulla, se ti sfioro, solo con un dito, anche solo se ti accarezzo i capelli, ti irriti, mi allontani. Non ti capisco, non capisco il tuo comportamento. Sei cambiata e questo mi ferisce. La mia famiglia sta passando un periodo orribile, i miei si stanno separando, mio fratello, Charlie, se ne e' andato di casa. E tu, tu cosa fai? Sei l'unica su cui potevo contare. Ti stai allontanando da me, e' cambiato tutto, tu sei cambiata, il nostro rapporto e' cambiato.' Il biondo si avvicinò a lei e l'afferrò per un braccio avvicinandola a se. 'Posso..' Abbassò lo sguardo per poi alzarle il viso con la mano per fissarla negli occhi. 'Posso sapere cosa succede?' La ragazza si liberò e indietreggiò. 'Non succede nulla.' Mormorò piano. 'Seh, come no.' Nathan si chinò e raccolse lo zaino. 'Fammi nfischio quando sarai pronta a darmi delle motivazioni valide, per ora e' meglio che torni a casa, non sopporterei anche il prof. di biologia, scazzato come sto ci mancano solo le sue sgridate di merda. Pensaci bene, a presto Emily.' Si allontanò, andandosene. La ragazza lo seguì con lo sguardo fino a vederlo scomparire dietro l'angolo, quello che fino ad allora avevano percorso ogni mattina assieme. Da quel momento in poi non sarebbe stato più lo stesso.
  
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