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Autore: Severa Crouch    08/02/2012    2 recensioni
Questo è il primo spin-off tratto da “L'orizzonte degli eventi”. Alice prima di lasciare Hogwarts vuole conoscere Harry. Decide di condividere con lui i ricordi più belli degli anni ad Hogwarts vissuti con Lily, i Malandrini e Severus, in modo che Harry possa conoscere meglio i suoi genitori.
Anticipazione del capitolo 1: “In preda ad una sorta di eccitazione, Harry iniziò a percorrere nel senso della lunghezza il tavolo dei Grifondoro, alla ricerca di qualcuno di sua conoscenza. Li vide: il suo cuore ebbe un sussulto. I Malandrini al completo. Era il regalo più bello che gli avessero mai fatto: James, Sirius, Remus, Peter erano lì, d'avanti a lui. Ridevano, si tiravano gomitate, scherzavano come lui, Ron, Neville, Seamus e Dean avevano fatto per anni. Non c'erano i gemelli Weasley ad intrattenere il tavolo ma Sirius e James non erano da meno. Di fronte a loro, con il tipico ciglio di disapprovazione che era fin troppo abituato a scorgere in Hermione e una chioma fulva degna dei capelli della sua amata Ginny Weasley, stava Lily, impegnata a tenere a bada quella ciurma di ragazzi fin troppo contenti di essersi rivisti dopo la pausa estiva.”
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'L'orizzonte degli eventi'
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La guerra era finita da ventiquattro ore.

Il mondo della magia si stava abituando all'idea che non ci sarebbero stati più combattimenti, che Voldemort era stato sconfitto, questa volta per sempre. Il prezzo era stato altissimo in termini di vite umane spezzate. Più di ogni altro, un ragazzo aveva pagato l'aver provocato la caduta del Signore Oscuro per la seconda volta nella sua giovane vita.

Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto, era stato costretto a crescere senza i genitori, a conoscere l'amore e il calore attraverso la famiglia del suo migliore amico, la stessa che lo avrebbe accolto come il marito della loro unica figlia femmina: la piccola Ginevra Weasley.

L'amicizia e la lealtà dei compagni di scuola e degli amici dei suoi genitori gli avevano trasmesso altrettanto calore umano, anche quando, per tenere fede a una promessa nata sui banchi di scuola, avevano continuato a combattere nonostante tutto sembrasse perduto e la speranza dissolta.

Nel corso della guerra Harry aveva imparato a non credere alle apparenze, che non sempre gli amici hanno il volto affidabile e che spesso è più difficile essere aspri, sinceri e sgradevoli che sorridenti e untuosi. Harry aveva scoperto il modo in cui in nome di un'amicizia e un amore non corrisposto, il professor Piton avesse sacrificato la sua vita, in una missione che non prevedeva margini di errore.

Harry, tuttavia, ignorava ancora che un'altra figura aveva vegliato su di lui, in disparte, per tenere fede all'amicizia che la legava a sua madre. Adesso che la guerra era terminata, era giunto il momento che Harry sapesse.

Alice attraversava i corridoi della scuola a passo svelto, tra le mani stringeva un pacchetto, in tutti questi anni aveva aspettato l'arrivo di questo momento. Finalmente avrebbe potuto dare ad Harry quello che il ragazzo reclamava da anni e che nessuno degli amici dei suoi genitori aveva potuto dargli. Strinse le mani sulla fodera di carta grezza di quel pacchetto, il nastro che sigillava la confezione le solleticava le nocche.

“Signor Potter? Ha un minuto? Desidero parlarle.” esclamò Alice scorgendo Harry in compagnia dei suoi amici Ron, Hermione, Ginny, Neville, Luna, Dean e Seamus.

