Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: EffeGilbert    08/02/2012    1 recensioni
C’è una cosa che devo dirti. Non so perché ho aspettato così tanto tempo, ma ho bisogno che tu lo sappia, perché questo potrà cambiare radicalmente le cose tra noi.
One.Shot ambientata alla fine della 3x03
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Damon se ne stava seduto in soggiorno con un bicchiere del suo amato Bourbon in mano, pensando a ciò che era successo poche ore prima. Ad un tratto, grazie al suo acuto udito da vampiro, riuscii a sentire Elena scendere le scale, e in breve tempo se la ritrovò davanti.
- Perché non dormi?- chiese, più per rompere il silenzio che per curiosità. D’altronde, dopo una giornata del genere, aveva tutto il diritto di non riuscire a dormire.
- Potrei farti la stessa domanda, sai?- rispose lei, e un sorriso nacque spontaneo sul viso del vampiro
- Hey – continuò lui alzandosi e avviandosi verso di lei, che indugiava davanti al fuoco guardando le ultime fiamme farsi spazio tra la cenere – va tutto bene?- le accarezzò delicatamente la guancia, costringendola a voltarsi e a guardarlo negli occhi. – So che oggi è stata una giornata dura. Anche io mi ero convinto che ce l’avremmo fatta a riportare Stefan a casa, ma a quanto pare...-
- No, Damon, non fa niente. Ormai lo Stefan che conosco non c’è più, e se non vuole tornare, beh, che se ne resti pure con Klaus –
Sulle ultime parole, la voce le tremò leggermente, e per quanto si sforzasse di trattenersi, Damon riusciva a vedere chiaramente i suoi occhi lucidi, pieni di lacrime.
- Ma non è questo che mi preoccupa- continuò Elena. Il vampiro, il cui sguardo si era fatto più apprensivo, adesso la guardava con sospetto. Voleva sapere cosa le passava per la testa, così avrebbe potuto farla sentire meglio. Era una cosa che, ormai, succedeva fin troppo spesso. Aveva sviluppato questo senso di protezione da quando Stefan se n’era andato, e la sua impotenza, in quel momento, lo faceva stare male.
- È tutta l’estate che lo cerchiamo, e adesso che lo abbiamo trovato ci ha fatto chiaramente capire di non voler tornare indietro. Non posso starmene qui per sempre, nell’attesa che cambi idea e che si faccia vivo. Devo andare avanti con la mia vita-
Damon era sorpreso, ma in un certo senso se lo aspettava, perché era giusto. E in fondo era quello che pensava anche lui, anche se non glielo aveva mai detto per paura di ferirla.
- C’è una cosa che devo dirti. Non so perché ho aspettato così tanto tempo, ma ho bisogno che tu lo sappia, perché questo potrà cambiare radicalmente le cose tra noi-
Damon la guardava preoccupato. Era consapevole del fatto che ciò di cui parlava Elena era estremamente importante, ma aveva la mente leggermente annebbiata. Forse era l’effetto delle parole cambiare radicalmente le cose tra noi.
Nei pochi attimi successivi si fece un rapido esame di coscienza. Aveva sbagliato qualcosa, in questi ultimi tempi? Aveva combinato qualche casino? Non gli sembrava. O forse era talmente stupido da non accorgersene? In ogni caso, avrebbe fatto qualunque cosa per non perderla, perché il solo pensiero di una vita, anzi, di un’eternità senza lei lo spaventava a morte.
Mentre Damon rimuginava sulle sue azioni, Elena aveva le gambe deboli, il battito accelerato e il fiato corto. Le sembrava che sarebbe potuta cadere a terra da un momento all’altro, ma riuscì a riprendere il controllo di se stessa. Ormai era vicina, non poteva più tirarsi indietro. Doveva dirglielo, perché era certa che da quella sera il loro rapporto non sarebbe più stato lo stesso. Ma come avrebbe reagito lui? Cosa sarebbe successo dopo? Nella sua testa nascevano mille domande, ma dovette scacciarle via per riacquistare la lucidità necessaria.
