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Autore: Saphira96    08/02/2012    3 recensioni
Ho pensato di scrivere sull'infanzia di Teddy Lupin, e eccomi qui.
Buona Lettura
~ Ginny portò il visino di Teddy di fronte il suo lo guardò gli sorrise, e il bimbo cambiò colore di capelli: rosso. ~
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Teddy Lupin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La Domenica


In una graziosa e allegra villetta i coniugi Potter dormivano le ultime ore prima di iniziare la giornata. Quella mattina era domenica, e Harry adorava stranamente la domenica, non sapeva il reale motivo ma era certo che non la attendeva con ansia tutta la settimana solo perché non c'è posta la domenica. No, lui aveva un altro motivo, ma non sapeva ancora quale. In casa regnava il silenzio, si sentiva solamente il respiro regolare dei suoi abitanti. Quando un piccolo urletto prolungato ruppe la quiete < Harry tesoro, prendilo io vado a preparare il latte ... > poi a malincuore si sedette nel letto in cerca delle pantofole < Harry mi hai sentita? Alzati! > l'uomo non si muoveva, anzi continuava a sognare beatamente. La donna ormai aveva raggiunto la vestaglia poggiata nella sedia di fronte il letto < Harry James Potter alzati immediatamente da quel letto! > Ginny odiava arrabbiarsi in quel modo la mattina, e in circostanze normali avrebbe lasciato dormire tranquillamente il marito, ma quella mattina era domenica e non era una domenica qualunque, no quel giorno avrebbe dovuto ospitare lei il solito grande pranzo familiare. I pranzi in famiglia le piacevano molto fin da piccola, ma non quando significava ospitare tutta la famiglia al completo nel suo soggiorno. Ginny sapeva che il motivo di tanta tensione non era il fatto della pulizia, per quello sarebbe servito un semplice colpo di bacchetta, ma il vero motivo era che quello sarebbe stato il primo pranzo familiare con il piccolo che in quel momento stava urlando nella stanza accanto.

Dopo l'urlo della moglie Harry si destò di soprassalto e alzò gli occhi al cielo come per dire 'apriamo bene la giornata' poi si alzò lentamente e si precipitò nella camera colorata accanto. Le pareti erano ricoperte con tante figure uguali di molte specie di Gufi e Barbagianni che portavano una busta fra il becco, a volte Harry per far stare tranquillo il bambino faceva loro un incantesimo il quale faceva inclinare leggermente i gufetti e muovere velocemente le ali. La cameretta apparteneva sicuramente ad un maschio perché lo sfondo era azzurro, ma anche perché tutti gli oggetti in giro lo lasciavano intendere. Harry si affrettò a prendere tra le braccia il bambino che urlava dalla culla sotto la finestra < buon giorno piccolo! Uh che carino oggi hai scelto il colore verde?! > chiese l'uomo con dolcezza, e il bambino con altrettanta dolcezza rispose regalandogli un largo sorriso. Non piangeva più. Era sempre così e Harry lo sapeva, quando il buffo bambino piangeva bastava prenderlo in braccio e solo dopo sarebbe diventato secondario il problema della pappa, eppure Andromeda continuava a richiamarlo dicendogli di non viziarlo in quel modo altrimenti quando poi sarebbe ritornato a fare 'visita' alla nonna non avrebbe saputo gestire la situazione essendo sola; ma il giovane padrino non riusciva a resistere alle richieste, anche se non esplicite, del bambino.

< Harry portalo di sotto ... il latte è pronto! > ormai rassegnato dal non poter tornare a dormire accoccolò il piccolo tra le braccia e si trascinò per le scale fino al soggiorno dove lo aspettava Ginny. < Buongiorno piccolo Teddy, ma come siamo belli oggi il verde ti dona! > sorridente allungò le braccia verso il nipote < allora ci vieni dalla zia che ti da la pappa?! > il bambino emise un piccolo risolino e i capelli passarono al violetto, marito e moglie si scambiarono uno sguardo complice, riuscivano sempre a stupirsi dell'incredibile somiglianza che aveva il bambino con la madre quando cambiava colore dei capelli in violetto.

Il bambino si poggiò delicatamente al braccio della donna e poi addentò con i piccoli e soli dentini davanti la tettarella del biberon. < Adesso dobbiamo farci belli. Oggi vengono i parenti, la zia te li fa conoscere tutti tu ancora non conosci Percy e... > la voce gli tremò e sperò che il marito non l'abbia notato tornò a guardare il bambino che ciucciava voracemente il latte. < Adesso Teddy fa il bravo mentre gli zii preparano il pranzo ... che alla zia fa paura ... > alle parole del marito Ginny alzò velocemente gli occhi spaventata e li abbassò nuovamente rivolgendo nuovamente lo sguardo al piccolo Teddy, < non mi fa paura ... e solo che questa è il primo pranzo di famiglia di Teddy e ... > Harry raggiunse la moglie sul divano < ... e vuoi che sia tutto perfetto perché questo segnerà tutti gli incontri a venire?! > Ginny abbassò la testa facendo cenno di si, poi staccò il biberon vuoto dalla bocca del bambino lo poggiò sul tavolino posto al centro del divano e lo alzò poggiandogli la testolina sulla spalla per fargli fare il ruttino.

< Anche io avevo questa paura ieri, quando l'ho coricato nel suo lettino ... io voglio il meglio per lui e non solo perché i suoi genitori sono morti, no perché lui è fortunato ad avere una famiglia cosa che io non ho mai avuto fino ad ora ... > con tenerezza diede un buffetto sulla guancia alla moglie e continuò < io voglio il meglio per lui perché sono il suo padrino e lui fa parte della mia famiglia ... che poi è anche la tua famiglia. Adesso io ti prometto che andrà tutto bene, lo adorano tutti, come si fa a non adorarlo?! > Ginny portò il visino di Teddy di fronte il suo lo guardò gli sorrise, e il bimbo cambiò colore di capelli: rosso. Rosso come l'amore familiare, rosso come i Weasley, ad un tratto Ginny lo sentì suo. E sentì che Tonks e Lupin avrebbero voluto così. Ginny lo abbracciò, e Harry li avvolse entrambi in un caldo abbraccio familiare.

Adesso Harry sapeva il vero motivo per il quale da quella mattina adorava la domenica: quel giorno poteva stare con la sua famiglia.


Autrice ~ Saphira96
  
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