Harry si voltò, osservò da dove proveniva la voce che lo chiamava: “Professoressa Leroux, pensavo fosse a consolare Malfoy. Cosa vuole?”. Alice si stupì per lo sguardo duro che il gruppo di studenti le rivolse. Non si aspettava che Harry, dopo l'errore di giudizio incorso con Severus, continuasse a perseverare sulla stessa strada. Del resto, era pur sempre il figlio di James Potter e in questo atteggiamento somigliava molto al padre. Sorrise un po' a disagio per gli sguardi inquisitori di quei ragazzi che la stavano studiando, domandandosi cosa volesse quella professoressa ora che tutto era finito.

Le vennero incontro Neville e Luna, il giovane erbologo aveva chiacchierato per anni con Alice nelle serre, mentre entrambi aiutavano la professoressa Sprite: “Ragazzi, la professoressa Leroux è a posto, ci ha aiutato a resistere contro i Carrow: era lei che preparava gli antidoti e i rimedi contro le loro maledizioni.”. Luna sorrise e con la sua aria sognante aggiunse: “Si, la professoressa Leroux è molto gentile, è anche amica di Helena Corvonero. Harry dovresti sentire cosa ti vuol dire.”

Alle parole dei suoi amici lo sguardo di Harry si addolcì, del resto cosa aveva da perdere? Sapeva che la professoressa Leroux aveva salvato la vita al professor Piton e magari aveva sul serio qualcosa di interessante da dirgli, decise però di condividere qualsiasi cosa si trattasse con i suoi amici, che erano rimasti accanto a lui fino alla fine. Era giusto così.

Alice comprese i pensieri di Harry e gli propose: “Entriamo in questa classe, potranno ascoltare anche i tuoi amici. E' giusto che sappiano anche loro.”, aprì la porta di un'aula deserta e i ragazzi iniziarono a sedersi tra i banchi.

Alice prese la parola cercando di ignorare la presenza di un uditorio più numeroso di quanto si fosse immaginata: “Harry, ho aspettato tanto questo momento e sono così contenta di poterti finalmente conoscere.”.

Dal lato destro della classe, una mano veloce si alzò. Hermione, riportata tra i banchi di scuola, non aveva resistito alla tentazione da studentessa so-tutto-io che tanto infastidiva Severus: “Professoressa, Leroux, che cosa le ha impedito di conoscere e parlare ad Harry in tutti questi anni?”. La domanda era pertinente, la Granger non parlava mai a caso, con il tempo Alice aveva osservato e imparato a conoscere questi giovani maghi e sapeva che da loro ci si poteva aspettare grandi cose. “Sempre molto attenta, signorina Granger. Svolgevo un compito, per conto del professor Silente e questo ruolo mi impediva di avere alcun contatto con Harry. Non doveva sapere della mia esistenza.”.

Una voce maschile, accanto alla signorina Granger si levò, era Ron Weasley, il rosso dei capelli era inconfondibile, uno degli alunni preferiti di Alice era stato Charlie Weasley, il secondogenito, grande studioso e conoscitore dei draghi: “In cosa consisteva questo compito?”.

Sembrava che gli amici dessero voce alle domande che ronzavano per la testa di Harry, aiutandolo a gestire questa situazione inaspettata. Il loro atteggiamento era diffidente nei confronti di Alice, che si sentiva sotto esame, e di estrema premura nei confronti di Harry, a cui non veniva dato il peso di condurre quello che sembrava un interrogatorio.

Tuttavia, Alice non aveva nulla da nascondere, ora che tutto era finito poteva rispondere sinceramente e c'era un gran bisogno di verità: “Avrei dovuto riorganizzare e ricostituire l'Ordine della Fenice nel caso Voldemort avesse vinto.” disse seriamente e, rivolgendosi ad Harry, aggiunse: “E' stata una guerra più grande di te, Harry. Tutti eravamo coinvolti, anche se molti di noi non potevano darlo a vedere.”.

