DECISAMENTE, UN GIORNO.
"Ah! Utopia!" Questa fu la categorica risposta data dall'Inuzuka.
Come poteva anche solo pensare una cosa del genere Choji?!
Alla
fine ti innamorerai della tua compagna di squadra aveva detto con quel
tono scherzoso e bonario che lo contraddistingueva. La vedeva come una
cosa inevitabile, senza via di scampo.
"Insomma per Naruto è così,
per Shikamaru è palesemente così! Pensa sono quasi convinto che anche
Neji provi qualcosa per Tenten. Perchè per te dovrebbe essere diverso?
Chi sei tu, per sfugggire a questo nefasto gioco del destino eh?"
Rincarava l'Akimichi sorridendo.
Stronzate pensava Kiba.
Ma dico! Era seriamente convinto che a lui potesse mai piacere quell'Hinata? Non era assolutamente il suo tipo, proprio no!
Lui
era più un tipo da ragazza forte...bella, magari anche straniera. Sì,
una di quelle che quando passa senti l'obbligo di girarti e di
incollargli gli occhi addosso, così da poterla ammirare in tutto il suo
splendore. Una di quelle che ti strega con un solo sguardo. Alla Ino in
poche parole!
Non di certo una ragazza timida e insicura come Hinata! Per carità, non aveva nulla contro di lei. Gli stava simpatica e non poteva negare di provare una certa tenerezza nei suoi confronti, ma nulla di più. Nella maniera più assoluta. Aveva sì sedici anni, ma le sue idee erano più che chiare.
"Beh non sono l'unico maschio della squadra. Pensa, magari questo tuo stramaledettissimo destino gioca un brutto scherzo a Shino" Aveva risposto a quel punto.
"Suvvia sii serio! Non penso sia totalmente umano, men che meno che provi sentimenti di questo genere!"
Beh, non aveva tutti i torti.
"E poi io in questi casi non sbaglio mai."
Sì, certo.
Beh
ora che ha cinque anni in più sulle spalle Kiba Inuzuka può amaramente
affermare che di utopico le affermazioni di Choji avevano ben poco.
Ha
conosciuto meglio Hinata ha imparato a capire i suoi comportamenti, le
sue stranezze. Non sa dire nè come nè perchè, forse a causa di quella
sua infinita bontà e gentilezza o di quella sua enorme forza di
volontà, ma ora ne è sicuro. Ora, dopo che lei si è dichiarata a
Naruto, proprio ora l'ha capito.
La ama, o perlomeno prova un sentimento che è vicino all'amore più di qualunque altro.
Un giorno glielo dirà. Sì, decisamente.
"Buongiorno Kiba-kun" sorride dolce mentre saluta.
" 'giorno Hinata" Ah i suffissi! non li ha mai sopportati.
"L'Hokage ci vuole vedere, Shizune-san ha detto che ha una nouva missione per noi."
Sempre così pacata e calma. Anche nel modo di parlare, nel muovesi. Sempre.
"Ah" semplice constatazione. "Sai se ci affiancheranno qualcuno al posto di Shino?"
Dì di no ti prego...
"Beh mi sembra che Shizune-san abbia menzionato Naruto-kun e..."
Diventa rossa e si emoziona solo a parlane.
Oh affanculo! Non la sta neppure più a sentire.
"e si lamentava del fatto che non l'aveva ancora trovato nonostante lo stesse cercando da diverse ore." Ride Hinata, sinceramente divertita dal fatto.
"Oh che palle! Non mi va di
andare con lui. Ce la farà fallire la missione credi a me! Come l'altra
volta" asserisce Kiba brontolando.
Sorride ancora lei. "L'altra volta non è fallita la missione" dice pacata e rossa in viso.
"Sì ma ci è mancato poco. Insomma per salvare quell'esaltato ci siamo fatti in quattro, io mi sono rotto un braccio e Akamaru ci ha quasi rimesso le penne!"
"Il braccio te lo sei rotto mentre cercavi di salvare me..."
"Certamente!
Ma non ci sarebbe stato bisogno del mio aiuto se non ci fossimo
scontrati con quei ninja del suono. E non ci sarebbe stato nessuno
scontro se lui avesse tenuto quella sua stupida boccaccia chiusa!"
Ride di gusto ora, è bella.
"Forse hai ragione" Ovvio che ho ragione!
"Però ammetti che se non ci fosse stato lui ora Konoha sarebbe solo un mucchio di macerie e che..." ancora con questa storia.
"Ha
combattutto come hanno combattuto Shikamaru, Neji e Lee. Come ha fatto
Shino, come ho fatto io e come hai fatto anche tu: al massimo delle
possibilità!" I suoi occhi si allargano, sembra stupita.
"Non
voglio sminuire ciò che ha fatto, ma penso sia giusto tenere conto del
lavoro di tutti quelli che hanno partecipato, non solo del suo. Non
trovi?" aggiunge, cercando di addolcire il più possibile il tono.
"B-beh s-sì, penso d-di sì" No ti prego non balbettare...
Ha gli occhi lucidi Hinata, si morde il labbro e si tortura le mani.
Kiba odia questo genere di situazioni.
"Mhpf...scusa
dai" dice carezzandole i capelli "Forza andiamo, l'Hokage ci starà
aspettando."Le cinge le spalle e la stringe a sè. L'espressione della
ragazza non accenna a cambiare: le gote rosse e gli occhi puntati al
suolo.
cazzo!
Non è portato per queste cose lui, si sente sempre tremendamente fuori posto in questi casi. "Suvvia non ci pensare. Sono le sette del mattino e sono intrattabile a quest'ora, lo sai" sorride appena lei, probabilmente rassicurata da quelle parole.
Si incamminano così: mezzi abbracciati e avvolti in un silenzio incerto con la luce fioca del sole nascente che li illumina un poco.
Eppure un giorno lui glielo dirà. Sì decisamente.
note: è la primissima storia che scrivo e sono abbastanza imbranata col computer, quindi mi scuso se ci sono errori riguardo il formato html o robe varie.
Beh a perte questo, che dire...spero che la storia vi piaccia =)