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Autore: Mia Swatt    08/02/2012    17 recensioni
[ Questa storia è ispirata all'omonima trilogia tedesca dell'autrice Kerstin Gier. ]
Isabella Swan è, all’apparenza, una ragazza semplice e normale. Abita – insieme alla sua numerosa famiglia – in un antico palazzo nel cuore di Londra e frequenta la prestigiosa Saint Lennox High School. La sua migliore amica, Angela Weber, è convinta che la sua vita sia più che affascinante, ma Bella non si trova d’accordo. Da quando si è dovuta trasferire a casa di sua nonna, Lady Lillian, la sua vita sembra sensibilmente peggiorata. Lady Lillian comanda tutti a bacchetta; Zia Victoria la considera una ragazzina troppo superficiale e non all’altezza del nome degli Hale; e poi c’è Tanya, sua cugina. Capelli biondi, occhi celesti, impeccabile in tutto quello che fa, prima della classe a scuola e con un sorrisetto sempre stampato in faccia. Ma la famiglia Hale possiede un segreto: da generazioni, infatti, viene tramandato un gene capace di far viaggiare nel tempo. È Tanya la prescelta e Bella non la invidia per niente. Poco importa se Tanya sarà accompagnata, nei suoi viaggi nel passato, dall’affascinante Edward Cullen, l’altro prescelto: capelli castano-bronzei, occhi verdi e sorriso sprezzante… Ma si sa: nessuno sfugge al proprio destino.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buon pomeriggio a tutti, come state? Chi mi conosce starà dicendo"Oddio, ancora questa!? Ha finito una storia l'altro giorno e già torna?" Eh purtroppo sì, però lo sapevate ù.ù
Ma parliamo di cose importanti... Questa fanfiction è interamente ispirata ad una trilogia che mi è piaciuta moltissimo, di cui a breve uscirà il volume conclusivo. Sto parlando de LA TRILOGIA DELLE GEMME, di Kerstin Gier. Leggendo i primi due volume, molti mesi fa, mi era venuta quest'idea e così - appena ho avuto un po' di tempo, dato che avevo altre storie in corso - eccomi qui a proporvela. La mia trama, però, non seguirà interamente tutte le vicende. Mi piace molto ispirarmi e riadattare storie già esistenti, ma ci metto dentro anche molto di mio, altrimenti non avrebbe senso! Detto questo, bando alle ciance e leggete il prologo! Ci si legge in fondo :)




« Se non combatti per qualcosa,
ti ritroverai con niente. »
Theodor Scott Glenn.