Harry guardò Alice incredulo: “Lei faceva parte dell'Ordine della Fenice? Perché non l'ho mai vista alle riunioni?”. “No, Harry, non facevo parte dell'Ordine, o meglio, aiutavo Silente dall'esterno. Tenevo i contatti con i Malfoy e mettevo insieme le informazioni su entrambi i fronti. Dovevo apparire il più neutra ed esterna possibile a questa guerra. Non potevo essere legata a nessuno.”.
“Faceva il doppio gioco come il professor Piton?” chiese Seamus dal fondo dell'aula, “No, neanche i Mangiamorte dovevano sapere della mia esistenza. Narcissa sapeva che avrei vegliato su Draco ad Hogwarts, Draco mi considera come una sorella, hanno nascosto la mia esistenza al Signore Oscuro in tutti questi anni.”.

“E il signor Malfoy? E Bellatrix?” chiese Dean, seduto accanto al suo compagno di dormitorio Seamus. “Lucius considera troppo poco il sapere accademico perché potesse prendermi in considerazione. Non avevo contatti importanti con il ministero, non valeva la pena considerarmi, ero amica della moglie, di Piton, sono purosangue, non potevo essere una minaccia, mentre io e Bellatrix non ci siamo mai incontrate direttamente.”

Il quadro sembrava chiaro: pochi e fidati contatti con entrambe le fazioni. Il passato da Serpeverde, lo status da purosangue e il suo essere un'accademica non la facevano considerare una vera minaccia per i Mangiamorte, anzi le sue amicizie la rendevano una simpatizzante. Pensiero che più di una volta aveva attraversato la mente dei Grifondoro presenti in quell'aula. Silente era il collegamento con i membri dell'Ordine, con i quali Alice non aveva alcun contatto.

Alice notò la velatura di lacrime negli occhi di Hermione quando le chiese: “Per questo lei e il professor Piton..”, “Si, Granger, non potevamo correre più pericoli di quanti attualmente ne correvamo. La salvezza del mondo magico veniva prima di tutto.”.
Alice guardò Harry dolcemente e gli disse: “Ma torniamo a noi. Non volevo parlarti di questi retroscena. Volevo darti questo.", gli porse il pacchetto avvolto in una carta violetta, decorato con un nastro verde e proseguì: "Anni fa io e tua madre ci scambiammo la promessa di rivederci non appena questa guerra assurda fosse finita. La sua morte è stata devastante. Da quel giorno, ho iniziato a raccogliere ogni frammento di foto, immagine, ritaglio, lettera che riguardasse Lily e l'ho messo da parte.”.

Harry guardava la professoressa Leroux incredulo, per anni aveva cercato informazioni su sua madre, sui suoi genitori. Aveva chiesto a Sirius, qualcosa gli era stato raccontato da Remus e molto aveva visto nei ricordi del professor Piton. Non avrebbe mai immaginato che anche la professoressa Leroux avesse dei ricordi, pensava Harry mentre era intento a scartare il pacchetto. “Vedi Harry, Lily era la mia migliore amica. E' stata la prima a capire tante cose, era incredibilmente sveglia ed eravamo molto complici, nonostante fosse più grande di me. In un certo senso mi aveva adottato come sorella minore. Il legame che lei non aveva con Petunia e io non avevo con le mie sorelle era nato tra noi due. Vorrei che avessi questo album. C'è tutto quello che ho su Lily, ci sono le nostre foto, le nostre lettere.”

Harry aprì l'album con le mani che gli tremavano dall'ansia: per molti anni aveva desiderato poter conoscere meglio i suoi genitori, sapere il più possibile di loro. Vide le foto dei suoi genitori sorridenti: in un attimo, Lily, James, Sirius, Remus, Peter e una piccola Alice salutavano dalle foto. Erano studenti, come lo erano lui e i suoi amici, che si stavano accalcando alle sue spalle per vedere le foto di quelli che consideravano alla stregua di eroi. C'erano foto di Lily, Alice e Severus, in cui i capelli rossi di Lily spiccavano in mezzo al nero dei due Serpeverde.

Harry riuscì a intuire i legami e i rapporti che legavano i suoi genitori ai loro amici. Le amicizie nate sui banchi di scuola che avevano condizionato la loro vita, esattamente come quelle nate tra Harry e i suoi amici, che gli stavano accanto anche in questo momento, quando anche i nodi del passato finalmente iniziavano a sciogliersi.