I due erano distanti pochi centimetri l’uno dall’altro, i loro respiri si fondevano e i loro sguardi erano come incatenati.
- Damon, io ricordo tutto. Mi ricordo quando, il giorno in cui sono stata rapita da Rose e quasi consegnata ad Elijah, tu mi hai riportato il ciondolo-
Damon si bloccò. E fu come se, con lui, anche tutto ciò al di fuori di quella stanza si fosse bloccato. Per la prima volta in vita sua si sentì come nudo, senza alcuna protezione. Ricordava alla perfezione quella sera, quando per la prima volta era stato completamente sincero con Elena. Le aveva detto tutto ciò che provava, aveva espresso tutti i suoi sentimenti. Ma poi le aveva fatto dimenticare ogni cosa. Com’era possibile, allora, che lei ricordasse cos’era successo? Quella, però, era una domanda a cui avrebbe potuto rispondere dopo. Adesso il suo unico pensiero era LEI SA TUTTO. L’aveva soggiogata perché non era giusto, perché uno come lui non poteva essere innamorato di una come lei. E poi, il suo amore non sarebbe mai stato ricambiato. Adesso però era diverso, perché lei sapeva.
- Io...tu...Elena, io non...- provò a giustificarsi, a scusarsi, a fare qualsiasi cosa che potesse porre rimedio alla situazione, ma ciò che uscì dalla sua bocca fu soltanto un miscuglio disordinato di parole.
- Shh..- lo interruppe Elena avvicinandosi ulteriormente e poggiando un dito sulle sue labbra. Damon la amava, lo sapeva, e dopo quel giorno anche lei aveva capito che qualcosa era cambiato. Non lo vedeva più come un semplice amico, era diventato qualcosa di molto più importante. E aveva intenzione di dimostrarglielo.
Poi, però, cominciò a non sentirsi più tanto sicura di se stessa. Forse ciò che stava per fare non era giusto. Forse Damon non provava più quei sentimenti. Elena arrossì imbarazzata, abbassò lo sguardo e, consapevole che era una mossa da codardi, fece per andarsene.
Lui, però, era fortemente deciso ad affrontare la situazione, così la afferrò per un braccio e la trattenne. Nella sua testa c’era talmente tanta confusione che ormai non sapeva più cosa provare.
- No, Elena, aspetta- la ragazza si girò. I suoi occhi si illuminarono all’improvviso, mentre scorse sul viso del vampiro uno degli sguardi più sinceri che avesse mai visto.
Ormai erano vicinissimi, i loro corpi si toccavano. Elena sentì un brivido lungo la schiena quando Damon le accarezzò la guancia come aveva fatto poco prima.
Lui fece un leggero sospiro, e si chinò appena, quanto bastava perché le loro labbra si toccassero appena. Questa volta non voleva combinare casini, non voleva costringerla a fare nulla che fosse contro la sua volontà, ma quando si accorse che lei stava ricambiando il bacio, fu come sollevato. In quel momento, la sua più grande paura era che lei potesse respingerlo, ma per sua fortuna lei non lo fece, forse perché non aveva più la forza di farlo.
Il bacio divenne più intenso. Le braccia di Elena erano strette intorno al suo collo, mentre lui le cingeva la vita.
I due, che finalmente avevano accettato la verità, assaporavano ogni attimo di quello che per entrambi era quanto di più vicino al paradiso.



Ssssalve cari lettori! Innanzitutto volevo ringraziarvi per aver letto questa storia (anche se magari siete capitati qui per caso). Poi, se vi va, se non avete niente da fare, se questa è la storia peggiore che avete mai letto o se la ritenete vagamente accettabile, fatemelo sapere ;D Un bacio!
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: EffeGilbert