PROLOGO

Southampton, contea di Hampshire. Inghilterra.
10 Aprile 1912

Era mattina presto e tutta la città era avvolta in un silenzio innaturale. Gli unici rumori, quella notte, provenivano dal porto. Tutto era quasi pronto per la grande partenza dell’indomani. Un rumore ricordò al giovane di non essere solo, la ragazza accanto a lui starnutì.
<< Credo di essermi presa il raffreddore. >> disse, tastando le balze del suo vestito, senza trovare nemmeno l’ombra di una tasca. A quei tempi, gli abiti, erano molto differenti.
Il giovane sorrise, porgendole un fazzoletto di stoffa. Era bianco, con incise due iniziali rosse sul bordo sinistro. La ragazza gli lanciò un’occhiataccia.
<< Non fare quella faccia, tesoro! >> disse il ragazzo, alzando le mani << Non l’ho rubato, me lo ha gentilmente concesso Renée. Ti ha vista un po’ giù di corda e ha pensato che non stessi bene… Ha occhio. >> non appena finì di parlare, la ragazza fece un altro starnuto e afferrò la stoffa dalle mani del giovane.
<< E così è nata. >> parlò la ragazza, una volta tornata in sé.
<< Già. È molto carina, non trovi? >>
<< Certamente. Che giorno era ieri, o due giorni fa? Ma quanto ci abbiamo messo ad arrivare in questo posto? >>
<< Una giornata, mia regina. >> rispose il giovane, tastando nella giacca l’oggetto avvolto accuratamente in un panno, per impedire qualunque graffio.
<< Perdilo e ti uccido. >> disse la giovane, guardandolo torva. Il ragazzo scoppiò a ridere.
<< Così mi offendi, principessa! >>
<< Con te non si sa mai. >>
<< Avanti… >> disse lui, cingendole le spalle con un braccio << A cosa stai pensando? >>
<< Alla ragazza. Che anno era? >>
<< 1994 >> rispose subito il ragazzo << Per l’esattezza, era il 13 Settembre 1994 >>
<< Ho una tale confusione in testa. >> ammise lei, appoggiandosi al petto forte e possente di lui.
<< Ce la faremo. >> rispose, stringendola a sé << Siamo bravi, siamo riusciti a scappare. Ora dobbiamo solo trovare il modo per impedire quello che i Guardiani vogliono fare, quello che lui vuole fare. >>
<< Dobbiamo nascondere il cronografo. >>
<< Ci stavo pensando. Serve un posto sicuro… >>
<< Hai qualche idea? >>
<< Forse. >> le rispose pensieroso, rafforzando la stretta su di lei.
<< Credi che se la berranno? >>
<< Presumo di sì. Per tutti siamo morti in un tragico incidente… >>
<< Ma si chiederanno che fine abbiano fatto i nostri corpi o, molto più probabilmente, il cronografo. >> disse la ragazza. Il giovane ci rifletté un secondo, constatando quanto le sue parole fossero esatte. Ma ormai ciò che era fatto era fatto, non si poteva più tornare indietro.
<< Quando capiranno il piano sarà tardi, ok? Ma era l’unica cosa da fare. Non potevamo restare, ci avrebbero uccisi. Ed è meglio essere finti morti che morti veri. >>
<< Sì, credo tu abbia ragione. >>
<< Io ho sempre ragione, principessa. >> affermò lui convinto, mentre la ragazza scuoteva la testa, alzando gli occhi al cielo.
<< Cosa ci facciamo qui? >> gli domandò, guardandosi intorno. Quella non era Londra. << Siamo andati alla Loggia e abbiamo svuotato le casse dell’associazione, ma adesso? Cosa vorresti farci con tutti quei soldi? >> di tutta risposta, lui, cominciò a sghignazzare.
<< Non hai capito dove siamo, principessa? >> le chiese e la vide scrollare la testa.
<< Credo di essermi addormentata nella carrozza. Ero molto stanca… >>
<< Southampton. Ti porto a fare un bel viaggetto, ti va? >> lei, scettica, alzò un sopracciglio. Lo conosceva fin troppo bene ed era quasi sicura che avesse speso tutti i loro soldi per un “bel viaggetto” senza ritorno.
<< Non avrai mica comprato i biglietti per il viaggio inaugurale del Titanic, vero? >> domandò lei, ma il suo sghignazzare rispose al suo posto << Me lo sentivo! >> disse, sospirando esasperata.
<< Hai sempre detto di andare pazza per quella nave! Ti ho accontentata, visto che siamo bloccati qui. Appena arrivati ho trovato questi due biglietti a prezzo stracciato, prima classe! Erano gli ultimi. Non sono fantastico? Oh, sì che lo sono. >>
<< Ti fai i complimenti da solo, adesso? >>
<< Mi ami anche per questo, principessa! >> disse lui, portandola dinanzi a sé. Lei emise un gridolino per la sorpresa, che si spense subito quando sentì le labbra di lui sopra le sue. Erano calde, carnose e paradisiache… Si sciolse tra le sue braccia. Lui, dal canto suo, accarezzava avidamente il corpo di lei, perdendosi nelle sue forme e nella sua perfezione.
Il bacio durò troppo poco e quando lui si allontanò lei sbuffò.
<< Con il broncio sei ancora più carina, lo sai? >>
<< Smettila! >> rispose, diventando rossa come un pomodoro maturo e facendo scoppiare a ridere il ragazzo.
<< Abbiamo ancora diverse ore. >> disse lui, tornado serio << Possiamo comprare qualche abito nuovo e mangiare qualcosa… La nave salperà a mezzogiorno in punto. >>
<< Va bene, verrò con te. >> rispose lei, sorridendo << Ma ad una condizione! Si sbarca a Cherbourg o, al più tardi, a Queenstown! >>
<< Perché? Non ti piace il ghiaccio, principessa? >>
<< Non sei spiritoso! >> urlò lei, pensando che l’offerta di viaggiare sul Titanic fosse la cosa più romantica che qualcuno le avesse mai proposto – ovviamente, iceberg a parte.
<< E va bene! >> si arrese il ragazzo, alzandosi in piedi. Porse il braccio alla ragazza, la quale lo afferrò senza esitazione, e si avviarono verso la città ancora addormentata.
<< Ti amo tanto, principessa. >> disse lui, sorridendole amorevolmente.

<< Ti amo anche io. >> sussurrò lei, arrossendo.

Eccomi con il prologo, cosa ne pensate? Per chi segue la trilogia, avrà constatato che in questa pubblicazione le cose cambiate sono poche. Spiego subito i motivi:
1. Ho voluto lasciare la scena del Titanic perché amo il Titanic - non parlo del film, ma proprio della vicenda e della nave.
2. Amo il mistero e un po' di mistero nel prologo andava messo!
3. La conversazione può sembrare simile, ma non è uguale.
La storia infatti, come già detto sopra, si ispira ad una saga esistente, ma non la ripercorrerò completamente identica.
Il prossimo capitolo verrà pubblicato Mercoledì prossimo! Adesso, perciò, sta' a voi... ;)

Un bacione a tutti! :*

  
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