Arrivato all'ultima pagina Harry notò una boccetta contenente un liquido argenteo, fissò la professoressa Leroux con sguardo interrogativo e lei gli spiegò: “Non posso riportare in vita i morti, Harry, però posso darti i ricordi che ho dei tuoi genitori. So che hai grande dimestichezza con il pensatoio, Silente mi ha detto dei ricordi che ti ha mostrato. Spero che la conoscenza del passato ti aiuti ad andare avanti nel futuro.”

Il volto di Harry si illuminò, era molto più di quanto avesse mai osato sperare: avrebbe rivisto i suoi genitori. “Non troverai ricordi eclatanti o che riguardino la guerra. Ho voluto regalarti i ricordi più belli, i più allegri. In modo che tu possa vivere un po' della spensieratezza che avevamo ai tempi e che tu possa conoscere i tuoi genitori in quella che era la loro vita quotidiana ad Hogwarts.”.

Harry sorrise: “Grazie, professoressa. Non immaginavo di poter ricevere un dono più bello. Mi ha ridato i miei genitori.”.

“Sapessi quante volte avrei voluto parlarti di Lily, specie quando hai trovato lo specchio delle brame. Silente fu categorico, non dovevamo incontrarci prima della fine della guerra. Dovevamo proteggerti dal tuo lato oscuro.” disse Alice, al pensiero di quei giorni il suo volto si rabbuiò. “Lei sapeva?” chiese Harry.

“Sì, Harry, dopo la morte di Lily e James sono stata io a effettuare le ricerche per conto di Silente e a scoprire che eri un horcrux. Ignoravamo ancora che Voldemort ne avesse realizzati altri, temevamo che l'oscurità piantata ti avrebbe portato a diventare il suo erede, per questo abbiamo vegliato su di te, cercando di proteggerti da quello che avevi dentro. Mi spiace che ti sia costato tanto.”.

Harry continuava a sfogliare l'album incredulo e guardando una foto chiese: “Professoressa, nessuno mi ha mai saputo rispondere a questa domanda: perché Sirius e il professor Piton si odiavano tanto?”. Alice sorrise al pensiero: “Beh.. guardando i ricordi potrai intuire il perché del loro astio. Diciamo solo che erano partiti con il piede sbagliato, un po' come te e Draco.”.

“Professoressa?”, “Si, Granger?”, “L'anno prossimo sarà ad Hogwarts?”, “No, signorina Granger, non penso proprio. E' arrivato il momento per tutti noi di andare avanti. Signor Potter, faccia buon uso dei ricordi che le ho affidato: sono una delle cose più preziose che ho.”

Alice uscì dall'aula al primo piano e si diresse verso le scale, diretta al suo ufficio. C'era molto da fare prima della partenza. Sentiva che quei corridoi le sarebbero mancati.





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N.d.A: Eccoci di nuovo qui con uno spin-off come vi avevo promesso. Originariamente avevo in mente di scrivere al massimo delle one-shot, poi mi è venuta l'idea del pensatoio e mi sono detta che poteva far da collante ai vari episodi che vorrei raccontare. Ogni capitolo sarà legato a un ricordo di Alice e al suo legame con Lily e i Malandrini.
A parte la raccolta di one-shot ispirate al disco di Faber non ho mai scritto nulla sui Malandrini (anche perché non mi stanno simpaticissimi e credo che trasparirà dalla storia), spero di essere abbastanza brava. Sicuramente mi divertirò a scrivere i vari capitoli e spero che anche voi vi divertiate nel leggerli. Come sempre, sono gradite le recensioni, le critiche, le sgridate, mi permetto di mandare un abbraccio anche ai lettori silenziosi (leggere le recensioni è bellissimo, però vedere il numero delle visite alle pagine che cresce giorno dopo giorno non è da meno!). 
A presto,
Severa_Sha

   
 
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